Ghemon fa rima con gavetta. Ghemon è polarizzato, o si ama o lo si ritiene inascoltabile. Quindici anni di lotte nell’underground italiano, di rivisitazioni di genere, di sapersi adattare ai tempi della musica. Una ricetta che lo ha identificato come unico nel suo genere, un rap melodico di derivazione soul che si mescola perfettamente con la vocalità dell’artista. “Quando ho iniziato volevo sempre dire qualcosa di nuovo, ce l’ho per indole e questa cosa mi faceva diventare un solitario, però mi son distinto perché sono me stesso” ha detto Ghemon.
L’artista di Avellino con il suo Momento Perfetto in meno di ventiquattro ore ha già superato il mezzo milione di streaming triplicando il risultato di due anni fa quando portò Rose Viola. Un successo nonostante la dodicesima piazza nella classifica provvisoria: “Devo dire che quando ho iniziato nel 2007 ad un Sanremo ci speravo – ha continuato Ghemon –. Rompo subito il ghiaccio la posizione l’ho vista anch'io, ma sul palco nelle mie due occasioni ho portato due mondi così diversi che dieci anni fa mi sarei detto 'sei un pazzo', sono proprio felice”. La felicità è il tema ricorrente nel testo di Momento Perfetto. Il sollievo di essere tornato nello studio di registrazione dopo il lockdown, una canzone che ha funzione di diario. “Voglio dire con leggerezza che è il mio momento, sento di voler andare avanti. La vita è fatta non soltanto di post di Instagram dove si sta in costume tutto l’anno, è fatta di saliscendi, dobbiamo mettere un like alla nostra foto, essere contenti di quello che si è e che si ha”. Nella serata dei duetti, Ghemon si è esibito con i Neri per Caso in un medley di Le ragazze, Donne, Acqua e sapone, La canzone del sole. Un omaggio non solo alle donne ma anche all’allegria. L’artista di Avellino è qualche anno fa uscito da un brutto periodo legato alla depressione e vuole raccontare la gioia di vivere: “Con i Neri per Caso già quando ci siamo trovati nella hall dell’hotel è stato un Momento Perfetto. Sono stato male in passato, oggi sono un’altra persona, voglio lanciare il messaggio che si può ritrovare il sorriso e mi auguro che passi”.