Jeremy Clarkson lo aveva già annunciato, ma adesso che la chiusura di The Grand Tour (su Amazon Prime Video) è sempre più vicina, tra gli appassionati della serie scatta il momento nostalgia. Prima dell’addio definitivo a quello che in qualche modo potremmo definire l’erede di Top Gear, mancano ancora due episodi; incluso quello del 16 febbraio. Infatti, tra meno di dieci giorni sulla piattaforma streaming di Jeff Bezos debutterà finalmente la penultima folle avventura del trio delle meraviglie Clarkson, James May e Richard Hammond, intitolata The Grand Tour: Sand Job. Nel lontano, caldo, isolato e pericoloso deserto del Sarah, i tre si ritrovano sulle tracce della mitica Parigi-Dakar a bordo di supercar modificate per l’occasione. Ecco il primo trailer della puntata: esplosioni, risate, auto, e la giusta dose di “drama”…
Jeremy aveva anticipato alcuni dettagli nel suo ultimo editoriale pubblicato sul quotidiano britannico The Sunday Times, in cui aveva raccontato delle sue esperienze nel desolato e torrido stato africano Mauritiana, proprio dove si sono svolte le riprese di Sand Job. Prime Video sintetizza in queste poche righe l’essenza del nuovo episodio: “Il trio è tornato! Richard Hammond, Jeremy Clarkson e James May intraprendono un viaggio pericoloso che inizia nell’Africa nordoccidentale, e che li vede (insieme alle loro auto) messi alla prova fino al limite per combattere temperature torride e terreni spietati”. Dunque, non mancano le automobili; una per ogni conduttore: una Jaguar F-Type V6 per Jeremy, una Aston Martin con motore V12 per Hammond (“quella problematica del gruppo” il suo commento) e una Maserati per May. Ma a rubare la scena è anche l’arido scenario africano, un campo minato, il treno più lungo del mondo è un immenso fiume da guadare (a bordo auto). Il problema più grande durante le riprese di questa puntata? L’idratazione: “Abbiamo passato alcuni giorni senza fare pipì - ha rivelato Clarkson (fonte Daily Mail) - [...] Abbiamo bevuto litri e litri di acqua e non abbiamo fatto pipì. Non so dove andasse. Dopo tre o quattro giorni Hammond ha detto: ‘Vado a fare pipì’ e all’improvviso ho pensato: ‘Non ho fatto pipì per tutto questo tempo’”. Infine Clarkson ha dichiarato: “È stato davvero divertente. L’Aston di Hammond che si rompeva all’infinito era esilarante. Quando facciamo queste cose è una risata dall'inizio alla fine”. E adesso non resta altro da fare che attendere il prossimo 16 febbraio.