image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Outliers
Outliers

Fedez critica chi difende Shiva e Emis Killa gli lancia un avvertimento “street”. Davvero è tutto ok nella musica rap-trap?

Angelo Calculli

7 novembre 2023

Altro episodio che testimonia la deriva musicale che è diventata un abisso socio culturale in cui sta sprofondando la nuova generazione di giovani. Fedez invita il presidente della Campania Vincenzo De Luca a Muschio Selvaggio, critica Emis Killa per aver difeso Shiva (che ha sparato a due persone con una pistola) e riceve come risposta l’appellativo di “carabiniere” (come insulto) e l’avvertimento a “pulirsi la bocca” quando usa il suo nome. Siamo sicuri che vada tutto bene, anche se fanno numeri e generano soldi?

di Angelo Calculli Angelo Calculli

Ho visto la puntata di Muschio Selvaggio con ospite il presidente della Campania Vincenzo De Luca e devo dire che Fedez ogni tanto mi sorprende. Forse alla fine il fatto di essere padre di famiglia lo aiuta a comprendere meglio che quello che sta accadendo nella scena musicale italiana, in particolare nel mondo rap-trap dei giovani, è non solo una deriva musicale ma un abisso socio culturale in cui sta sprofondando la nuova generazione. La riprova si è avuta per la reazione di Emis Killa che per difendere Shiva, arrestato dopo aver sparato a due persone, ha dato del "carabiniere" a Fedez - attraverso una emoji - e poi gli ha detto di stare alla larga da lui e dai suoi amici "street". E mi fa piacere che personalmente da mesi sto richiamando l’attenzione su questa problematica anche avendo messo in evidenza la questione delle gang. E devo ammettere che questo nuovo trend, certamente di forte imprinting commerciale, da parte di alcuni artisti americani di lanciare sul mercato (subito sold out) questi cellulari senza internet, mi fa sobbalzare sulla sedia e mi incute la speranza che finalmente questa macro bolla che si è creata imploda come effettivamente merita. Chissà che prima di lasciare questa terra possa rivedere gente leggere i giornali nei bar, dai barbieri, davanti alle edicole o sulle panchine del parco. Chissà che si cessi di entrare nella testa della gente influenzandola all’acquisto di beni che nella maggior parte dei casi dono futili. Chissà che non la si finisca di mercificare tutto, bambini compresi. Utopia?

Emis Killa dedica l'emoji del carabiniere a Fedez che criticava la sua difesa di Schiva
Emis Killa dedica l'emoji del carabiniere a Fedez che criticava la sua difesa di Schiva
Emis Killa risponde a Fedez che criticava la sua difesa di Schiva
Emis Killa risponde a Fedez che criticava la sua difesa di Schiva

Anche i terremoti, le eruzioni, le alluvioni, le malattie sono fuori dai nostri pensieri quotidiani: eppure accadono, e quando accadono lasciano segni indelebili. Comunque tornando al tema Fedez-Muschio Selvaggio-Shiva, piuttosto che scrivere articoli che ho già scritto, tornando ad un mio vecchio mestiere ho scritto una sceneggiatura di un cortometraggio che in realtà è una metafora che può essere utile a rispondere a tutti quelli che si schierano a favore di Shiva non cantante ma criminale, con in testa chi poi dice a Fedez di “pulirsi la bocca” quando ne usa il nome (Emis Killa). La regalo questa piccola sceneggiatura magari a chi ne vorrà trarre spunto per scrivere nel cinema quello che accade nella musica oggi. Anche se ci vorrebbe una serie di almeno 10 stagioni per raccontarlo.

I protagonisti di questo metaforico cortometraggio sono: Totò (non il grande attore), Bernardo e Matteo.

Titolo:

"La Strada è Casa Nostra"

Apertura su una piccola piazza in un paesino della Sicilia negli anni '60.

Un gruppo di ragazzini sta giocando a pallone, mentre altri sono seduti ai tavolini di un bar.

Si sente in sottofondo la musica di un jukebox con canzoni rap americane (paradosso).

Narratore (voce fuori campo):

In un'epoca in cui la mafia era padrona della Sicilia, c'era un gruppo di ragazzi che crescevano nelle strade di alcuni piccoli paesi come Corleone, Castelvetrano e altri ancora.

Vivendo in una realtà dove la legge della strada era più forte di quella dello Stato, questi giovani si trovavano costretti ad adattarsi alla vita della "street siciliana".

Si vedono i ragazzini correre per le strade del paese, mentre le donne fanno la spesa e gli uomini chiacchierano davanti al bar.

Narratore (voce fuori campo):

Cresciuti con l'immagine di personaggi mafiosi come il famoso bandito Giuliano, questi ragazzi lo vedevano come una sorta di Robin Hood, che rubava ai ricchi per dare ai poveri.

Ma la realtà era ben diversa.

Si vedono i ragazzini rubare frutta e verdura dai carretti dei venditori ambulanti e distribuirla tra le famiglie povere del paese.

Narratore (voce fuori campo):

Aiutavano la loro comunità, ma con una missione precisa: ciò che dicevano, lo facevano (mi pare fosse questo il motto di Shiva).

E così, quando i membri di una banda rivale tentarono di prendere il controllo del territorio, questi giovani non esitarono a sparare e a tentare di ucciderli. Anche se quelli scappavano disarmati.

Si vede una sparatoria verso i ragazzi e i membri della banda rivale, mentre in sottofondo si sente la voce di un vecchio che racconta la storia di Giuliano.

Narratore (voce fuori campo):

Vivere la strada era la loro unica opzione.

Non erano artisti, non cantavano, ma la loro voce si faceva sentire con le armi.

La scena si sposta all'interno di una sala d'interrogatorio, dove i ragazzi sono seduti di fronte a un poliziotto che li interroga.

Si vedono delle foto di giovani scomparsi appese al muro.

Poliziotto: Chi sono questi ragazzi?

Ragazzo 1: Sono i figli dei nostri nemici.

Poliziotto: Cosa ne avete fatto?

Ragazzo 2: Li abbiamo sciolti nell'acido.

Poliziotto (sconcertato): Perché?

Ragazzo 3: Perché loro avrebbero fatto lo stesso con noi.

La scena si sposta nuovamente in strada, dove i ragazzi sono stati arrestati e la piazza è piena di persone che manifestano.

Si sentono urla e cori.

Narratore (voce fuori campo):

Ma quando i ragazzi vennero arrestati, tutta la comunità si mobilitò.

Le persone scesero in strada o salirono sui palchi per chiedere la loro liberazione.

Si vedono manifestazioni e concerti dove la gente canta e sventola bandiere con scritte come "Free Totò", "Free Bernardo", "Free Matteo".

Narratore (voce fuori campo):

Perché per loro, questi ragazzi erano diventati simboli di resistenza, ribellione e speranza per altri giovani.

Vincenzo De Luca a Muschio Selvaggio con fedez e Mr. Marra
Vincenzo De Luca a Muschio Selvaggio

La scena finale mostra i ragazzi liberi, che si riuniscono sulla piazza del paese. Si abbracciano e sorridono, mentre in sottofondo si sente la canzone "La Strada è Casa Nostra" di un famoso rapper siciliano, Niko Pandetta; è in carcere senza aver sparato a nessuno e nessuno grida “Free Niko”. Non è commerciale, non è utile agli streaming degli altri e non fa hype. E forse non ha una major come discografica.

Narratore (voce fuori campo):

E così, nonostante tutto, questi giovani avevano dimostrato che la strada era e sempre sarebbe stata, la loro casa.

La scena si dissolve su un panorama del paese, mentre la musica e i cori si intensificano.

Narratore (voce fuori campo):

La strada è casa nostra. Sempre.

Ad Majora.

More

Ok, i ragazzini fanno i record di streaming, ma riusciranno mai a riempire stadi e palazzetti come i vecchi Vasco Rossi, Zucchero, Ligabue e Jovanotti? E se si vendessero ancora i dischi...

di Michele Monina Michele Monina

Gli strani giorni della musica

Ok, i ragazzini fanno i record di streaming, ma riusciranno mai a riempire stadi e palazzetti come i vecchi Vasco Rossi, Zucchero, Ligabue e Jovanotti? E se si vendessero ancora i dischi...

Se pensate che Achille Lauro sia un fottu*o genio, non avete mai sentito Rimbaud (e non è su Spotify)

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Per altri versi

Se pensate che Achille Lauro sia un fottu*o genio, non avete mai sentito Rimbaud (e non è su Spotify)

CVLT di Salmo e Noyz Narcos, la recensione: fanno bene i Club Dogo a non uscire con un disco

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Culto all'italiana

CVLT di Salmo e Noyz Narcos, la recensione: fanno bene i Club Dogo a non uscire con un disco

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Angelo Calculli Angelo Calculli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Paolo Talanca: “Amadeus a Sanremo è una dittatura bianca, più di Pippo Baudo”. Sogna direttore artistico Morgan e su Maneskin e Marco Mengoni…

di Giulia Sorrentino

Paolo Talanca: “Amadeus a Sanremo è una dittatura bianca, più di Pippo Baudo”. Sogna direttore artistico Morgan e su Maneskin e Marco Mengoni…
Next Next

Paolo Talanca: “Amadeus a Sanremo è una dittatura bianca,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy