Parlare dei Måneskin per le loro qualità artistiche è diventata quasi una rarità. E infatti, i quattro baldanzosi romani, con frontman e fidanzata pelosa in pole position, balzano sui media più per il gossip che per le canzoni. Anche perché di canzoni nuove proprio non se parla. E l'ultima uscita, Supermodel, è pure un fiasco colossale.
Intanto c'è chi ha definito la band solamente una gigantesca operazione di marketing, con l'immagine a comandare. Chi li ha classificati come dei fake rockettari che scimiottano il passato (d'altronde non hanno inventato niente di originale). Ma sul palco caricano come pochi, e questo è quanto. E saranno pure tra le star del Global Citizen di New York (leggi show più grande del mondo), il mega festival per chiedere la fine della povertà estrema entro il 2030, a cui avevano già partecipato lo scorso anno sotto la Torre Eiffel (mica pizza e fichi). Eppure finora avevano occultato per bene il loro sogno segreto, quello chiuso a doppia mandata nel cassetto, per intenderci. Così, per rispondere alla solerte richiesta di nuovi brani, hanno già pronto e impacchettato il nuovo album. Di cover, è possibile, come mostrano nel primo episodio di Måneskin on the Road, miniserie che segue il tour estivo dei nostri, in libera uscita su YouTube dal 10 agosto.
Per cui nel backstage, tra una sfida a calcio balilla e una prova costumi, con l'intervento complice di Ethan, Victoria e Thomas, Damiano accenna hit (tra cui La camisa negra) e palesa pure le sue doti di neomelodico. E improvvisa così Tutututatata di Kekko Dany, che ha spopolato su TikTok nei mesi scorsi, e che potrebbe tornare virale proprio grazie al frontman. E infatti il breve video (una manciata di secondi), preso dal soundcheck della data di Lignano, in cui canta con accento napoletano degno di nota, ha già fatto il giro dei social.
Peccato che stonacchi pure, ma i fan talmente ringalluzziti, non se ne sono nemmeno accorti. E anzi chiedono a gran voce la riedizione ufficiale del brano. D'altra parte, dopo aver conquistato il mondo con Beggin' (dei Four Seasons), nulla vieta loro di farlo con un'altra cover, stavolta made in Italy. E se non puoi essere un rocker originale, puoi sempre ambire a diventare un rispettabile neomelodico. Ma Napoli ringrazia o no?