image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Il concerto dei Club Dogo a San Siro è stato un flop? È una caz*ata, vi spieghiamo perché. E oltre a Elodie, Arisa e Marracash c'era persino Briatore...

  • di Marta Blumi Tripodi Marta Blumi Tripodi

29 giugno 2024

Il concerto dei Club Dogo a San Siro è stato un flop? È una caz*ata, vi spieghiamo perché. E oltre a Elodie, Arisa e Marracash c'era persino Briatore...
Tutti parlano di rap, trap o hip hop, ma in pochi ne capiscono davvero. Così vi aiutiamo noi a comprendere meglio i fenomeni che hanno sconvolto la musica (e anche la società) negli ultimi anni con la nuova rubrica di Marta “Blumi” Tripodi, una delle più esperte in materia. Ma quindi il concerto dei Club Dogo a San Siro è stato un mezzo flop? Non proprio e noi di MOW c’eravamo. I Dogo non hanno fatto il tutto esaurito a San Siro, è vero, però non dimentichiamoci che in primavera avevano riempito 10 volte il Forum di Assago. Ecco perché l’altra sera è stata una lezione di musica e di stile per tutti i rapper e trapper italiani…

di Marta Blumi Tripodi Marta Blumi Tripodi

Il concerto a San Siro è stato una celebrazione di tutto ciò che i Dogo hanno rappresentato e rappresentano. E quando diciamo tutto, intendiamo proprio TUTTO: le strade di Milano e i personaggi più o meno raccomandabili che vi si incontrano, le polemiche e le controversie a mezzo stampa (vedi alla voce Mario Giordano che si presta a recitare un copione volutamente esagerato sulla storia dei Club Dogo e a farsi fischiare da un intero stadio), la celebrazione sfrenata del lusso (vedi alla voce Flavio Briatore che manda un video messaggio in apertura del pezzo Briatori, che già nel lontano 2006 sfotteva apertamente un certo mondo da starlette televisive e ricchi vanesi). Ma anche gli ospiti, da Sfera Ebbasta e Lazza, in eccellente rappresentanza di quella nuova scena hip hop che hanno ispirato con le loro gesta, a Marracash, che ha mosso i suoi primi passi proprio nella Dogo Gang. Ma la tappa milanese del gruppo è stata soprattutto una lezione di musica e di stile: oggi che tutti suonano come i Dogo, che tutti si sono rifatti ai Dogo, che il linguaggio e l’immaginario dei Dogo sono ormai sdoganati, tendiamo a dimenticarci quanto è stato rivoluzionario e dirompente il loro impatto sulla discografia italiana. Il loro arrivo ha cambiato tutto, anche se all’epoca pochi se ne erano accorti, al di fuori dei loro (pur molto numerosi) fan. C’è voluta la trap per far sì che tutti, anche quelli che proprio non volevano vederlo, aprissero finalmente gli occhi sul fatto che i gusti dei nostri concittadini erano cambiati, in fatto di sound e messaggi.

Club Dogo
Club Dogo

In tutta Italia, ma soprattutto nella città che è sempre stata il loro primo feudo, i Club Dogo possono contare su un pubblico di fedelissimi che hanno seguito con entusiasmo il loro ritorno: molti erano da poco stati al Forum di Assago a vederli in concerto, ma hanno ricomprato volentieri il biglietto per seguirli anche allo stadio. Quando nel lontano 2003 è uscito il loro primo album Mi Fist, in effetti, nessuno si sarebbe mai immaginato che il fenomeno dell’hip hop italiano avrebbe assunto proporzioni così gigantesche; o meglio, forse nessuno tranne loro, che hanno sempre pensato in grande e che a differenza degli altri artisti di allora hanno subito detto chiaro e tondo che i soldi e la fama erano un obbiettivo, e che era ipocrita sostenere che non contassero niente. Allo stesso tempo, hanno sempre evitato di edulcorare il loro messaggio o addirittura di veicolarlo attraverso troppe interviste: “Club Dogo è per la gente”, come recita il loro celebre motto, e tra la gente e i Dogo non c’è mai stato bisogno di un filtro. Per la disperazione di noi giornalisti, bisogna dire, perché capita raramente di incontrare artisti disponibili a lasciarsi davvero andare in una conversazione con un cronista: loro lo sono, ma non parlano praticamente mai. Speriamo che prima o poi ricomincino a farlo, anche se è difficile immaginarlo.

