image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Formula 1
  • MotoGp
  • Sport
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Cover Story
  • Media
  • Orlandi
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Formula 1
  • motogp
  • Sport
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Media
  • Orlandi
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Il romanzo più tosto
di Irvine Welsh compie 20 anni.
E non è Trainspotting

  • di Marco Davini Marco Davini

23 maggio 2021

Il romanzo più tosto di Irvine Welsh compie 20 anni. E non è Trainspotting
Conflitto generazionale e immobilismo: perché Colla, di Irvine Welsh, il genio tossico (in tutti i sensi) della letteratura anglosassone può essere una chiave di lettura delle nuove generazioni. Soprattutto della Generazione Z, più simile di quel che si potrebbe pensare alla Generazione X raccontata da Welsh, incapace di lottare davvero per il suo futuro, se non a parole o tramite post indignati su Facebook, e abbacinata da un mondo virtuale seducente e alienante

di Marco Davini Marco Davini

Il nichilismo passivo-aggressivo per sopravvivere a un mondo che non ci apparteneva l’ha raccontato meglio di chiunque altro. Irvine Welsh. Senza di lui non ci sarebbe stato un film che ha tagliato in due una generazione: Trainspotting, ispirato parola per parola al suo libro. Senza di lui non avremmo goduto a leggere in mezza giornata le avventure di un investigatore corrotto, Il Lercio. Senza di lui, più di tutto, non avremmo avuto un romanzo passato in secondo piano, ma il suo migliore, il più potente, che in questo mese compie 20 anni. Colla. 

È un romanzo attuale, perché Welsh è riuscito – non necessariamente in modo consapevole – a descrivere conflitti generazionali eterni e peculiari della natura umana. Welsh qui è fedele al suo stile anarchico. Un po’ romanzo realista – ma non troppo –, perché no, se nasci e cresci in una grigia Edimburgo anni 70 puoi raccontartela come vuoi, ma i casermoni color catrame e il puzzo di piscio agli angoli della strada non te li strappi via dall’anima; un po’ romanzo di formazione, perché in cinquecento e passa pagine seziona con perizia anatomica le vicende di quattro amici, accompagnandoli attraverso quattro decenni di vita, alcol, sesso, droga e morte.

20210523 113304560 4010
Colla, nella sua prima edizione, con titolo in lingua originale. In apertura, l'autore, Irvine Welsh, al Cavern: un locale di Exeter, Inghilterra

Welsh rispolvera lo stesso universo narrativo di “Trainspotting” – e questa sarà una costante della sua produzione letteraria –, ma spoglia l’aspetto nichilistico del grande tema accentratore dell’uso di droga. Se in “Trainspotting” la risposta di Renton e compagni alla loro inettitudine sociale è farsi, farsi e poi ancora farsi, in “Colla” la droga è il supporting character che assume i contorni del classico rito di passaggio giovanile. In generale, la traccia narrativa abbandona la struttura frammentaria della raccolta di racconti e si costruisce attorno a una vera trama. 

Carl, Andy, Terry e Billy, i quattro protagonisti, sono i membri archetipici della cosiddetta Generazione X, termine coniato dallo scrittore canadese Douglas Coupland nel 1991. Una generazione “invisibile”, che si identifica in un nichilismo dilagante e in un grigio pessimismo verso il futuro, ma soprattutto contraddittoria. Punk ma anche acid house, colorata e stravagante ma tetra. Perché sì, Love will tear us apart, ma con una pasticca in bocca e la martellante acid house in un night club inglese anni 70. È una generazione letteralmente schiacciata dallo splendore e dall’opulenza demografica della precedente, quella dei Baby boomers, che impose e cercò di mantenere in auge la sua visione del mondo, della morale e della cultura.

È la storia di un gruppo di amici cresciuti insieme tra risse, coltelli e primi amori, ecstasy e bottiglie di Tartan Special; ma c’è anche un forte e straniante sentimento di conflitto latente tra senso di appartenenza e voglia di andarsene da quella città portuale piena di drammatiche contraddizioni, capitale della cultura scozzese ma centro di una delle epidemie di AIDS più violente d’Europa negli anni 80. Grazie a una narrazione in prima persona, entriamo nella testa matta di Carl, il biondo ragazzetto appassionato di musica, unico protestante e tifoso degli Hearts in un gruppo di cattolici e tifosi dell’Hibernian FC; di Andy, il piccoletto del gruppo, orgoglioso e leale, tanto da essere disposto a farsi anni di galera – rovinandosi la vita – pur di coprire il crimine di un altro; di Terry, il grassone trasandato e straccione, ma dall’insospettabile successo con le donne; e infine di Billy, un duro con un cuore, l’aspirante boxeur professionista tormentato dall’incubo del suo fallimento sportivo.

Almeno tre dei quattro protagonisti riflettono in modo evidente il senso di oppressione avvertito nei confronti della generazione precedente, assimilandolo e rendendolo dominante nei rispettivi meccanismi di costruzione dell’Io. Carl passerà di donna in donna, inseguendo la chimera della storia d’amore pura e sognante vissuta dai suoi genitori, un amore quasi opprimente per la sua bellezza e che lo farà sempre sentire “un ospite della loro festa: un ospite adorato, ma la festa era loro”. Andy vestirà sin da bambino i panni dell’uomo di casa, dopo l’arresto del padre. Ma non riuscirà mai a calarsi completamente in un ruolo troppo grande per le sue fragili spalle e rimarrà schiacciato da un forte senso di responsabilità, finendo in un vortice di depressione e scelte sbagliate. Stesse premesse ma diversa sorte per Terry, che reagisce in modo opposto: rifugge le responsabilità, diventando croce e flagello di una madre lasciata sola dal marito fedifrago e consacrando la sua vita al sesso e all’edonistica ricerca del piacere in tutte le sue forme.

Il conflitto generazionale segue il moto ondivago della Storia, quella con la S maiuscola. A un’età dell’oro seguono sempre secoli di crisi, seguiti a loro volta da una nuova ripresa. I genitori dei protagonisti non incarnano un’età dell’oro in quanto tale, ma piuttosto sono rilevanti per il peso che hanno nella vita e nelle scelte dei figli. Ed è un meccanismo ciclico, eterno.

Come usare questo romanzo per provare a leggere in modo diverso il presente e le nuove generazioni, la generazione Z, quella “dei giovani di oggi”? Questa non è una generazione di rottura. Sono, sì, ragazzi aperti mentalmente e propensi al cambiamento, alla tolleranza, interessati alle diverse culture, allo scambio di ideali. Ma, allo stesso, tempo sono oppressi da una società vecchia e obsoleta, che si è adeguata alla novità del digitale soltanto nella forma ma non nello spirito. Giovani tenuti ai margini di una società che rigetta il ricambio generazionale, nella quale non riescono a identificarsi. Il risultato è una tendenza all’alienazione, al cercare rifugio nel digitale, quasi a volersi costruire una vita virtuale e parallela, finendo per imprigionare se stessi in quella tecnologia che sarebbe la loro più grande alleata e permetterebbe loro di conquistare veramente il mondo.

Colla è la sostanza che unisce i quattro amici, che una volta adulti prendono strade diverse ma finiscono poi per ritrovarsi, prima separati e poi riuniti nella morte di uno di loro. È il segno che niente cambia, che tutto resta sostanzialmente uguale: i casermoni color fumo, i vecchi ubriaconi molesti alla Leith Central, l’odore della vicina distilleria di whiskey diventano il contorno di una Edimburgo centro di gravità permanente delle loro vite. Non c’è via d’uscita. E non sembra esserci nemmeno nella nostra società, vecchia e obsoleta, dinamica solo quando mossa del denaro e mai veramente scossa da una generazione Z vittima della comoda opulenza della precedente e purtroppo all’apparenza incapace di lottare per il suo futuro, se non a parole o tramite post indignati su Facebook, perché abbacinata da un mondo virtuale seducente e alienante.

