A pochi giorni dal caso Morisi e in odore di elezioni amministrative, un nuovo scandalo si abbatte sulla destra italiana. Questa volta a farne le spese sarebbe Fratelli d’Italia per una pesantissima storia di finanziamenti illeciti ai partiti portata alla luce dal giornalista Salvatore Garzillo che su Fanpage.it ha pubblicato il primo, rumorisissimo, capitolo di un’inchiesta che stava portando in incognito e da infiltrato negli ultimi tre anni. Il titolo? La Lobby Nera. Abbiamo raggiunto Francesco Giubilei, inserito da Forbes nella lista dei giovani dei 100 Under 30 più influenti d’Italia, molto vicino alle alte sfera della destra italiana da Giorgia Meloni a Matteo Salvini. In queste ore, Giubilei si sta prodigando per spiegare tutto ciò che non torna riguardo a questo inchiesta dal potenziale deflagrante: gli abbiamo chiesto cosa ritiene vada detto per approfondire una situazione sicuramente complessa. E soprattutto: quali scenari potrebbero verificarsi da ora in poi?
Cosa ne pensa dell'inchiesta di Fanpage.it sulla cosiddetta "Lobby Nera"? Ne aveva avuto sentore o è esplosa all'improvviso? Se l'aspettava?
Ci sono vari elementi che destano perplessità: anzitutto le modalità di realizzazione con un’inchiesta costituita da più di 100 ore di registrazione di cui sono stati mandati in onda pochi minuti montati ad hoc. L’eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza ha affermato di aver ripetuto in più occasioni al finto imprenditore di finanziare il partito in modo regolare e, una volta incontrato in ufficio, alla richiesta di pagare in nero, l’europarlamentare si sarebbe rifiutato facendo sfumare l’affare. Questa parte della registrazione non è però andata in onda. Fidanza si è auto sospeso dal partito affermando: “non c'è e non c'è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita” e aggiungendo di “non aver mai avuto finanziamenti irregolari”. Per chi lo conosce, sa che in molti anni di politica non ha mai fatto dichiarazioni né avuto comportamenti di vicinanza a mondi estremisti né prima di oggi è stato toccato da indagini. Ancora prima che si sappia l’esito dell’indagine aperta dalla Procura, secondo un mal costume diffuso quando si ha a che fare con persone e politici di destra, è già stato ritenuto colpevole da alcuni media per l’accusa di finanziamento illecito. Il paradosso è che in contemporanea l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, condannato a 13 anni e 2 mesi, è stato difeso e giudicato innocente da molte delle stesse persone che accusano Fidanza, testimoniando un doppio standard che è duro a morire.
Qual è stata la sua reazione?
L’inchiesta di Fanpage si basa su un’altra persona che è Roberto Jonghi Lavarini. Si tratta di un personaggio marginale della destra milanese, ascoltando il servizio sembra di avere a che fare con un esaltato che millanta contatti con la massoneria, i servizi segreti, dice di avere un proprio gruppo di informazione e sicurezza. Sostenere che questo personaggio (sconosciuto al di fuori dei circoli della politica milanese) e la sua cricca siano a capo di una “lobby nera”, è quantomeno fantasioso, così come affermare che influenzi FdI e addirittura la destra italiana. Ma su una cosa voglio essere chiaro: le sue dichiarazioni sugli ebrei e le altre amenità sono aberranti e non rappresentano né il partito di Giorgia Meloni né tanto meno la destra italiana.
Non è un bel periodo per la destra tra il caso Morisi e questa nuova inchiesta di Fanpage: qual è stato, nella sua opinione, il "colpo" più forte? Sempre che non creda che siano entrambe "bolle di sapone"...
Fa riflettere la tempistica dell’inchiesta a orologeria a pochi giorni dalle elezioni amministrative e pubblicata il giorno prima del silenzio elettorale. Non è un caso che sia uscita la settimana prima delle amministrative, così come non è un caso che sia emersa la vicenda di Morisi, anche lui giudicato colpevole ancora prima di sapere l’esito dell’indagine. Il tentativo di colpire il centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia e Lega, è evidente.
Le giro un vecchio adagio di Alessandra Mussolini (correva l’anno 2006): “Meglio fascista che frocio”. Ebbene, alla luce dei recenti scandali che si stanno abbattendo sulla destra italiana: meglio gay o fascista?
Ma che domanda è? Mi sembra senza senso.
Spostiamoci sul futuro prossimo, allora: cosa succederà da adesso in poi, secondo lei?
È stata aperta un’indagine da parte della magistratura e vedremo quali saranno gli esiti. In ogni caso la distanza del mondo conservatore da derive estremiste e da posizioni antisemite non è mai stata in discussione e la scelta di Carlo Fidanza di autosospendersi dal partito dimostra la sua piena volontà di fare chiarezza su un'inchiesta che ha tanti punti interrogativi.
Quali teste salteranno (se ritiene che salteranno)?
Jonghi Lavarini non fa parte di Fdi, nel caso di Fidanza come detto si è autosospeso. Prima di emettere delle sentenze mediatiche bisogna aspettare il risultato dell’indagine. Ciò vale in questo caso come in ogni altra occasione, il garantismo è un principio importante in democrazia. Sulla condanna etica e sulla presa di distanza dalle parole e dai gesti di Jonghi Lavarini invece non ci possono essere opacità o scusanti.
Cosa ne pensa del giornalista, Salvatore Garzillo, che si è infiltrato per tre anni per completare questa inchiesta? Trova che abbia fatto un un buon lavoro, considerato quanto pubblicato finora?
Trovo che per correttezza debbano essere rese pubbliche tutte le ore di registrazione dell’inchiesta e non solo le parti montate, così ogni cittadino può farsi un’idea più chiara di quanto successo e comprendere meglio. Dovremmo infine interrogarci sulle modalità con cui è stato condotta l’inchiesta.