Orientarsi nell’immenso catalogo di Netflix sembra sempre un'impresa disperata. "Non sai cosa guardare?" ti chiede la piattaforma dopo mezz'ora buona di scrolling. Ma va? Come hai fatto a capirlo, caro (o cara? o car*?) Netflix? È per tentare di porre rimedio ad uno dei principali problemi della modernità che noi di MOW abbiamo deciso di facilitarvi la vita segnalandovi le 50 serie tv più interessanti ad oggi. Dalle serie comedy a quelle horror, ecco tutti i nuovi titoli imperdibili, i cult e gli evergreen che forse alcuni di voi si sono persi, oltre alle attesissime nuove stagioni.
1) Inventing Anna
Scritta e prodotta da Shonda Rhimes (creatrice di Grey’s Anatomy, Le regole del delitto perfetto, Scandal), la miniserie uscita l’11 febbraio ha già destato scompiglio tra gli spettatori, oltre ad essere la serie Netflix in lingua inglese più vista sulla piattaforma. Con 196 milioni di ore di visione dal 14 al 20 febbraio, la serie racconta la storia vera di Anna Delvey, una truffatrice tedesca che si spacciò per una ricca ereditiera a New York, ingannando consulenti finanziari, banche e decine di persone dell’élite di Manhattan. Il tutto narrato da una giornalista che stringe con la figura della truffatrice un legame di odio e amore.
2) Fedeltà
Carlo e Margherita, lui professore e scrittore, lei agente immobiliare. Sposati da cinque anni, i due coniugi sembrano essere innamorati ed apparentemente felici fino a quando il dubbio del tradimento si insinua nel loro matrimonio. Basata sul romanzo di Marco Missiroli, la serie esplora il significato della fedeltà e della fiducia all’interno della relazione amorosa, mettendo i protagonisti di fronte alla consapevolezza che qualcosa non va nelle loro vite personali. Una serie accattivante, uscita - ironia della sorte? - il giorno di San Valentino.
3) Snowpiercer
Per contrastare i danni del riscaldamento globale, nel futuro distopico di Snowpiercer (tratto dall’omonimo film del premio Oscar Bong Joon-Ho) la Terra è diventata un deserto di ghiaccio, e gli unici superstiti dell’era glaciale sono i passeggeri di un treno che non si ferma mai. Ma anche in questo treno dal moto perpetuo si instaura una sorta di regime, tra chi conduce una vita agiata in prima classe, e chi invece fa parte di una classe operaia che punta alla ribellione. E poi beh, c’è Jennifer Connelly. Ne vale la pena.
4) Cowboy Bebop
Tratta dall’omonimo anime cult del 1998, questo western spaziale ambientato nel 2171 vede come protagonisti tre cowboy cacciatori di taglie che fuggono dal loro passato. Spike Spiegel, Jet Black e Faye Valentine combattono i criminali del sistema solare a suon di calci e sarcasmo, a bordo dell’astronave Bebop. Se non siete amanti degli anime ma vi intriga il genere space western, la serie è un ottimo e fedele adattamento della storia.
5) Squid Game
Per chi non l’avesse ancora visto, niente paura, non potevamo non inserire la serie sudcoreana rivelazione del 2021, che vanta di 1650 miliardi di ore di streaming nei primi 28 giorni dalla sua uscita. In attesa dell’arrivo - ufficializzato da poco - della seconda stagione, ecco la trama del thriller diretto da Hwang Dong-hyuk: centinaia di persone con problemi finanziari ed economici accettano un ambiguo invito ad una competizione a base di giochi per bambini, che promette al vincitore un grosso premio in denaro. Non sanno però, che la posta in gioco è mortale. Imperdibile.
6) The Witcher
Il fantasy polacco-statunitense tratto dall’omonima saga letteraria (e anche una serie di videogiochi) narra delle avventure di Geralt di Rivia, un cacciatore di mostri mutante che lotta per trovare il suo posto in un mondo fiabesco, e per salvare le creature pacifiche da quelle malvagie. Ma gli umani si rivelano spesso gli esseri più malvagi che il solitario eroe, assieme ad una strega e una principessa, dovrà affrontare. Una serie fantasy scorrevole e disinvolta.
7) Black Mirror
Non è mai troppo tardi per guardarlo e riguardarlo, anche se la serie ha compiuto il suo decimo compleanno lo scorso dicembre. Black Mirror si può già definire un cult, ma per chi non lo sapesse, vi spieghiamo di cosa tratta: una serie di 22 episodi autoconclusivi che esplorano le peggiori paure e i disagi degli esseri umani legati alla tecnologia, con storie che attingono ai disagi sociali e collettivi del mondo odierno. Le tematiche fondamentali sono l’intrappolamento della coscienza umana dentro a contenitori elettronici, l’aldilà virtuale, l’accettamento sociale, il metaverso e così via. Una serie complessa che lascia spesso un retrogusto amaro allo spettatore, ma che cattura grazie alla presenza costante di una morale e all’originalità dei temi trattati.
8) Narcos
Dovrebbe essere ai primi posti della rassegna, ma abbiamo scelto di lasciare spazio alle novità. La serie statunitense-colombiana ripercorre eventi reali connessi ai più noti signori della droga, ed è anch’essa un vero e proprio cult tra le serie tv dell’ultimo decennio. Tre stagioni crude e violente che compongono una serie drammatica e veritiera, che racconta l’intricata storia del narcotraffico colombiano e la nascita dell’impero di Pablo Escobar. Coinvolgente soprattutto grazie ai lunghi tratti in lingua originale, Narcos offre una visione lucida e spietata, sempre esaltante.
9) Strappare lungo i bordi
Ecco la prima serie animata di Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech, alla quale abbiamo dedicato un articolo precedentemente su MOW. Il fumettista, che dà voce (e accento romanesco) a tutti i personaggi della serie, basa il sua racconto su una riflessione caleidoscopica sulla vita, le opportunità perse e i disagi generazionali attraverso flashback e aneddoti, dall’infanzia ai nostri giorni. La coscienza del protagonista prende la forma di un armadillo, doppiato da Valerio Mastandrea. Un cartoon per adulti che colpisce al cuore.
10) YOU
Una serie che appassionerà i più disturbati fra gli utenti di Netflix. Questo thriller psicologico (anzi psicopatico) orbita attorno a Joe Goldberg, un libraio introverso e schivo che in ogni stagione si innamora di una ragazza e ne diventa ossessionato, passando da stalker a pazzo maniaco in un susseguirsi di eventi ricchi di suspance. Tre stagioni, un’escalation di episodi che vi lascerà col fiato sospeso. Tratto dal romanzo di Caroline Kepnes.
11) La casa di carta
La casa de papel, oramai un'icona della cultura anni 20. Una rapina alla Zecca Reale di Spagna, la più grande della storia, ideata da un criminale a dir poco ambizioso: il Professore. E al suo fianco otto persone da lui reclutate, che non hanno assolutamente niente da perdere. Ma perché la serie spagnola del 2017 ha riscosso un tale successo? "La casa di carta" è continua tensione e colpi di scena, due elementi che tengono lo spettatore costantemente sul filo di un rasoio. Ma più di ogni cosa, la serie spagnola ha saputo costruire un immaginario pop riconoscibile in tutto il mondo, arricchito da citazioni cinematografiche (sono moltissimi gli omaggi a Tarantino) e da simboli culturali noti a tutti (come la maschera di Salvador Dalì), creando un estetica personalissima, convincente ed inclusiva.
12) Sex Education
Serie teen britannica di successo in cui i due protagonisti, Otis e Maeve, studenti delle scuole superiori, decidono di improvvisare una clinica clandestina all’interno della loro scuola, fornendo terapia sessuale ai compagni. Lui è il figlio di una sessuologa, lei è una ragazzina ribelle. Nella seconda stagione gli equilibri si sconvolgeranno: Otis intraprenderà una relazione che farà barcollare la sua amicizia con Maeve, mentre a scuola scoppierà un’epidemia di clamidia. Una serie irriverente e con un bell’equilibrio narrativo, composta da tre stagioni.
13) The Office
Versione americana dell’omonima serie britannica, ecco un caso in cui il remake ha avuto addirittura più successo dell’originale. Nove stagioni di una comicità intramontabile capitanate da Michael Scott (Steve Carell) nei panni del manager di una filiale di un’azienda distributrice di carta, che raccontano la vita d’ufficio degli impiegati in stile “mockumentary” (falso documentario). Tra videocamere che traballano, conversazioni private, commenti fuori luogo e uscite inopportune, The Office è diventata una serie intramontabile, memorabile, che vi strapperà una risata sincera.
14) Dracula
Una serie per chi non ama le serie. Infatti Dracula, dagli sceneggiatori di Sherlock e Jekyll è perlopiù una miniserie composta da tre film a sé stanti, che da una parte rimangono fedeli al Dracula di Bram Stoker, dall’altra lo sconvolgono completamente. Tre episodi che esplorano tre epoche temporali lontane tra loro, con protagonista un Dracula sadico, amorale ed affascinante, ma che lasciano spazio anche al personaggio intrigante ed avvincente di Agatha Van Helsing. Una serie seducente e piena di colpi di scena…Soprattutto quello finale.
15) Love, Death & Robots
Serie antologica composta da episodi che vanno da brevi a brevissimi (alcuni durano addirittura 5 minuti), diretta da David Fincher e Tim Miller, che spazia tra la fantascienza, il comedy e l’horror. Tra mostri di spazzatura e latticini pensanti ce n’è per tutti i gusti, ma le tematiche sono tre, come suggerisce il titolo: l’amore, la morte e la robotica. Una serie per adulti che utilizza tecniche d’animazione innovative e differenti, non troppo lontana da Black Mirror, meno coinvolgente, ma sicuramente più eterogenea.
16) Uno di noi sta mentendo
Vi ricordate, non senza un po’ di nostalgia, The Breakfast Club? Ecco, la serie prodotta da Dario Madrona (ideatore di Elite) racconta un teen giallo che richiama le atmosfere del film dell’85, ma con più colpi di scena e pettegolezzi. Cosa succede quando cinque liceali finiscono insieme in punizione, ma solo quattro di loro ne escono vivi? La serie basata sul romanzo di Karen M. McManus, tra sospetti, intrighi e delitti, vi saprà tenere sulle spine.
17) Murderville
Un detective della omicidi che in ogni episodio dovrà affrontare e risolvere un crimine affiancato da una celebrità, ma con qualche piccolo incidente di percorso. I suoi partner, tra cui Sharon Stone e Conan O’Brien, non hanno la minima idea di quello che stanno facendo… Perché non hanno un copione! Una mistery/comedy singolare, uscita lo scorso 3 febbraio, che mixa il giallo all’improvvisazione comica. Da godersi nella sua unicità.
18) Vikings
Un appello agli amanti del genere storico e dei biondi palestrati, Vikings è la serie che fa per voi. Ambientata nel nono secolo tra le isole britanniche e la Scandinavia, la serie irlandese e canadese racconta le gesta del guerriero vichingo Ragnar Loobrok, destinato a diventare il re della Scandinavia, e dei suoi discendenti. Dal 25 febbraio approda su Netflix anche Vikings Valhalla, ambientata circa un secolo dopo la serie originale, e che narra (pensa un po’) delle epiche gesta di altri vichinghi.
19) Manifest
I passeggeri del Montego Air Flight 828, che vola dalla Jamaica a New York, atterrano dopo un volo turbolento di poche ore. Ma scoprono che in realtà quel volo è durato cinque anni, e che le loro famiglie (e l’intero mondo) li avevano dati per dispersi. Nessuno di loro è invecchiato, ma chi li stava aspettando nel frattempo ha ricostruito la propria vita. I passeggeri “miracolati” cominciano ad udire voci nella loro testa che gli ordinano di compiere azioni drastiche e brutali. La serie statunitense è composta da tre stagioni, ma per fine anno arriverà anche la quarta. Non vi resta che buttarvi avanti con la visione.
20) Il metodo Kominsky
Micheal Douglas è il protagonista. E già questo, basta e avanza. E se non vi dovesse bastare, aggiungiamoci che il creatore della serie è lo stesso che ha ideato The Big Bang Theory e Dharma e Greg. Ora dovreste esservi convinti. Il metodo Kominsky vede come protagonisti Sandy e Norman, un glorioso attore del passato e il suo agente ed amico di vecchia data, alle prese con la terza età in una Los Angeles dove a chiunque è proibito invecchiare. Una commedia dai toni a volte drammatici, che ha già vinto due Golden Globe.
21) The Good Place
In questa serie del 2016 diretta da Michael Schur, Eleanor (Kristen Bell) viene investita da un camion e si risveglia nella parte dell’aldilà dedicata alle persone buone. Guidata da un mentore si rende presto conto di essere stata scambiata con un’omonima, perché lei nella sua vita si è sempre comportata malissimo. Ma se l’alternativa è la dannazione eterna, almeno da morta farà di tutto per non farsi scoprire. L’umorismo di The Good Place non è mai scontato e, oltre ad essere genuinamente divertente, mira a far riflettere lo spettatore sul senso della vita. Quindi se anche voi volete fare una buona azione, guardatela!