More

Perché un libro di destra (di Giorgia Meloni) fa più paura dei libri brutti

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Libri

Perché un libro di destra (di Giorgia Meloni) fa più paura dei libri brutti

Per diventare come Matthew McConaughey basta fare tutto il contrario di quello che consiglia nella sua autobiografia

di Simona Scalia Simona Scalia

Libri

Per diventare come Matthew McConaughey basta fare tutto il contrario di quello che consiglia nella sua autobiografia

Barbara Alberti: "Amanda Gorman è solo una influencer"

di Marco Grieco Marco Grieco

Culture

Barbara Alberti: "Amanda Gorman è solo una influencer"

Tag

  • Anniversario
  • Colla
  • Irvine Welsh
  • Libri
  • Ricorrenze

Top Stories

  • Ligabue sold out negli stadi? Ormai è solo un ricordo: ecco i numeri

    di Maria Francesca Troisi

    Ligabue sold out negli stadi? Ormai è solo un ricordo: ecco i numeri
  • Houellebecq non è invecchiato male, è sempre stato vecchio. E “Qualche mese della mia vita” dimostra il bluff

    di Riccardo Canaletti

    Houellebecq non è invecchiato male, è sempre stato vecchio. E “Qualche mese della mia vita” dimostra il bluff
  • Daniele Silvestri vi percula: la magistrale lezione sui feat. studiati a tavolino

    di Maria Francesca Troisi

     Daniele Silvestri vi percula: la magistrale lezione sui feat. studiati a tavolino
  • Morgan a X Factor, Serino: “Ecco perché è l’ennesima sconfitta degli intellettuali…”. E lui replica

    di Gian Paolo Serino

    Morgan a X Factor, Serino: “Ecco perché è l’ennesima sconfitta degli intellettuali…”. E lui replica
  • Altro che Holly e Benji: i cartoni di oggi sono scadenti. Perché Rai e Mediaset hanno mollato dopo i bei tempi della tv dei ragazzi?

    di Stefano Bini

    Altro che Holly e Benji: i cartoni di oggi sono scadenti. Perché Rai e Mediaset hanno mollato dopo i bei tempi della tv dei ragazzi?
  • “Disco paradise”, il tormentone di Fedez, Articolo 31 e Annalisa che scade come un gelato e rinfresca solo il marketing

    di Emiliano Raffo

    “Disco paradise”, il tormentone di Fedez, Articolo 31 e Annalisa che scade come un gelato e rinfresca solo il marketing
  • di Marco Davini Marco Davini

  • Se sei arrivato fin qui
    seguici su

    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Newsletter
    • Instagram
    • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

    Latest

    • “Le auto elettriche? Un inganno. Non fate come me”: parola di Mr. Bean

      di Alessio Mannino

      “Le auto elettriche? Un inganno. Non fate come me”: parola di Mr. Bean
    • La tragedia di Anwar, giovane calciatore, e del suo amico, investiti in scooter da un automobilista positivo all’alcol test

      di Matteo Cassol

      La tragedia di Anwar, giovane calciatore, e del suo amico, investiti in scooter da un automobilista positivo all’alcol test
    • Mentana passionaccia Inter: organizza un volo charter per politici, vip e giornalisti alla finale di Champions (e La Russa ha l’alternativa “istituzionale”)

      di Riccardo Canaletti

      Mentana passionaccia Inter: organizza un volo charter per politici, vip e giornalisti alla finale di Champions (e La Russa ha l’alternativa “istituzionale”)

    Next

    Miguel Gobbo Diaz: «Se uno ti fa notare il colore della pelle è un suo problema, non il tuo»

    di Damiano Panattoni

    Miguel Gobbo Diaz: «Se uno ti fa notare il colore della pelle è un suo problema, non il tuo»
    Next Next

    Miguel Gobbo Diaz: «Se uno ti fa notare il colore della pelle...

    • Attualità
    • Lifestyle
    • Formula 1
    • MotoGP
    • Sport
    • Culture
    • Tech
    • Fashion

    ©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

    • Privacy