Qualche mese fa si davano degli str*nzi oggi invece sono pappa e ciccia sulle nomine del Teatro San Carlo. Su cui adesso il procuratore di Napoli Gratteri, il più tosto che abbiamo in Italia, ha aperto un'inchiesta e lo ha fatto grazie al mazzo che ci siamo fatti noi su MOW pubblicando nel silenzio assoluto articoli su articoli che denunciano semplicemente una cosa: il TEATRO SAN CARLO, l'istituzione culturale più antica d'Europa, rappresenta il più smaccato vergognoso plateale familismo e amichettismo all'italiana. Noi abbiamo raccontato per primi, prove provate alla mano, che: alla direzione artistica delle Officine San Carlo è stato nominato il figlio della direttrice generale della Fondazione; che in queste Officine venivano organizzati spettacoli anche senza i permessi basici per ospitarli; che la nomina della direttrice stessa è una nomina inventata perché non prevista dallo Statuto; che altre posizioni sono state create ad hoc per compiacere gli amici; più altre varie cose.

Ora la Procura di Napoli dopo una serie di articoli (come dice Repubblica, che non sono altro che i nostri) ha avviato un'indagine contro ignoti. Ma in questa vicenda le cose da dire importanti sono anche altre: domandarsi, per esempio, perché i giornali locali e nazionali non ne parlano? Perché rispondono tutti a questo sistema di amicizie, perché per le nomine del nuovo Sovrintendente destra e sinistra stanno cercando l'inciucio. In Campania tra poco ci sono le elezioni regionali: la sinistra si è trovata d'accordo sul nome di Fico accontentando l'attuale governatore De Luca, una specie di RAS della Campania, dando al figlio il ruolo di segretario del PD regionale. Guardate che è una cosa vergognosa come se fossimo ai tempi della successione ereditaria. Con l'ok del governo che accetterà di lasciare la Campania al PD perché in cambio avrà chiesto il sovrintendente al Teatro San Carlo (ecco perché ora Giorgia e Vincenzo si trovano d'accordo) e chissà forse anche il sindaco di Napoli. Che adesso infatti è l'unico che fa ostruzione sulla nuova nomina del Sovrintendente. Ve l'ho detto: guardi il San Carlo, vedi l'Italia. Adesso oltre a noi c'è pure il magistrato Gratteri che se ne occupa.
