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Il disco dei Verdena? Andate
e compratene tutti! Ma scusate,
dov’è finita Fonopoli, la cittadella
dell’arte di Renato Zero?

  • di Paolo Zaccagnini Paolo Zaccagnini

1 ottobre 2022

Il disco dei Verdena? Andate e compratene tutti! Ma scusate, dov’è finita Fonopoli, la cittadella dell’arte di Renato Zero?
Renato Zero dopo sei concerti sold out dove ha riempito il Circo Massimo ha simbolicamente spento le 72 candeline per festeggiare il suo compleanno insieme ai fan che gli hanno intonato la canzone “tanti auguri a te…”. E mentre tutti guardano ai Maneskin, il re dei sorcini ha dato una lezione di qualità e longevità. Ma a Roma il suo progetto di laboratorio per le arti dov’è finito dopo tante promesse (e tre prime pietre già posate) da parte del Comune? Intanto la buona musica esiste ancora grazie ai Verdena usciti con un album spiazzante ma bellissimo. Lasciamo stare la politica, quella italiana e quella inglese, che rischia di rovinarci la magia di questi ascolti...

di Paolo Zaccagnini Paolo Zaccagnini

Non ce n’è per nessuno No, lui premi ne ha presi pochi, a vedere i suoi - non suo - concerti non sono andate Angelina Jolie e figlia, negli Stati Uniti d'America non ha fatto ballare sottopalco i Metallica, si vestono strani ma mai come lui, sono il Rock - dichiarato ufficialmente dai Critici d'Italia, che giravano il Paese per insegnarlo alle masse - eppure i Maneskin hanno suonato una sola sera davanti a 70mila spettatori (?), mentre lui ha iniziato il 23 e ancora canta. Lui chi? Lui, Renato Fiacchini, Renato Zero. Renatino. Che ammalia, come sempre, grandi e piccini nel completo disinteresse della critica più o meno paludata. Certo, adesso è uscito il nuovo brano dei Maneskin e lui, invece, non ha nulla da offrire. Solo i 400 e più brani che ha scritto in oltre 50 anni di carriera. Ma no, no, no, quando voleva costruire Fonopoli, un enorme, immenso laboratorio dove lavorare, studiare e sviluppare ogni forma d'arte le promesse sono fioccate come fiocchi di neve, sono state poste tre prime pietre - io andai a una di quelle - la gente, i fans, i "sorcini", versarono soldi ma Fonopoli è sparita dai radar capitolini impegnati in ben più aspre battaglie. Lui non si è scomposto ed è andato avanti per la sua strada e io continuo a ricevere video, da amici e parenti, di un concerto che Roma e i romani ricorderanno per un pezzo. Come, anni fa, il mese - 30 giorni, gente - di concerti al PalaEur dove, a fine concerto, si riformò il "trio Monnezza" come dice Roberto. E cioè D'Agostino-Fiacchini-Zaccagnini. Due che sognavano alla grande, e in altissimo sono arrivati e io, il barbone chino sulla scrivania. Grandi, grandi, grandi.

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Il plastico di Fonopoli, la cittadella dell'arte di Renato Zero per Roma

A proposito di grandi non sono e non saranno mai come lui - credo non lo abbiamo voluto mai essere o solo pensare - ma il trio dei Verdena hanno aspettato ben 7 anni per incidere un nuovo album. Ma hanno inciso un Signor Album. Un musicista, mi dispiace per chi non la pensa così, deve saper fare musica. Cioè scrivere un pezzo e saperlo suonare con uno strumento a suo gradimento e piacimento. Verdena. Trio come la Jimy Hendrix Experience i Cream, i Rush e, restando in Italia, la Formula Tre. Loro non sono e non vogliono essere loro ma hanno inciso un cd di cui possono andar fieri. Ora la battaglia più difficile e capillare: farsi sentire e apprezzare. Come si chiama? Chi sono i componenti? Che strumenti suonano? Non lo dico. Andate in un negozio e chiedete semplicemente "l'ultimo cd dei Verdena, per piacere". La Musica è emozione e loro ve ne daranno tantissime.

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Il disco dei Verdena "Volevo magia"

Liz Truss incontrò a Balmoral la defunta regina Elisabetta e due giorni dopo morì, per l'Inghilterra ha bisogno di più tempo. Però si è messa avanti col lavoro. Ha inaugurato una riforma fiscale che premia sfacciatamente i ricchi e tartassa classi medie e poveri e poverissimi. Non male come inizio per una che era stata eletta dichiarando che le spese per la sanità, che già cade a pezzi, erano eccessive e andavano drasticamente tagliate. Intanto la BBC manderà in onda la prima delle puntate della miniserie dedicata all'ex primo ministro Boris Johnson, il Confuso Scapigliato. Miniserie pensata, scritta e interpretata da Kenneth Branagh. Non dico una parola. No, una: orrore. E l'Italia come va? Bene, grazie. Adesso arriva la rivoluzione. Certo che se per contrastare il governo Meloni ci si deve basare sulla rivolta del prestigiosissimo e privilegiatissimo liceo romano Virgilio la Meloni potrà competere con la regina inglese in quanto a longevità. Il carro de vincitori si sta ribaltando per quanta gente c’è sopra mentre gli sconfitti non ci stanno e scatenano le loro penne più preziose. Comunque il sottoscritto quando, sabato scorso, vide due pagine del Guardian, firmate da Roberto Saviano, contro la Meloni ha detto subito, tra sé e sé, che avrebbe vinto a valanga, E così è stato. tra Camera e Senato 285 seggi alla Destra e 80 alla Sinistra. E ora via ai ridicoli machiavellismi e buona fortuna. Sarà una risata che li seppellirà.

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