image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

La stampa italiana esalta Fuori di Martone in concorso a Cannes, e all’estero? “Ripetitivo” (Variety), “Non lascia il segno” (Hollywood Reporter), “Scialbo” e... Ma perché va sempre a finire così?

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

22 maggio 2025

La stampa italiana esalta Fuori di Martone in concorso a Cannes, e all’estero? “Ripetitivo” (Variety), “Non lascia il segno” (Hollywood Reporter), “Scialbo” e... Ma perché va sempre a finire così?
“Fuori” di Mario Martone, incentrato sulla storia di Goliarda Sapienza e presentato in concorso a Cannes, ha conquistato il pubblico della Croisette? A quanto pare, mentre gli italiani esultano e parlano di una rivoluzione del nostro cinema all’estero, sono proprio i critici internazionali a mostrare qualche perplessità. Ma di chi è la colpa? Nostra, che continuiamo a parlare solo a noi stessi, o loro, che proprio non riescono a capirci?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Fuori di Mario Martone ripercorre anni devastanti, umani e amori vissuti da Goliarda Sapienza, la scrittrice straordinaria de L’arte della gioia, a cui è stata dedicata anche una serie pluripremiata, interpretata proprio dalla protagonista del film in concorso a Cannes. Che dire: chi scrive Fuori non l’ha visto. Premesso questo, tra tabloid, siti e blogger, gli italiani non hanno dubbi. È un successo. Today titola: “Riscatto del cinema italiano a Cannes”. Sentieri Selvaggi lo descrive come “film magnifico ed enorme”. Eppure, per chi il film non l’ha visto, colpisce la discrepanza fortissima tra la stampa italiana e quella internazionale. La prima grida al capolavoro, alla rinascita del cinema italiano (o almeno così sembrano suggerire le recensioni su diversi siti di informazione e cultura). All’estero, invece, Fuori non è piaciuto praticamente a nessuno. E a notarlo è stato anche il noto critico Marco Giusti su Dagospia. Dunque, la domanda è: siamo noi che non riusciamo più a piacere a nessuno se non a noi stessi, oppure sono gli altri che non capiscono niente? Una cosa simile era già successo l’anno scorso con l’ultimo film di Paolo Sorrentino, Parthenope. Anzi, per la verità, per il lavoro del regista de Il Divo un contrasto così netto non si era mai visto: “orrore” gridavano fuori dai confini nazionali, “meraviglia” nei cinema italiani. In maniera decisamente più sottile e mite, anche per Vincere (2009) di Marco Bellocchio la critica estera, pur riconoscendo l’intensità della performance di Giovanna Mezzogiorno, aveva evidenziato diversi dubbi sullo stile narrativo. Aspetto, su cui la critica italiana invece era piuttosto sicura: ottimo lavoro. Punto. Impossibile non menzionare anche lo strano caso de Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti. Odiato da molti, amato da pochi — quei pochi, praticamente tutti italiani e francesi che venerano il nostro regista di Palombella rossa. Bellissima, invece, l’annata del 2018 per la settima arte nostrana. Su Dogman di Matteo Garrone e il nuovissimo Lazzaro felice di Alice Rohrwacher nella sezione Un Certain Regard, italiani e non a braccetto. 

Fuori di Mario Martone
Fuori (2025) Dal film di Mario Martone

Ma tornando a Fuori di Martone in concorso a Cannes 2025, da quello che possiamo leggere online, pare che il film non sia piaciuto nemmeno a The Hollywood Reporter. Tra giri infiniti di parole, ha lasciato intendere che l’ultimo progetto con Valeria Golino, Elodie e Matilde De Angelis non è niente di speciale. A rincarare la dose ci pensa, come spesso accade, Variety. Per Guy Lodge si tratta di “un film ripetitivo e tediosamente non lineare”. Su The Real, Chase Hutchinson scrive: “Non rende giustizia né a lei (Goliarda Sapienza, ndr) né alla sua eredità letteraria”. E come fa notare anche Giusti nel suo articolo, qualcuno ha definito il film “scialbo e di noia totale”. Chi? Matt Neglia di NextBestPicture.com, che su Letterboxd scrive: “È un film biografico noioso che mi ha lasciato al massimo indifferente e, nel peggiore dei casi, disinteressato, soprattutto per come è trattato il periodo trascorso da Goliarda Sapienza dentro e fuori dal carcere”. Che dire, non ci resta che attendere che il film arrivi nelle sale per farci, come sempre, una nostra opinione su ciò che vediamo. Certo è che, come afferma anche Giusti, “ricevere queste legnate” anno dopo anno non è esattamente il massimo. Che sia proprio in questa enorme discrepanza tra il “fuori” e il “dentro”, tra le critiche degli italiani e quelle internazionali, che si nasconde il vero motivo per cui non riusciamo a parlare a nessuno se non noi stessi? Che sia nella continua rappresentazione di storie italiane stereotipate, passate, di uomini e donne che ci hanno segnato e vecchi luoghi comuni, ormai incapaci di incuriosire chi vive al di fuori dei nostri confini, a essere il problema di questa incomunicabilità? Chissà. Non ci resta che aspettare il momento di un nuovo La stanza del figlio (Palma d’oro a Cannes nel 2001 per Nanni Moretti).

