image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Drag Race Italia è tutto glitter e niente arrosto: una caciara insostenibile. Il potenziale ci sarebbe, ma... E Chiara Francini...

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

15 ottobre 2023

Drag Race Italia è tutto glitter e niente arrosto: una caciara insostenibile. Il potenziale ci sarebbe, ma... E Chiara Francini...
Il talent per drag ha traslocato da Real Time a Paramount+ ma, al netto di una campagna pubblicitaria faraonica, la terza edizione parte all'insegna di glitter, urletti e fastidio epidermico. Un vero peccato, il potenziale rimane ottimo ma la resa si avvicina molto più all'inquinamento acustico che all'intrattenimento. Gli estenuanti doppi sensi di Chiara Francini, in giuria con Paola Iezzi e Paolo Camilli, certificano il disastro

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Un'occasione persa. La terza edizione di Drag Race Italia è iniziata su Paramount +, dopo il trasloco (o l'esilio?) da Real Time. Enormi "melanzane" fatte all'uncinetto, ma soprattutto giulivi urletti delfineschi per tutta la durata dello show. Pare che ogni secondo, esploda un gattile. L'intenzione è certamente quella di restituire il brio, la verve e l'irriverenza delle serate en travestì (oggettivamente, sempre divertenti). Il risultato è una caciara insostenibile in cui annega perfino la gara. La prima prova a cui si sottopongono le 13 concorrenti "queen" arriva dopo ben ventisei minuti dall'inizio dello show. Ventisei minuti di niente. Però, glitterato. In giuria, Chiara Francini definita "insostituibile" ogni cinque minuti senza giusta causa, Paola Iezzi che si limita a essere "iconica" per copione e Paolo Camilli, con ogni probabilità il migliore della covata. Peccato solo prenda parola pochissimo, fagocitato come si ritrova da gridolini e schiamazzi. Giurata aggiunta per il battesimo stagionale, Myss Keta. Che non parla praticamente mai e a fine trasmissione stupisce tutti con "Pazzeska", hit che oramai ha quattro anni suonati e se li sente tutti. Esisterà mai qualcuno, al di fuori delle bolle social rainbow a ogni costo, disposto a volere davvero uno spicchio della pesca di Drag Race Italia senza poi uscirne con una terribile emicrania? Parafrasando il claim della conduttrice Priscilla: "Non diciamo strunzat". 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Paramount+ Italia (@paramountplusit)

L'ultima cosa che ci si aspetterebbe di trovare in uno show come Drag Race Italia è la retorica. E, invece, eccoci travolti da messaggi importanti, perfino monologhi afflitti stile Le Iene, inediti à-la X Factor (ma come mai niente - o quasi - playback?) e queen che si strappano le extension a bordo studio. Il "backstage" che mostra le affilate dinamiche tra concorrenti monopolizza gran parte del minutaggio. Solo che tutto sembra posticcio, già scritto, mai spontaneo. Forse anche a causa di un montaggio affrettatissimo, glitter cazzuola alla mano e via. 

"Riesci a farmi bagnare anche mentre vado a fuoco". Chiara Francini, quando non imita Wanna Marchi, si esprime solo tramite doppi sensi e ha un'ossessione per lo scettro che chi verrà incoronata regina del talent, riceverà al momento della vittoria: "È così grosso, sono certa che tutte voi non vedete l'ora di prenderlo in mano", ripete lasciva. E La Sheeva è anche una delle drag in gara. Peccato che nemmeno lei riesca a spiegare il significato del proprio nome, o almeno non in italiano: "Viene da un gioco di parole tra il nome della divinità indiana (ci siamo quasi, ndr) e l'aggettivo 'lasciva' che si usa per definire una stronza che te la fa annusare senza poi dartela mai". Non proprio. Ma procediamo. 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Paramount+ Italia (@paramountplusit)

