Pier Silvio Berlusconi fa scuola, ovvero poco dopo la morte di suo padre si è da subito professato contro i contratti in esclusiva degli artisti. Quel tempo sembra finito e, infatti, tranne rare eccezioni, vediamo un artista passare da una tv all’altra, da una piattaforma all’altra, come se nulla fosse, situazione impensabile fino a qualche anno fa. Protagonista di questa rivoluzione è Simona Ventura che, nel fine settimana, è possibile vederla in tre ruoli diversi e in tre reti televisive totalmente differenti per stile e pubblico. La Ventura è una delle poche conduttrici di razza del piccolo schermo, che si è fatta la sana gavetta apparendo in piccoli ruoli a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, per poi acquisire palchi sempre più importanti. Quando la tv, per un certo periodo, le ha girato le spalle, ha accettato anche piccoli ruoli pur di risalire la china, dimostrare che la televisione la sa fare e che il piccolo schermo la meritava. Da concorrente dei programmi di una nascente Canale5 a valletta per Rai1, dall’esordio a Mai Dire Gol a pioniera de Le Iene su Italia1, da Quelli che il calcio all’Isola dei Famosi su Rai2, da Music Farm su Rai2 a Selfie su Canale5 sotto l’egida di Maria De Filippi; questi i grandi ruoli ma, quando non aveva un programma tra le mani, Simona Ventura ha accettato di essere concorrente dell’Isola dei Famosi targata Canale5, all’ora nelle mani dell’eterna “rivale” Alessia Marcuzzi, una sfida che l’ha riportata pian piano sull’Olimpo dei conduttori d’eccellenza.
Da tre edizioni conduce insieme a Paola Perego Citofonare Rai2, la domenica mattina in traino al Tg2 delle 13, un programma partito male e in sordina, racimolando all’inizio un misero 3% di share; tra interviste, parodie, sketch, momenti talk surreali, satira, tante risate e la fiducia di Viale Mazzini, le due conduttrici sono riuscite a portare il programma ad un rassicurante 5%, del tutto soddisfacente in confronto a tanti programmi della rete, che da un po’ di anni non se la sta passando benissimo. La domenica mattina, Simona Ventura arriva stanca in studio, proprio come la collega Paola Perego, poiché impegnate fino a notte fonda nel sabato sera di Rai1 con Ballando con le stelle, padrona di casa una spumeggiante Milly Carlucci, la quale riesce a giostrare alla perfezione un carrozzone non facile; nello specifico, all’interno del programma, la Ventura se la sta cavando benissimo, le coreografie sono accettabili e il parere dei giudici è quasi sempre positivo; pure quello di Selvaggia Lucarelli, che alla Ventura ha dedicato più spesso sviolinate. C’è da scommettere che abbiano qualcosa in ballo a livello televisivo, perché la Lucarelli non ama particolarmente fare complimenti alle donne. Anzi, se ne professa amica ma poi le carote non arrivano mai, solo bastonate. È pur vero che la Lucarelli è dentro la giuria di Ballando per creare polemica ma stranamente con la Ventura è molto docile, sintomo del fatto che non può o non vuole andarle contro, e questo atteggiamento insospettisce non poco e dall’altro aiuta il programma che, seppur con una media del 22%, non riesce a battere Tu sì che vales su Canale5.
Dalla Rai a Discovery è un attimo perché Simona Ventura è anche ospite fissa e spalla di Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove, alla domenica in seconda serata, nel segmento soprannominato “il tavolo”. Non ha un grande ruolo ma è sicuramente l’ospite che interagisce di più con il conduttore e gli altri invitati. Oggettivamente è un momento d’oro per la conduttrice piemontese anche se i critici televisivi più accaniti iniziano a domandarsi il perché i vari broadcaster non richiedano la Ventura per una prima serata degna della sua professionalità. Solo questione di tempo?