Zero 23, 24, 25, 28 e 30 settembre. E il 31, il suo 72esimo compleanno. Così Renato Zero, come al solito Unico, metterà a tacere gli "invidiosi". Anche una caduta, in quella giungla che è diventata la sua e mia città, è servita a gettare ulteriore discredito su di lui. Ma uno che ha scritto 400 canzoni può stare appresso a tutte le voci che lo riguardano? Anche, nessuno glielo ha chiesto, Asia Argento lo ha difeso. E i molti hanno stigmatizzato il suo aver parcheggiato il suo mastodontico Suv nero - Renato ama molto le macchine - sulle strisce, pratica romana ultra decennale. L'invidia è una brutta, orribile, terribile bestia eppure Fiacchini Renato è sempre lè. E da ieri sera farà ballare, cantare, commuovere, sognare, stupire migliaia di romani. Certo, Renatì, saranno "i migliori giorni della loro vita".
Tra una firma e l'altra, un'apparizione e l'altra, una solenne dichiarazione e l'altra, il sindaco chitarrista Roberto Gualtieri potrebbe spiegare alle famiglie dei feriti e ai romani tutti la dinamica della rovinosa caduta al ligneo Globe Theatre voluto dall'improvvido sindaco Walter Veltroni, vero uomo rinascimentale, a Villa Borghese e diretto, fino alla sua scomparsa, da Gigi Proietti. Onestamente nessun romano sentiva l'impellente bisogno di cotanto teatro però, ci si chiede, una volta costruito un po' di manutenzione no? Proprio no? La storia va a ritroso. Tantissimi giornalisti italiani in pensione, io ne conosco parecchi, va a vivere e si ritira in Portogalo - il primo che viene in mente è Fabrizio Del Noce, grande sponsor di Massimo Giletti nonchè figlio di Augusto, torinese filosofo di destra - e c’è invece chi dal Portogallo viene a svernare, e riempirsi le tasche di milioni di euro, in Italia, più precisamente a Roma. La famiglia vive a Londra ma lui, Josè Mourinho “Felix”, se ne sta bello bello a Roma. Grazie al suo agente Jorge Mendes, portoghese come lui, e ai texani - cosa ne sanno i texani, gli statunitensi in generale, di uno sport nato in Inghilterra è ancora tutto da capire - Friedkin, padre e figlio (?). Mourinho Felix ha ancora un anno di contratto per vincere tutto. O no? Gli aggettivi roboanti, le bugie, la stampa inginocchiata, prona e querula, le eclatanti statistiche contano poco se i risultati non arrivano. In passato sono arrivati, non c’è che dire, ma in due anni solo una coppa, la Conference Cup alla sua prima, dimenticabile edizione, e acquisti risibili. Davvero un po' poco per lo “Special One”. O mi sbaglio?
Oggi Angelo, vecchio pennuto biancazzurro e persona assai perbene e inventiva, mi ha scritto e mi ha fatto assai piacere, Avversario agguerrito ma educato. E invece è continuata la presa in giro nei confronti di un altro carissimo amico biancazzurro, Fabio della trattoria genuinamente romana La Tosca, che, sofferente da anni di gravi patologie, è stato rispedito a casa, per l'ennesima volta, con scuse ridicole. I rimborsi ai parenti dopo una sua eventuale dipartita vanno evitati e non interessano affatto. Importa intervenire adesso, ora, immediatamente. Perdiana. Oggi finisce l'offerta dei film a 3,50 euro - tre giorni sono uno scherzo - e inizia la diciassettesima edizione della nefanda, nefasta e inutile Festa del Cinema, altra creatura veltroniana, diretta dall’inviato culturale de La Repubblica Antonio Monda. Spero che la sua cacciata, e la reintroduzione del concorso, possa portare nuova linfa a una manifestazione che non è mai decollata ed entrata nel cuore vivo della città e che, invece, non diventi l'ennesimo, cocente, eludente autogol della giunta. Ieri Bruce Frederick Springsteen da Freehold, New Jesey, ha compiuto 73 anni. Anni di amore, cuori sanguinanti, emozioni, lacrime, gole squarciate e fiumi di sudore non sono passati invano. Auguri sinceri e veri, Bruuuceee. Sarà una risata che li seppellirà.