image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

I Club Dogo a Milano non sono come Geolier a Napoli: sembra lontano il sold out a San Siro e anche in giro per l'Italia...

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

25 giugno 2024

I Club Dogo a Milano non sono come Geolier a Napoli: sembra lontano il sold out a San Siro e anche in giro per l'Italia...
Dieci anni dopo, sembra che gli appassionati dei Club Dogo siano significativamente diminuiti, visto che faticano a riempire anche lo stadio della città che li ha visti crescere ed esplodere. Forse dopo i 10 concerti ad Assago, avrebbero dovuto rallentare la corsa e abbassare la “spocchia” (ad esempio, rifiutando interviste, sottintendendo che non ne avessero bisogno). Forse, semplicemente, l'operazione nostalgia non basta a mantenere o accrescere il seguito: Milano, infatti, non gode di quella cultura dell'appartenenza (tipicamente napoletana) che ha permesso a Geolier di fare tre sold out al Maradona...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

“Dalla gente, per la gente”, cantano i Club Dogo in uno dei brani che hanno fatto il rap italiano. Eppure, l'entusiasmo di quei nostalgici dei primi anni Duemila, sembra sia quasi svanito. Basta dare un'occhiata a Ticketone, a pochi giorni dai concerti in programma: in parterre, sugli spalti, ci sono ancora molti biglietti disponibili sia per la tanto attesa data di San Siro (prevista il 28 giugno), sia per le altre, con gli addetti ai lavori che mormorano di una vera e propria débâcle nella Capitale.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Club Dogo (@clubdogo)

Un mezzo flop, perché di questo si tratta, che si sarebbe potuto ampiamente prevedere: dopo aver riempito con facilità le 10 date ad Assago, nella città che li ha visti crescere ed esplodere, forse era consigliabile rallentare il ritmo e abbassare la spocchia (non ce ne vogliano), quando a mezzo social, a inizio anno, dichiaravano in modo altisonante: “Non rilasceremo interviste...”. Un messaggio che implicava un semplice sotto testo: ‘non abbiamo bisogno di chiacchierare per cantare al Meazza’. Sicuri?

Club Dogo - commentano di non voler rilasciare interviste
Club Dogo - commentano di non voler rilasciare interviste

Poiché la prevendita non ha registrato i numeri sperati, il trio compotto - Guè, Jake La Furia e Don Joe - è poi corso ai ripari, distribuendo interviste a destra e a manca, per risvegliare l'interesse. Va detto che se il piatto è il vostro, ossia se siete tra coloro che hanno sempre apprezzato il loro stile, e la loro musica, c'è da leccarsi i baffi. Ma dopo dieci anni, e una serie di uscite singole che non hanno riscosso grande successo (salvo l'eccezione di Guè), la forbice degli appassionati sembra essersi ridotta. Il ritorno del trio, appare, in effetti, un'operazione nostalgia cotta e mangiata, un'autocelebrazione per soddisfare i fan e capitalizzare uno status di culto (raggiunto a posteriori) che non sembra più godere della risposta entusiastica del pubblico.

pianta San Siro
pianta San Siro

Forse perché Milano, a differenza di Napoli, manca di quella cultura dell'appartenenza, la stessa che ha permesso a un 24enne di Secondigliano, al secolo Emanuele Palumbo, noto a tutti come Geolier, di radunare 145 mila persone in tre date sold out nello stadio Diego Armando Maradona. Tant'è, c'è qualcosa che unisce i napoletani e li trova uniti al punto da estendere il sentimento di appartenenza alla città (grazie anche al boom turistico culminato nello scudetto del 2023) anche a chi non vi ha mai messo piede. Provate a immaginarlo al contrario: impossibile, vero?

20240625 122804818 1719

More

C'è chi dice no. Ieri e pure oggi. Recensione (d'amore e di rabbia) dell'ultimo concerto di Vasco

di Moreno Pisto Moreno Pisto

pisto is free

C'è chi dice no. Ieri e pure oggi. Recensione (d'amore e di rabbia) dell'ultimo concerto di Vasco

Vasco Rossi, Spagnoli racconta i concerti record a San Siro: “Ultimo suo erede? Non all'altezza. Solo uno fa la storia”. E su Sanremo, Ligabue, il tour 2025, i fan “prepotenti”...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

C'è un solo Komandante

Vasco Rossi, Spagnoli racconta i concerti record a San Siro: “Ultimo suo erede? Non all'altezza. Solo uno fa la storia”. E su Sanremo, Ligabue, il tour 2025, i fan “prepotenti”...

Geolier spacca il Maradona di Napoli. Un caso? No, se lo merita e annuncia e annuncia il concerto all'Ippodromo di Agnano. E se ancora non lo avete capito, sono problemi vostri

di Marta Blumi Tripodi Marta Blumi Tripodi

rapsplaining

Geolier spacca il Maradona di Napoli. Un caso? No, se lo merita e annuncia e annuncia il concerto all'Ippodromo di Agnano. E se ancora non lo avete capito, sono problemi vostri

Tag

  • Club Dogo
  • Concerti
  • Milano
  • Napoli

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Achille Lauro, dov'è finita la rivoluzione? Canzoni, valore di mercato, X Factor e moda: tutto quello che non sapete su mister Rolls Royce

di Otto De Ambrogi

Achille Lauro, dov'è finita la rivoluzione? Canzoni, valore di mercato, X Factor e moda: tutto quello che non sapete su mister Rolls Royce
Next Next

Achille Lauro, dov'è finita la rivoluzione? Canzoni, valore...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy