image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Emilio Pappagallo (Radio Rock):
“Vi spiego perché i Måneskin
sono così importanti”.
E sugli ascolti…

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

31 dicembre 2023

Emilio Pappagallo (Radio Rock): “Vi spiego perché i Måneskin sono così importanti”. E sugli ascolti…
Emilio Pappagallo, conduttore e station manager di Radio Rock, ci ha fatto entrare nello spirito dell’emittente grazie alla rinnovata veste della seconda edizione di “Unfamous”, il programma che dall’inizio di gennaio tornerà a spingere il rock “dal basso” (“e chissà, magari ci farà scoprire i nuovi Måneskin”). E avverte: “Le radio musicali vengono ancora premiate in nome di ciò che promettono e garantiscono: musica. Perché noi svolgiamo un lavoro che l’algoritmo di Spotify non fa”. E sul metodo di rilevamento degli ascolti radiofonici, le famigerate telefonate-sondaggio…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Radio Rock la sua mission ce l’ha già scritta nel nome, tuttavia basta sfogliare una presentazione di Emilio Pappagallo, conduttore e station manager dell’emittente, per capire che c’è qualcosa di più in ballo: “Radio Rock è la carovana per l’Abruzzo, Radio Rock sono le migliaia di mascherine donate al Policlinico di Tor Vergata sotto Covid. Radio Rock è molto altro ma è sicuramente, da qualche anno, la maratona per l’Ail Roma. Che – come tutto il resto – non esisterebbe senza la vostra presenza e la vostra generosità”. Un modo di fare radio che è giusto indagare. Partendo da lontano, dalla delicata questione, sollevata proprio da noi di MOW, sul metodo di rilevazione degli ascolti radiofonici.

Emilio Pappagallo
Emilio Pappagallo

Cosa ne pensi del fatto che nel 2023 le rilevazioni degli ascolti radio avvengano ancora tramite telefonata?

Penso che la radiofonia italiana, come sistema, si meriterebbe di meglio. Siamo ancora al metodo Cati (Computer-assisted telephone interviewing), che non ha rilevanza scientifica ed è basato sul ricordo. Un rilevamento falsato, non affatto paragonabile all’Auditel. Si tratta di interviste telefoniche piuttosto lunghe, 15-20 minuti l’una, che si presentano come una chiamata da un call center. Tante persone, appena avvertono il rischio che si tratti proprio di uno dei tanti temuti call center, riattaccano. È un metodo che in fondo non sta bene a nessuno, ma che ci teniamo. 

Un metodo non a prova di bomba, ci pare di intuire.

No, per nulla. Ci sono radio che vanno a raccogliere migliaia di consensi in regioni dove in realtà non sono presenti solo perché il loro nome richiama, per assonanza, quello di altre radio più famose. Così si creano situazioni che viaggiano sul confine sottile che separa equivoco e truffa. E poi è un metodo che genera continue polemiche…

Tipo?

C’è stato, ad esempio, chi non era d’accordo sul fatto che gli speaker si rivolgessero direttamente agli ascoltatori per avvertirli: “Se vi chiama una persona che vi propone un’intervista, per favore rispondete e scegliete la nostra radio”. Mi è parso un invito del tutto legittimo, che tuttavia non cambia la sostanza: stiamo parlando di un metodo che mostra la corda e va rivisto. Se penso allo streaming, so esattamente chi ci ascolta tutti i giorni online. Lì non si sgarra, ogni contatto è tracciato. 

Måneskin
Måneskin

Ogni tanto, ciclica e inesorabile, torna una questione che schiuma delusione e insofferenza: ha ancora senso promuovere la musica via radio? Mettiti nei panni di chi suona: ha ancora senso scegliere la radio come mezzo principale attraverso cui promuoversi?

Capisco la polemica, ma la musica ha bisogno della radio e viceversa. Negli anni ho pensato, talvolta, di puntare più sull’attualità, a irrobustire i contenuti parlati, ma i dati dicono che non è saggio lasciare la musica in mano a Spotify e YouTube: quando le emittenti principali ibridizzano troppo i formati, perdono colpi. Le radio musicali sono ancora scelte e premiate in nome di ciò che promettono e garantiscono: musica. Perché noi svolgiamo un lavoro che l’algoritmo di Spotify non fa. Capisco che discografia e pubblicità facciano calcoli anche complessi. Un tempo si puntava su radio e giornali, oggi le fonti da tenere monitorate sono tantissime. Ma sarebbe preoccupante se la radio, pian piano, perdesse per strada la musica. Perché la radio è un mezzo estremamente duttile, molto abile nel rinnovarsi, nel suonare sempre fresco. 

Un anno fa circa scrivesti un pezzo quasi accorato per “Il Giornale” in cui parlasti in termini entusiastici di quello che alcuni ancora definiscono “il fenomeno Måneskin”. Oggi, a dodici mesi da quell’articolo, te la sentiresti di dire che davvero Damiano e soci stanno iniziando un’intera generazione, la Generazione Z, al rock?

Sì, non si può parlare solo di “fenomeno”. Ci sono tanti giovani che fanno musica grazie ai Måneskin. L’anno scorso, insieme a Marco Biondi (discografico e speaker con esperienze a Virgin Radio, Radio Deejay e Radio 105), abbiamo creato “Unfamous”, un progetto dedicato alla musica che parte dal basso. Solo inediti, solo band emergenti. Tante di queste band ci hanno scritto dicendo che si sono messe insieme per via dei Måneskin. Sono ragazzi che pian piano andranno alla scoperta di un passato importante, più o meno lontano, ma un punto di partenza ci deve pur essere e i Måneskin oggi, per tanti ragazzi, sono quel punto di partenza.

Intanto “Unfamous” ha già cambiato pelle.

Sì, l’anno prossimo Radio Rock farà 40 anni e ci sarà parecchio da festeggiare. Anche con “Unfamous”, che da quest’anno è contest. Tra qualche giorno (8 gennaio 2024) partirà la nuova edizione, che si svilupperà come un grande torneo a eliminazione. A giugno le quattro finaliste si sfideranno a Roma e a Milano. L’appuntamento sarà ogni lunedì dalle 9 alle 10 durante la fascia di “The rock show” condotta da me, Marco, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi.

More

Perché Damiano David non lascerà i Måneskin e il resto sono chiacchiere (da bar dei giornalisti)

di Michele Monina Michele Monina

parla, la gente parla...

Perché Damiano David non lascerà i Måneskin e il resto sono chiacchiere (da bar dei giornalisti)

Quello dei Måneskin non è tra i dischi migliori dell'anno: lo dicono (quasi) tutte le liste dei critici musicali

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Resa dei conti

Quello dei Måneskin non è tra i dischi migliori dell'anno: lo dicono (quasi) tutte le liste dei critici musicali

Damiano via dai Måneskin? Non dite che non ve l'avevamo detto: “Un progetto da solista? Perché no”. Ma il piano B è pronto dall'Eurovision...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

come da MOW rivelato

Damiano via dai Måneskin? Non dite che non ve l'avevamo detto: “Un progetto da solista? Perché no”. Ma il piano B è pronto dall'Eurovision...

Tag

  • #musica
  • Maneskin
  • Rock

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Altro che astrologia, ecco la cromatologia di Ubaldo con i colori in trend nel 2024. E su Ferragni, Fedez e Soumahoro…

di Giulia Sorrentino

Altro che astrologia, ecco la cromatologia di Ubaldo con i colori in trend nel 2024. E su Ferragni, Fedez e Soumahoro…
Next Next

Altro che astrologia, ecco la cromatologia di Ubaldo con i colori...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy