Elon Musk si scaglia contro l’ideologia cosiddetta woke, quella del fanatismo polticamente corretto e della cancel culture, defininendo questa deriva sedicente progressista “una delle più grandi minacce per l’umanità”.
Il boss di Tesla imputa ai benpensanti estremisti il fatto di aver rovinato la comicità (cita come esempi “The Onion” e “Saturday Night Live”, che secondo Musk, che peraltro ne ha condotto tra le polemiche una puntata, ormai è quasi sempre “una specie di lezione morale sul perché siamo cattivi esseri umani, invece che comicità”), che ormai non prende di mira “niente di sinistra”.
Per Musk – che al riguardo ha parlato con il sito satirico The Babylon Bee – “ci sono un sacco di «no fly zone» (temi tabù, ndr) in molta della comicità. E poi ti viene da chiederti: aspetta un secondo, questa comicità sta arrivando a una verità essenziale o c’è un elemento di propaganda? Sta cercando di spingerti in una direzione particolare? Perché in tal caso non è così divertente”.
Per l’uomo più ricco del mondo la colpa è appunto dell’ideologia woke, che è “un virus mentale prevalente e probabilmente una delle più grandi minacce alla civiltà moderna”. E ancora: “Penso che dovremmo puntare a una società positiva e che dovrebbe essere ok fare dell’umorismo”. Invece “l’ideologia woke vuole fondamentalmente rendere illegale la comicità, il che non è bello. Voglio dire, provare a zittire Chappelle? Dai, è pazzesco. Vogliamo una società senza umorismo e in fondo semplicemente piena di condanna e odio? Nella sua essenza l’ideologia woke è divisiva, escludente e odiosa. Fondamentalmente dà alle persone cattive uno scudo per essere cattive e crudeli, nascoste dietro false virtù”.