image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Il ritorno de I Cani con i Baustelle è un'operazione di marketing da bimbominkia? L'accusa dei negozianti di dischi: chi uccide la musica?

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

7 dicembre 2023

Il ritorno de I Cani con i Baustelle è un'operazione di marketing da bimbominkia? L'accusa dei negozianti di dischi: chi uccide la musica?
Niccolò Contessa aka I Cani, l'unico che mancava all'appello del revival della stagione dell'indie pop, ha pubblicato (a sorpresa) due canzoni in feat coi Baustelle. Vinili a tiratura talmente limitata (quella moda del feticcio che crea hype) che solo 100 persone hanno potuto comprarli. Le altre copie previste? Le venderanno loro stessi online. Perciò i negozianti attaccano: “Se per vendere due dischi bisogna utilizzare queste strategie di marketing da bimbominkia... peggio delle major”. A poche ore dalla finale di X Factor, chi uccide la musica?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Voi come annuncereste l’uscita di un vostro nuovo disco? (che poi sono solo due tracce, che forse sono quattro...). Ingaggiate un ufficio stampa? Un bravo social media manager che vi scriva due righe su Fb: giusto? Qui però stiamo parlando di Niccolò Contessa aka I Cani, colui che ci ha abituati a due cose: fare tutto bene e fare tutto in maniera calcolata. Del resto è la sua semi-sparizione - non che nel frattempo sia stato con le mani in mano - a farne un mito praticamente intoccabile, su tutte le riviste specializzate (e per i fan della vecchia guardia). “Ma dov'è finito?” Ci si chiede, di tanto in tanto. E la sua leggenda vola di messaggio in messaggio. Dunque, ce lo aspettavamo. In fondo mancava solo lui all’appello, per chiudere il cerchio del revival, se così vogliamo chiamarlo, della stagione gloriosa dell’indie pop, o di quel che rimane. Forse non in feat coi Baustelle (vale a dire Francesco Bianconi, colui che crede di essere la reincarnazione di De André: ve lo immaginate voi Faber, mentre ascolta, che so, Amore Indiano?), che canta di più rispetto a Contessa (in pratica nelle due canzoni la parte baustelliana risulta preponderante) che ieri mattina tramite 42 Records, label dal giorno zero de I Cani, hanno fatto trovare dei vinili neri, con ben poche indicazioni sopra, in una decina di negozi di dischi sparsi in Italia. L'annuncio viene dai negozi stessi - una tiratura ultra limitata - talmente limitata (dieci esemplari a negozio) che nessuno, tranne cento persone, hanno potuto comprarlo.

I Cani & Baustelle
I Cani & Baustelle

Cento copie (a venti euro l'una) su mille ventilate, quindi le altre novecento copie rimanenti che fine fanno? Allora nasce la rabbia dei negozianti, dei fan delusi, di altri musicisti. Un colpo basso, rubare ai poveri per dare ai ricchi, con quel vinile fake sold out, quella moda dell'inaccessibile, del feticcio che non tutti possono avere. Questo è un dettaglio che sfugge ai più, nell'epoca in cui non si vendono più dischi, che ci sarebbe da spararsi per quanti soldi una volta abbiamo speso in cd, ma fortunatamente mammà c'ha fatto un cuore grande così. “E questi sarebbero gli amici dei supporti fisici e quelli alternativi, a favore dei negozi di dischi?” Tuona un negoziante su Fb.

commenti di negozianti e addetti ai lavori
commenti di negozianti e addetti ai lavori
commenti di negozianti e addetti ai lavori
commenti di negozianti

E un altro segue: “abbiamo appena saputo da un collega che I Cani + Baustelle hanno deciso di distribuire con un ‘operazione segreta’ il disco pubblicato solo in 1000 copie a 9/10 negozi in italia e solo 10 copie a negozio, quindi le altre le venderanno dopo online loro stessi. Se per vendere dischi bisogna utilizzare queste strategie di marketing da bimbiminkia, contento di non averlo avuto...”. Ancora altri: “ci siamo stufati delle speculazioni di etichette indipendenti che si comportano ancora peggio delle major...”. Ecco come si è interrotta la magia, non solo perché poi rendere accessibile l'ascolto dell'EP online ha fatto scemare ciò che si è creato attorno alla vicenda. A poche ore dalla finale di X Factor, quando tutti più o meno commenteranno per l'ennesima volta come la televisione ha ucciso pesantemente la musica, eccoci a indicare come anche la musica indie, quando diventa mainstream, non sia da meno. Almeno possiamo captare qualcosa da questa storia: che l'hype ci ha fottuto il cervello. La musica è.

20231207 152212789 1744
commenti di negozianti
commenti di negozianti
commenti di negozianti

Tag

  • X Factor

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Angelina Mango, presto a Sanremo, con “Fila Indiana” surfa su un abisso con la voce e le parole e..

di Michele Monina

Angelina Mango, presto a Sanremo, con “Fila Indiana” surfa su un abisso con la voce e le parole e..
Next Next

Angelina Mango, presto a Sanremo, con “Fila Indiana” surfa...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy