La tanto cara Elodie ci ha deliziato con un minuto di silenzio prima di iniziare il suo concerto a Napoli. Il motivo? La tragica morte di Giulia Cecchettin. A quando un minuto di silenzio per l'ipocrisia che riecheggia sui social con l’unico obiettivo di avere qualche consenso in più, di far vedere che tutti ci sono, che sono empatici? E questo quando magari di fronte alla morte di migliaia di bambini a causa della guerra tra Israele e Palestina non hanno detto niente e sapete perché? Perché nel caso di Giulia e Filippo Turetta non c'era dubbio su chi fosse la vittima e su chi fosse il carnefice, mentre nel caso della guerra rischiavi di perdere follower schierandoti da una parte o dall'altra, perché il web, così come la vita reale ovviamente, è diviso. E se ci fate caso tutte le persone che avevano a cuore Giulia in questi giorni non hanno detto niente né sulla guerra in Ucraina, nessuno la guerra in Medio Oriente. La risposta è banale: non conviene. Si posta se non c'è rischio, si posta se si ha un ritorno, si posta se può far parlare di sé. Non dimentichiamoci che la Santa Maria Goretti della musica è appena uscita con un feat fatto con Sfera Ebbasta che si intitola “Anche stasera” e sapete cosa si dice in questa canzone? “Tu dormi sopra il mio petto, intanto io fumo, dentro le coperte resta il tuo profumo, sei soltanto mia mai più di nessuno, odio chi altro ti ha avuta o fatta sentire al sicuro”. C’è da inorridire totalmente davanti a una tale mancanza di corrispondenza tra ciò che ci dice e ciò che si fa. Ma ve la ricordate Elodie da Fazio quando giorni fa si ergeva a paladina dei diritti Lgbtq+? L'odio, il possesso, non sono sentimenti positivi e tu, cara Elodie, ti saresti dovuta distaccare da un testo che non combacia minimamente con ciò che va in giro a dire e a fare. E nella canzone tu stessa canti “Baby, anche stasera ti ho detto cose, ero fuori di me. Ma tu non dimenticare mai che quando scopiamo, ti amo per davvero. Per davvero. Anche questa volta andrà così. Che ci gridiamo in faccia. E poi tra una bugia e un'altra ancora. Anche questa volta siamo qui. E il temporale passa. Ci ritroviamo soli in strada ancora”.
Tu lo sai perché è stata ammazzata Giulia? Tra i tanti motivi c'è quello del possesso, c'è quello della gelosia, c'è la non accettazione di una storia che era finita. E nelle parole della canzone, di cui tu sei parte attiva, c'è una strofa che parla esattamente di possesso, di rancore. Se però la giustificazione dovesse essere (visto che altre non ne vedo, ma potrai sicuramente stupirmi) che “è solo musica”, allora non potremo più contestare i comici, chi fa satira o qualunque altra forma di arte, anche se dovessero fare delle battute che sembrano omofobe o pericolose. Se fai la cantante e non riesci ad applicare le regole morali di cui ti fai portatrice anche nelle canzoni che fai, è meglio che rimani solo cantante, e non ti proponi come come attivista o esperta di chissà cosa. E c’è incoerenza perché poi nella canzone si sente anche con “a duecento sopra ad un Carrera, dimmi che sei sincera, per te vado in galera”. E poi “E faremo la guerra pure stasera, poi faremo l'amore, ci scorderemo in fretta di quelle cose che ci sputiamo in faccia soltanto per rabbia, di quelle volte, baby, che ci siam fatti del male a vicenda. E giro la città solo per cercarti. E sclero quando non rispondi ai miei messaggi”. E poi “Ma, se domani finisce, è un problema. Non posso dimenticarti mai più”. È abbastanza chiaro? A quanto pare no…