Succede che Cesare Cremonini e Ultimo si concedono un pranzo insieme nella Capitale, fulgida occasione per brindare alla fine dello stato d'emergenza (31 marzo). Fatto che interessa particolarmente il settore della musica, e intero comparto live annesso, poiché vede ripristinare, finalmente - dal primo aprile - la capienza massima per stadi e palazzetti. Per cui anche i loro rispettivi tour potranno ripartire placidamente, dopo un biennio di forzato veto.
Sulla carta, dunque, l'occasione godereccia sembrerebbe pensata unicamente per festeggiare la ripartenza, ma a leggere tra le righe c'è spazio per ipotizzare altro, o per meglio dire, anche temere.
Di fatto, nello sketch postato (sui social) a beneficio degli appassionati, i due dapprima intonano "Poetica", singolo di Cesare, poi ironizzano sulle manie ipocondriache e più che note del romano (al secolo Niccolò Moriconi), mentre gli ammiratori caldeggiano la possibilità che ben altro bolla realmente in pentola. Ipotesi che tradotta facilmente vedrebbe il signor Moriconi ospite nella tappa romana (stadio Olimpico, 28 giugno) del buon Cesare. Insomma il bolognese, che non duetta facilmente coi colleghi, si porterebbe sul palco proprio il lagnastorie della città eterna, al suo debutto negli stadi italiani, e libero casualmente proprio in quel frangente.
Ipotesi da scongiurare, con le unghie e con i denti, poichè i due sono lontani anni luce, non solo generazionalmente, e per appurarlo una buona volta e per sempre, è sufficiente soffermarsi rapidamente sugli ultimi rispettivi album, usciti pure a distanza di breve tempo. Così mentre Cremonini sfornava "La ragazza del futuro", sfoggiando un'eterna abilità di sorprendere, dall'altra il romano ci serviva sempre il solito, alias "Solo", sguazzando nel suo personale melodramma perenne, intriso di canzoni inconsistenti (seppur cantate bene, su questo non ci piove, almeno). Un copia-incolla tra Fabrizio Moro e il sempiterno Baglioni (la brutta copia dei due, s'intende), che restituisce un confronto spietato, senza sconti e complimenti, sebbene Ultimo resista tra i più giovani assai facilmente ("Solo" ha conquistato il disco di platino solamente in un mese).
E' proprio questo il fatto che potrebbe stuzzicare il buon bolognese, persuaso così di accaparrarsi le simpatie degli under ventenni. Se così fosse, che qualcuno lo fermi, in ogni modo e con ogni mezzo (seppur poco lecito). No, Cremonini in feat. col neomelodico romano non è affatto un buon segno. "Roma non fa la stupida stasera...", questo duetto "non s’ha da fare", nemmeno per scherzo.