Fuori di Mario Martone
Fuori (2025) Dal film di Mario Martone

More

Salvo Sottile, dopo Elio Germano, stana anche Pupi Avati? “Ha prodotto sei film e dallo Stato ha preso 8 milioni di euro”. E sui fondi al cinema e FarWest...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Ci risiamo

Salvo Sottile, dopo Elio Germano, stana anche Pupi Avati? “Ha prodotto sei film e dallo Stato ha preso 8 milioni di euro”. E sui fondi al cinema e FarWest...

Ma che caz*o sta succedendo al Festival di Cannes? Tra polemiche contro Trump (Pedro Pascal e De Niro), Gaza e l’Ucraina sul red carpet con Sean Penn e Bono Vox… prima la vita e poi il cinema?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

viva la francia

Ma che caz*o sta succedendo al Festival di Cannes? Tra polemiche contro Trump (Pedro Pascal e De Niro), Gaza e l’Ucraina sul red carpet con Sean Penn e Bono Vox… prima la vita e poi il cinema?

Wes Anderson (a Cannes con La Trama Fenicia) fa sempre gli stessi film? “Si, ma può essere un merito”, parla il fotografo Elio Di Pace. L’Ia sostituirà tutto? “Non i reportage”. E sul sogno chiamato Robert Capa e…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Mondi a parte

Wes Anderson (a Cannes con La Trama Fenicia) fa sempre gli stessi film? “Si, ma può essere un merito”, parla il fotografo Elio Di Pace. L’Ia sostituirà tutto? “Non i reportage”. E sul sogno chiamato Robert Capa e…

More

Salvo Sottile, dopo Elio Germano, stana anche Pupi Avati? “Ha prodotto sei film e dallo Stato ha preso 8 milioni di euro”. E sui fondi al cinema e FarWest...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Ci risiamo

Salvo Sottile, dopo Elio Germano, stana anche Pupi Avati? “Ha prodotto sei film e dallo Stato ha preso 8 milioni di euro”. E sui fondi al cinema e FarWest...

Ma che caz*o sta succedendo al Festival di Cannes? Tra polemiche contro Trump (Pedro Pascal e De Niro), Gaza e l’Ucraina sul red carpet con Sean Penn e Bono Vox… prima la vita e poi il cinema?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

viva la francia

Ma che caz*o sta succedendo al Festival di Cannes? Tra polemiche contro Trump (Pedro Pascal e De Niro), Gaza e l’Ucraina sul red carpet con Sean Penn e Bono Vox… prima la vita e poi il cinema?

Wes Anderson (a Cannes con La Trama Fenicia) fa sempre gli stessi film? “Si, ma può essere un merito”, parla il fotografo Elio Di Pace. L’Ia sostituirà tutto? “Non i reportage”. E sul sogno chiamato Robert Capa e…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Mondi a parte

Wes Anderson (a Cannes con La Trama Fenicia) fa sempre gli stessi film? “Si, ma può essere un merito”, parla il fotografo Elio Di Pace. L’Ia sostituirà tutto? “Non i reportage”. E sul sogno chiamato Robert Capa e…

Tag

  • Goliarda Sapienza
  • Film
  • Cinema
  • Libri
  • recensione

Top Stories

  • Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

    di Gianmarco Aimi

    Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…
  • X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…

    di Irene Natali

    X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…
  • Pino Insegno e il "favore" a Piscitelli, Michela Andreozzi: "Diabolik mi chiamò personalmente, mesi di ansia", ma perché la Rai non dice niente?

    di Irene Natali

    Pino Insegno e il "favore" a Piscitelli, Michela Andreozzi: "Diabolik mi chiamò personalmente, mesi di ansia", ma perché la Rai non dice niente?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Abbiamo ascoltato È solo un momento, il nuovo singolo degli Zen Circus, ma com’è? Lo specchio crudo e poetico di una generazione. Vi spieghiamo perché abbiamo davvero bisogno di brani come questo…

di Alessio Simone Iannello

Abbiamo ascoltato È solo un momento, il nuovo singolo degli Zen Circus, ma com’è? Lo specchio crudo e poetico di una generazione. Vi spieghiamo perché abbiamo davvero bisogno di brani come questo…
Next Next

Abbiamo ascoltato È solo un momento, il nuovo singolo degli...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy