image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

La prima dei Club Dogo al Forum è una celebrazione degli "zanza". Sul palco anche Elodie, J-Ax, Giuliano Palma...

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

11 marzo 2024

La prima dei Club Dogo al Forum è una celebrazione degli "zanza". Sul palco anche Elodie, J-Ax, Giuliano Palma...
Gli zanza a raduno. La prima delle dieci date del Club Dogo al Forum di Assago è stata una fragorosa chiamata alle armi per tutti i Dogo-fieri. Hit dopo hit in due vertiginose ore di concerto. Con ospiti vari (Giuliano Palma e J-Ax, ma per “Soli a Milano” spunta anche un’ottima Elodie) e una prima mezz’ora di show che è stato un greatest hits senza esclusione di colpi, trenta minuti in cui si è assaporato puro “succo di Dogo”. Poi tutto il resto, inclusi quei brani tratti dall’ultimo album – già inni – che hanno spinto “la gente del Dogo” a rinnovare la tessera del Club…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

La missione del Dogo è forse finita, e allora celebriamola. Questo il sottotesto della prima delle dieci date dei Club Dogo al Mediolanum Forum di Assago (l’ultima in programma, mercoledì 17 aprile). Un evento, niente da dire; a partire da quei biglietti polverizzati all’istante che hanno spinto il management di Guè, Jake La Furia e Don Joe ad aggiungere date su date per saziare la fame di un popolo sbavante. Il popolo, appunto, è stata una delle chiavi interpretative dell’appuntamento milanese. Il Dogo è “dalla gente per la gente”, si sa. Tutto confermato in una serata che è stata il raduno degli zanza, degli zarroganti, e anche di una vecchia Milano hip hop che ha garantito la propria sparuta presenza (“quelli di Mi fist” non erano la maggioranza, buona parte del pubblico ha probabilmente scoperto il Dogo con “Dogocrazia” o forse anche successivamente). È stata la notte in cui l’hinterland si è fatto centro città o addirittura capitale. Gli androni, le piazzette e i locali malfamati al posto dei monumenti e delle istituzioni. Due ore di show adrenalinico ed esuberante in cui la gang non ha risparmiato nulla. Banger dopo banger dopo hit dopo classico e poi si torna indietro e si ricomincia. Scaletta fatta apposta per ricordare ed esultare rinnovando, ancora una volta, l’iscrizione al Club.

Club Dogo
Club Dogo: domenica 10 marzo è stata la prima delle dieci date al Forum di Assago

Prima parte più old school. La partenza è da urlo e non fa prigionieri, la doppietta “M-I Bastard” e “D.O.G.O.” stenderebbe John Cena. Chiaro che il ritmo e il mood non potranno essere questi per l’intera serata, ma per mezz’ora il Dogo è nel Club e fuori dal circo pop. Sembra di essere tornati fra il 2005 e il 2009, il clima è rovente e sul palco, oltre allo storico simbolo del Dogo svettano le insegne dei Wu-Tang Clan, giusto per ribadire che Guè, Joe e Jake vengono da lì e non da Lazza, se qualcuno avesse qualche strambo dubbio in merito. Il Forum è uno stadio pieno, schegge di “Mi fist” (“Vida loca”) si affiancano a una “Spacco tutto” o a una “Chissenefrega” creando una strana convergenza/consonanza fra il Dogo più militante degli esordi e quello più zarro e ‘gnurante della seconda fase. I conti tornano: Guè e Jake sono in palla e si incastrano come fratelli di sangue, protetti da un Don Joe sempre più “don”, silenzioso e autorevole spacciatore di beats. Il tutto non conosce né soste né tantomeno retromarce, così, mentre si pensa a “dove si va, dove si va questa sera”, magari ansiosi di incrociare la “paura” e “il delirio” in circonvalla, spuntano i brani dell’ultimo omonimo album uscito a inizio anno. “Mafia del boom bap” o “Milli” sono già inni che si inseriscono perfettamente nel menù di sempre.

I Club Dogo
I Club Dogo

L’ultima parte del concerto è più femminile, sfilano le (anti)eroine della Milano del nuovo millennio (“Lisa”), dipinti “fragili” più che “odio su tela”. E se Giuliano Palma, il primo fra gli ospiti sul palco, ha impreziosito una contagiosa parentesi dancehall/reggae (da “King of the jungle” alla sua “P.E.S.”), Elodie (“Soli a Milano”) è stato il volto femminile che si è meravigliosamente inserito nel passaggio rosa della festa. Fra gli ospiti anche J-Ax (“Brucia ancora”) e Vincenzo da via Anfossi, sul palco per il penultimo pezzo in scaletta, quel “Puro Bogotà” invocato dal Forum come fosse una questione di vita o di morte. Di morte, in una serata come quella di ieri, quasi nessuna traccia. La vita – prima di tutto vissuta, talvolta sperata o preconizzata – è stata invece la grande protagonista: “Siamo ancora qui perché eravamo nati per questo”, annuncia Guè gasando ragazzi e giovani adulti che forse non hanno trovato, nella propria esistenza, lo stesso furente riscatto che ha caratterizzato l’epopea del Dogo, ma che nel Dogo hanno individuato la stampella giusta per credere che la vita non sia solo un bolo di norme, doveri e grigio cemento. È andata in scena la Milano finest, fra scenografie cripto-horror (il video del Dogo che sbrana) e un Duomo illuminato che evoca la storia. Fra la fierezza di versi come “facciamo soldi da quando ca*avi dentro i Pampers” a quelle schegge pop tipo “Fragili” che avevano fatto storcere il naso ai puristi. Quando arriva il triplice fischio finale la sensazione è di aver assistito a una data da circoletto rosso. E domani? Conta nulla. Il sapore, fino al 17 aprile almeno, sarà quello di un eterno “inizio nuovo millennio”. Quello in cui è entrato in gioco il Dogo, cambiando le carte in tavola.

20240311 102106864 1207

More

Altro che “trapper-influencer”. Con l’ultimo album i Club Dogo ci riportano nella Milano più oscura: “I capi sono tornati a casa”

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

I re dell'hip hop

Altro che “trapper-influencer”. Con l’ultimo album i Club Dogo ci riportano nella Milano più oscura: “I capi sono tornati a casa”

Morgan risponde a Guè sui Måneskin: “Non ha sensibilità rock. Vendere dischi in Italia è da sfigati...”

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

hanno l'x factor?

Morgan risponde a Guè sui Måneskin: “Non ha sensibilità rock. Vendere dischi in Italia è da sfigati...”

Fabri Fibra, imbottigliato nel traffico, arriva al Marrageddon accompagnato da un fan in scooter

di Erminia Cioffi Erminia Cioffi

Diretti sul palco!

Fabri Fibra, imbottigliato nel traffico, arriva al Marrageddon accompagnato da un fan in scooter

Tag

  • Club Dogo
  • Culture
  • Elodie

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ecco come Fedez, dopo la crisi del brand Ferragnez, torna alle origini rap per rifondare un'identità social

di Irene Natali

Ecco come Fedez, dopo la crisi del brand Ferragnez, torna alle origini rap per rifondare un'identità social
Next Next

Ecco come Fedez, dopo la crisi del brand Ferragnez, torna alle...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy