Nell’ultima parte della nostra inchiesta vi abbiamo parlato delle nomine particolari fatte dal Sovrintendente Stephane Lissner durante il primo lockdown del 2020. Con due delibere scelse infatti di inventare una carica dal nulla, quella di Direttore generale, destinata a essere ricoperta da quella che al tempo era la Direttrice dell’Area Marketing (con uno stipendio di 80 mila euro più bonus). Si trattava di Emmanuela Spedaliere, la madre, per altro, di Michele Sorrentino Mangini, il regista nominato Direttore artistico (anche lì, unico candidato per la posizione) delle Officine San Carlo di Vigliena. Da quel momento, a partire dal primo aprile 2020, Spedaliere inizierà a percepire 150 mila euro di stipendio, nello stesso periodo in cui la Fondazione chiedeva decontribuzioni fiscali allo Stato. Un anno dopo, tra l’altro, i 320 dipendenti della Fondazione sarebbero andati in Cassa integrazione.
Il secondo incarico, invece, è quello del Responsabile per la trasparenza e per la prevenzione della corruzione (Rpct), affidato a Maria Pia Gaeta, che dal primo aprile prenderà invece 83.618,11 euro lordi all’anno. E su questo vogliamo concentrarci.

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PRIMA DOMANDA: PUOI DIVENTARE RESPONSABILE DELL’ANTICORRUZIONE SENZA UNA LAUREA?
Secondo il Decreto legislativo 33/2013 e secondo il Piano Nazionale Anticorruzione (Pna), non serve necessariamente una laurea per poter ricevere l’incarico di Responsabile per la trasparenza e per la prevenzione della corruzione. (Rpct). Tuttavia, dal momento che servono specifiche competenze tecniche e giuridiche, a tal punto che, secondo uno studio del 2018 di Protiviti Srl e Lattanzio Group SpA, che si occupano di consulenze aziendali e servizi governativi, il 100% dei Rpct presi in considerazione nell’analisi aveva una laurea.

Possibile che la Fondazione San Carlo, tra le più importanti realtà culturali italiane, non abbia trovato nessuna persona con una laurea per poter ricoprire un incarico di alto profilo come questo? Invece, hanno scelto una persona con esperienza nel campo della gestione del personale e con un diploma di perito industriale in informatica (informazioni prese dal suo curriculum pubblico nel sito della fondazione, per altro neanche un cv nel formato europeo o professionale, ma un semplice file word in cui si racconta la carriera fatta).
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SECONDA DOMANDA: PUOI ESSERE SIA RESPONSABILE DELL’ANTICORRUZIONE (VIGILANTE) CHE REPONSABILE DELLE RISORSE UMANE (VIGILATO)?
Secondo il Pna 2022, “per assicurare che il Rpct non si trovi in una posizione di conflitto di interessi, dovrebbero essere esclusi dalla designazione i dirigenti assegnati ad uffici che svolgono attività di gestione e di amministrazione attiva, nonché quelli assegnati a settori che sono considerati più esposti al rischio della corruzione (come, a titolo meramente esemplificativo, l’Ufficio contratti, l’Ufficio gestione del patrimonio, l’Ufficio contabilità e bilancio, l’Ufficio del personale).



Ma Maria Pia Gaeta è proprio Direttore dell’Ufficio risorse umane e prima, dal 2011, è stata anche Responsabile dell’Ufficio personale. E anche ora, comunque, l’Ufficio personale fa capo alla Direzione risorse umane, la cui direttrice è appunto Gaeta. Non solo. Mentre ora risulta che esiste in effetti un diverso Responsabile dell’Ufficio personale, Daniela Russo, al momento della nomina di Gaeta, nel 2020, non c’era nessuno che avesse preso suo posto. E dunque quando è diventata Rpct era l’unica dipendente inquadrata come dirigente nell’area delle Risorse umane. Nell’elenco fornito dalla Fondazione, nel 2020 la Direzione dell’Ufficio risorse umane vedeva un’unica direttrice, Maria Pia Gaeta e poi degli addetti all’Ufficio personale. Nessun direttore separato per l’Ufficio personale.

Secondo passaggio. Nel Piano triennale di prevenzione per la corruzione 2025-2027, curato proprio da Maria Pia Gaeta, si individuano le aree a rischio corruzione e tra quelle indicate, con un rischio per altro valutato “Alto”, c’è proprio l’Ufficio delle risorse umane, che Maria Pia Gaeta gestisce. Possibile, allora, che la Rpct, che dovrebbe vigilare sul rischio di corruzione sia anche la Responsabile di una delle aree che dovrebbe essere monitorata perché altamente a rischio corruzione?
