Questa volta le case discografiche hanno rilasciato numerosi progetti, da Ep di esordio alle riedizioni di album già pubblicati. Tuttavia, tra nuovi artisti e vecchie conoscenze, sono le assenze a farsi notare di più rispetto alle novità. Partiamo subito dal rilancio nell’edizione Deluxe di No Regular Music dei giovanissimi produttori Sadturs e Kiid del roster di Ghali per l’etichetta Sto Records, distribuita da Warner Music. Sono coinvolti qui tutti i nomi della nuova scena rap e trap italiana, da Tony Boy ad Artie 5ive, da Nerissima Serpe e Papa V a Digital Astro, affiancati da volti noti che oltre al loro padrino artistico Ghali, comprendono anche Jake La Furia e… Morgan. Nel trailer di presentazione del disco la sua presenza insieme a Tony Boy aveva lasciato intendere una collaborazione tra i due che, a valle dei fatti degli ultimi giorni, non è stata inclusa fra le tracce della versione digitale. Purtroppo, però - o per fortuna - la musica analogica segue altri tempi e chi ha comprato il vinile ha avuto la possibilità di ascoltare la canzone così com’era stata pensata in origine. “Mai stato regolare”, questo il titolo, doveva cominciare con il monologo di Morgan, qui riportato.
Questa è un’epoca paradossale, perlomeno la mia, contraddittoria, ambivalente, contrastante, turbolenta e via dicendo, il che non dovrebbe che vedermi sintonizzato e allineato serenamente, visto che ho fatto della contraddizione una bandiera, sin da quando ho avuto un barlume di autocoscienza, quindi in tenera età, ma il fatto che un’epoca inquieta mi inquieti, è cosa corretta e logica? No, non lo è. Perché quello che intendo io per contraddizione, è libertà.
Questo episodio sarebbe dovuto essere il primo di un serie di sperimentazioni tra Morgan e le nuove leve della Warner, che a seguito della decisione da parte della major di rompere i rapporti con l’artista, non si sa se e quando vedranno la luce, come anche il pezzo annunciato con Chiello e Achille Lauro, che sicuramente non ascolteremo a breve. Del resto così vuole la Cancel culture. Possiamo però ascoltare Chiello da solo nel suo ultimo singolo, Stanza 107, un brano pop-rock dalle sonorità vintage, in cui il cantautore di origini lucane classe 1999 fa esplodere il suo mondo interiore, dove impera l’oscurità e la luce è solo un sogno lontano (“sento l’odore del cielo, […], ma non lo posso toccare”).
L’estate è un periodo discograficamente più disteso e si presta bene oltre che alle riedizioni anche al lancio di lavori di giovani emergenti, tra cui abbiamo notato gli Ep di Rizzo e Suspect Cb. Rizzo è un nome che circola da un po’, la troviamo infatti nell’ultimo album di Emis Killa perché è proprio lui che l’ha scoperta e accolta nella sua etichetta, la Hateful Music. L’Ep Mi hai visto piangere in un club dondola fra due poli con altrettante sonorità, quella più ritmata, appunto da club e quella più introspettiva, da piangere. Le otto tracce che lo compongono, quasi tutte prodotte da Greg Willen, sono classificate nella tracklist con le parole “balla” e “piangi” usate da sole o combinate fra loro, a seconda di quanto più si avvicinano a un polo piuttosto che all’altro. Quella della discoteca è una realtà solo in apparenza collettiva e gioiosa, in cui si nascondono una folla di solitudini che si scambiano baci e abbracci per poi accasciarsi su un divanetto in disparte a piangere, inosservate. I brani di questo Ep ci accompagnano dalla pista al sofà con la freschezza e la leggerezza dei vent’anni. Ci spostiamo dai club per tornare nelle strade, questa volta di Reggio Emilia, dove è cresciuto Suspect Cb, rapper di origini ghanesi, che si era fatto notare a inizio anno con il brano Giorgia in collaborazione con Ernia, incluso in Eco. Si distingue per i testi curati e le basi di matrice afrobeat, su cui appoggia le parole armoniosamente, come un ballerino che segue il ritmo per natura. Il linguaggio è diverso da quello dei colleghi milanesi suoi coetanei, perché non è moda-centrico né infarcito all’eccesso di inglesismi, a riprova del fatto che la distanza dalla città fa bene all’originalità.