Dopotutto, aveva decisamente più rispetto per l'arte drag il tanto criticato - anche da MOW - Non Sono Una Signora, condotto la scorsa estate da Alba Parietti nel primetime di Rai 2. Il problema principale di Drag Race Italia resta, prendendo in prestito le parole del Sommo Paolo Sorrentino in Call My Agent - Italia, l'entusiasmo emmotivato. Ogni concorrente non fa tempo ad aprir bocca, ma neanche a comparire in scena, che è subito tsunami di "Adoro!", "Pazzesca!", "Divina!". Ottime reaction per qualche clip social, una vera e propria agonia se chi guarda dovesse mai avere intenzione di seguire davvero il programma. Per non dire, addirittura, la gara. 

Il troppo storpia e Drag Race Italia ne è la prova. Così urlato da provvedere da solo a un buon quarto dell'inquinamento acustico su scala nazionale, purtroppo lo show resta cristallizzato nell'estetica en travestì, banalizzandola allo stremo. Ne escono fuori, inevitabilmente, macchiette, caricature fastidiosissime a ogni livello. Ma non importa: al solito, agli occhi di quelli che ben twittano - e che hanno, spesso e volentieri, partnership in #adv con la piattaforma di messa in onda del talent - non è possibile analizzare il programma da un punto di vista strettamente televisivo. Deve essere sempre tutto oro ciò che è queer (e luccica). Eppure... non è così. 

More

Non sono una signora, si può criticare il talent in drag di Rai 2 senza passare per omofobi?

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Don't be a sòla

Non sono una signora, si può criticare il talent in drag di Rai 2 senza passare per omofobi?

Le battaglie Lgbtq+? Oggi sono un modo per far perdere l’identità alle masse

di Aldo Nove Aldo Nove

Nuove distopie

Le battaglie Lgbtq+? Oggi sono un modo per far perdere l’identità alle masse

Grande Fratello, nessun concorrente gay (dichiarato): l'omosessualità per Mediaset è trash?

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Non sarà troppo?

Grande Fratello, nessun concorrente gay (dichiarato): l'omosessualità per Mediaset è trash?

Tag

  • Drag Race
  • recensione
  • TV

Top Stories

  • Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?

    di Flaminia Colella

    Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Abbiamo visto Untamed su Netflix, la nuova serie con Eric Bana, ma com'è? Un thriller onesto e solido, anche se...

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Untamed su Netflix, la nuova serie con Eric Bana, ma com'è? Un thriller onesto e solido, anche se...
  • COMUNISTI! Rete 4 meno di destra (e Mario Giordano si incazza)? Mentre Rai 3 prende Cerno, Pier Silvio Berlusconi imbarca Tommaso Labate dopo Bianca Berlinguer. Perché? Ha bisogno di più spettatori e gli servono quelli di sinistra...

    di Irene Natali

    COMUNISTI! Rete 4 meno di destra (e Mario Giordano si incazza)? Mentre Rai 3 prende Cerno, Pier Silvio Berlusconi imbarca Tommaso Labate dopo Bianca Berlinguer. Perché? Ha bisogno di più spettatori e gli servono quelli di sinistra...
  • Siamo stati al concerto degli Afterhours, ma com'è andata? La verità è che Manuel Agnelli può scatarrare ancora su qualsiasi cosa voglia, soprattutto sulla musica di m*rda

    di Irene Natali

    Siamo stati al concerto degli Afterhours, ma com'è andata? La verità è che Manuel Agnelli può scatarrare ancora su qualsiasi cosa voglia, soprattutto sulla musica di m*rda
  • ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

    di Ottavio Cappellani

    ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Luc Besson è tornato: Dogman dimostra che i cani sono più consapevoli degli umani, tra violenza e riflessione

di Domenico Agrizzi

Luc Besson è tornato: Dogman dimostra che i cani sono più consapevoli degli umani, tra violenza e riflessione
Next Next

Luc Besson è tornato: Dogman dimostra che i cani sono più consapevoli...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy