Abbiamo fallito. Sì, di nuovo. Ieri mattina, 5 dicembre 2023, Rai 1 e Canale 5 hanno trasmesso in diretta i funerali di Giulia Cecchettin che si sono svolti a Padova. La messa in onda è stata interpretata dagli utenti di Twitter (pardon, X!) come fossero al Bar Sport. Se c'è chi ha rispettosamente espresso cordoglio e riportato al massimo le addolorate dichiarazioni dei parenti della vittima, in primis quelle del padre Gino, purtroppo moltissimi altri si sono divisi in tifoserie, hanno fatto gruppo dando vita a complotti e teorie grottesche, non si sono risparmiati di cannabilzzare ogni secondo delle esequie, magari dando un colore politico a quanto gli scorreva davanti agli occhi. Mentre una TikToker promette di farsi una chiacchiera in diretta con i medici che hanno eseguito l'autopsia sul cadavere della ragazza in modo che possano raccontare "con rispetto" i dettagli dello stato delle sue spoglie, la sedicente agitatrice culturale Francesca Totolo (account verificato, immaginiamo a pagamento) scrive: "Usano il corpo martoriato della povera #GiuliaCecchetin per mostrificare l'uomo anche durante il funerale. L'obiettivo è palese: 'il maschio bianco, italiano ed etero' come nemico delle donne. Per spingere il meticciato". Spunta fuori pure il complottista dell'ultima ora secondo cui non sarebbe un caso che l'omicidio della ventiduenne sia avvenuto proprio a ridosso dell'uscita del film "C'è ancora Domani" di Paola Cortellesi. E quindi, chi esce al televoto?
"Gino Cecchettin annuncia una pausa dal lavoro: "Rifletto su un nuovo impegno civico"... Ma dai? Chi lo avrebbe mai detto?", questo il commento di Lollo che surfa la wave di quella categoria di complottisti secondo cui gran parte di questa vicenda, ossia la morte violenta di una 22enne di nome Giulia, altro non sia che un tentativo del Partito Democratico per far parlare di sé. Esistono perfino i negazionisti: il fatto di sangue che sta emotivamente sconvolgendo l'Italia intera sarebbe tutta un'invenzione di natura, ancora una volta, politica. Un modo come un altro in cui i poteri forti ci annebbiano la mente, portandoci a pensare e ragionare "come vogliono loro". E perché privarsi del gusto di un bel paragone? In questo caso, con Giulia Tramontano, anche lei uccisa violentemente solo qualche mese fa. Leggiamo, con coraggio, il parere di Claudio:
Non può mancare il filone satanista che, anche durante le esequie, accusa la sorella della vittima, Elena, di adorare Belzebù per via di una felpa nera e alcuni scatti in stile "dark" che la giovane tiene sul proprio profilo Instagram. Stando all'illuminato parere di Sabrina, Elena non avrebbe nemmeno dovuto permettersi di entrare in chiesa "per una questione di coerenza".
Del resto, ricorda Catena, "Tutto l'ambiente che circondava Giulia Cecchettin è apparso sempre più strano col passare dei giorni, sempre meno comprensibile il loro comportamento. Dall'ossessione per il patriarcato al presenzialismo molto freddo e professionale nei media". Certo, come se il lutto fosse una "professione": è possibile, dunque, praticarlo bene oppure male. A seconda dei criteri stabiliti dalla suddetta Catena. Mentre Aurora si chiede se "hanno finito con lo show della famiglia Cecchettin?". Evidentemente, preferisce altri reality...
La morte di Giulia Cecchettin, come di tutte le altre persone che vengono uccise in modo violento o che perdono la vita sul lavoro, è una ferita aperta per la nostra società. La nostra bella e serenissima società, da cui, solo a leggere i commenti social, fa strano anche soltanto immaginare possano generarsi fatti di sangue tanto efferati. Siamo un Paese di santi, del resto, poeti, navigatori e sciacalli di merda. Nella speranza che un giorno ci si possa risvegliare da questo Truman Show dell'horror che rende ammissibile e accettabile fare commenti e bisboccia perfino sulle peggiori tragedie. Una ventiduenne morta ammazzata non è una puntata del Grande Fratello né un podcast true crime. Tanta grottesca commistione fra i piani di lettura di un fatto di cronaca nera che di lettura ne ha una e una soltanto - una ragazza, purtroppo, ha peso la vita prematuramente - è uno degli orrori più spaventosi dell'intera vicenda. Congratulazioni.