Club Dogo al Forum
Club Dogo

Ma la domanda sul successo o meno del concerto dei Dogo ne conteneva in sé anche un’altra: quella sul successo tout-court della loro reunion. Anche in questo caso, è stata spesso bollata come un’operazione nostalgia del tutto utilitarista, ma la verità è che se lo fosse stata probabilmente l’avrebbero fatto molto prima, o forse non si sarebbero separati mai. L’album Club Dogo ha ottenuto critiche entusiaste ed è stato certificato disco di platino in tempi rapidissimi, cosa non scontata, perché chi conosce i trend dell’hip hop sa perfettamente che non hanno certo strizzato l’occhio al sound o ai temi del momento. È innanzitutto un disco per adulti, e si sa che gli adulti non sono un pubblico che si ammazza di streaming dalla mattina alla sera. Secondariamente, o forse in primis, è anche un disco pieno di contenuti, musicalmente e a livello testuale: bisogna avere una solida cultura generale per cogliere i riferimenti, e una profonda cultura musicale per apprezzarne le finezze. Insomma, non è roba per tutti, né mirava ad esserlo. Perché sì, “Club Dogo è per la gente” e alla gente la strada piace, ma ci sarà sempre un abisso tra come la racconta Fast & Furious e come la racconta L’odio. Ecco, Club Dogo è L’odio. Letteralmente e in senso figurato, a giudicare dalle reazioni divisive e polarizzanti che riesce sempre a scatenare.

https://mowmag.com/?nl=1

More

La prima dei Club Dogo al Forum è una celebrazione degli "zanza". Sul palco anche Elodie, J-Ax, Giuliano Palma...

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

HIP HOP AD ASSAGO

La prima dei Club Dogo al Forum è una celebrazione degli "zanza". Sul palco anche Elodie, J-Ax, Giuliano Palma...

Il Premio Tenco riesce nel miracolo: Er Piotta diventa un rapper in italiano, escluso dalla cinquina come miglior disco dialettale (e i voti?). Prima era sfuggito a tutti?

di Michele Monina Michele Monina

‘Na notte infame

Il Premio Tenco riesce nel miracolo: Er Piotta diventa un rapper in italiano, escluso dalla cinquina come miglior disco dialettale (e i voti?). Prima era sfuggito a tutti?

I Club Dogo a Milano non sono come Geolier a Napoli: sembra lontano il sold out a San Siro e anche in giro per l'Italia...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Una débâcle?

I Club Dogo a Milano non sono come Geolier a Napoli: sembra lontano il sold out a San Siro e anche in giro per l'Italia...

Tag

  • Club Dogo
  • Concerti
  • Milano
  • Musica
  • Rap

Top Stories

  • Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?

    di Flaminia Colella

    Abbiamo letto “L’anniversario” di Andrea Bajani (Feltrinelli): ma com’è? Un romanzo che ti fa venire voglia di distruggere il Premio Strega e rifondarlo. Ma davvero sono questi i libri che vogliamo premiare?
  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…
  • Abbiamo visto Untamed su Netflix, la nuova serie con Eric Bana, ma com'è? Un thriller onesto e solido, anche se...

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Untamed su Netflix, la nuova serie con Eric Bana, ma com'è? Un thriller onesto e solido, anche se...
  • ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

    di Ottavio Cappellani

    ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

di Marta Blumi Tripodi Marta Blumi Tripodi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ok, ma che caz*o vuol dire tryhardare, come dicono i giovani? Dai videogames a Elon Musk, passando per gli antichi greci e Nietzsche, Sinner, Sfera Ebbasta e CR7...

di Jacopo Tona

Ok, ma che caz*o vuol dire tryhardare, come dicono i giovani? Dai videogames a Elon Musk, passando per gli antichi greci e Nietzsche, Sinner, Sfera Ebbasta e CR7...
Next Next

Ok, ma che caz*o vuol dire tryhardare, come dicono i giovani?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy