Quelle come Stefania Orlando al Grande Fratello andrebbero inventate, sono la sintesi perfetta tra l’acidità critica di Beatrice Luzi (e in passato altre, da Bruganelli ad Antonella Elia) e la capacità di vivere comunque con naturalezza la casa, come un Tommaso Zorzi qualunque (cosa che, per esempio, mancava proprio a Beatrice), riuscendo così a essere al contempo concorrente perfetta e opinionista caustica. E stavolta tocca a lei asfaltare Lorenzo e Shaila, la non coppia del Gf, che alle 2:30 di notte pensano bene di litigare a favore di telecamera, praticamente nello stesso punto in cui, poco dopo, tornano ad amarsi e a danzare in nome di Eros eccetera eccetera. Pantomima che pare abbia stufato Stefania, comprensibilmente irritata dall’atteggiamento sciocco dei due concorrenti, che passano dall’ira alla gioia con poca competenza attoriale ma con molta propensione a farsi notare. Egocentrismo di coppia, che regge nella casa per motivi narrativi, ma che ha bisogno di un cattivo (prima Helena, nel mezzo Luca, ora Stefania) per poter funzionare davvero. Orlando dice: “Ieri sera urlavate alle 2:30 di notte qui davanti e oggi ballavate sempre qui davanti al centro della casa. Voi dominate questa casa nel bene o nel male. Con le vostre litigate, con le vostre urla, con i vostri baci, state sempre al centro di questa casa. Non mi sembra una cosa normale. Ieri sera litigavate e sembrava un copione scritto. Quando litigo io, certe parole non mi vengono”.
Nel frattempo sul web sentono la mancanza di Helena Prestes, che si vorrebbe far tornare nella casa, eventualità negata dal regolamento, che non prevede un reintegro di chi è uscito per scelta del pubblico. Forse la premessa è, tuttavia, proprio la tesi del complotto secondo cui Helena non sarebbe uscita per volontà dei televotanti ma dei registi, che avrebbero tentato così di fare ammenda per la quasi amnistia della puntata precedente. Ma lungi da Alfonso Signorini poter concedere ossigeno a questi focolai cospirazionisti, magari facendo rientrare Helena e ammettendo tra le righe che sì, la sua uscita è stato un passo falso, un “errore di regia” appunto e non una scelta del pubblico.