22) Rick and Morty
Che ve lo dico a fa’? Ecco uno dei capisaldi della recente storia dell’animazione, con un concept unico e folle, squisitamente nonsense e tanto, tanto nichilista. Rick è uno scienziato sociopatico, Morty è il nipote adolescente impacciato. Le loro avventure vanno oltre i confini dell’immaginazione…E dell’universo. Rick & Morty è una vera e propria odissea fantascientifica, una certezza proprio come I Griffin, ma forse addirittura più politicamente scorretta. Da guardare e amare.
23) Tredici
Preparatevi a piangere. Un teen drama senza precedenti che racconta una storia coraggiosa e non convenzionale per il mondo delle serie adolescenziali. Al principio, vi è il suicidio della liceale Hannah Baker. Subito dopo, un suo compagno di classe trova una scatola di cassette registrate dalla ragazza, che spiegano punto per punto i motivi che l’hanno spinta a togliersi la vita. Una vera e propria escalation di dolore e violenza, che ha spaccato in due il pubblico tra critica e sostenitori della serie. All’inizio di ogni episodio vengono trasmessi dei messaggi a supporto dell’assistenza per la salute mentale, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico nei confronti degli argomenti trattati. Cruda e veritiera, forse con una stagione di troppo, ma nel complesso la serie è egregiamente riuscita nel suo intento.
24) BoJack Horseman
Una serie di animazione satirica, “matura” e consapevole, ambientata in un mondo parallelo in cui gli esseri umani convivono con animali antropomorfi. BoJack è un ibrido tra un cavallo e un uomo, ex star della TV in declino, depresso alcolizzato e tossicodipendente. Una serie in grado di farti esplodere dalle risate e al contempo lasciarti un enorme vuoto dentro, in attesa della prossima battuta. BoJack Horseman è profonda, mai pessimista ma al contrario assolutamente verosimile, così tanto da indurci alla riflessione, tra un’esclamazione sarcastica e l’altra.
25) Peaky Blinders
Birmingham nel primo dopoguerra, la gang dei Peaky Blinders nasconde lamette nei risvolti dei cappelli e si afferma nel mondo della criminalità a colpi di scommesse illegali e traffici nel mercato nero. Una serie che cattura per l’ambientazione, i costumi dettagliati e la maestria nell’interpretazione degli attori. Quindi sì, è da vedere. Vi chiediamo solo un favore, maschietti: sappiamo che è difficile non farsi coinvolgere dal look, ma quel cappello sta bene solo a Cillian Murphy. La maggior parte di voi assomiglierebbe più che altro ad un nonno sulla Panda.
26) The haunting of Hill House
Una serie irrinunciabile per gli amanti dell’horror. Piccolo spoiler: Hill House fa davvero paura. Potrebbe sembrare la solita storia della casa infestata, ed in effetti lo è. Ma oltre a ciò, il regista (Mark Flanagan) riesce a farci rabbrividire non tanto per i fantasmi, quanto per l’intreccio psicologico del racconto, la storia di una famiglia frammentata e l’elaborazione del lutto. E se non vi fa abbastanza paura, la seconda stagione, The Haunting of Bly Manor, è ancora più disturbante. Guardare per credere.
27) Skins
Un teen drama sfacciato e punk, pur essendo un teen drama. Droghe, sessualità promiscua, problemi alimentari… Skins è forse la serie che ha dato il via al successo di tutti i drammi adolescenziali che ogni piattaforma di streaming propone in abbondanza. Sette stagioni vere, emotive e spesso volgari, che rappresentano la realtà senza filtri o abbellimenti. I personaggi sono complessi e completi, come ogni adolescente nella fase critica e prepotente del suo viaggio. Il linguaggio è spesso diretto e scarno. Una serie che penetra sottopelle, e che tutti, prima o poi, dovrebbero guardare.
28) Sweet Tooth
Una pandemia ha distrutto la civiltà e ha dato vita ad esser ibridi per metà umani e per metà animali. Ambientato in un mondo post-apocalittico, Sweet Tooth segue le avventure straordinarie di Gus, metà cervo e metà bambino, e Jepperd, un senzatetto, che attraversando ciò che rimane dell’America si interrogano sulle loro origini e il loro passato, alla ricerca della propria casa. Basato sul fumetto del leggendario Jeff Lemire, tra i produttori esecutivi si legge anche il nome di Robert Downey Jr.
29) Suburra
Prequel del film di Stefano Sollina. Una storia basata su fatti rivisitati ma realmente accaduti, che vede come protagonisti Aureliano Adami e Spadino Anacleti, e la loro alleanza criminale. Ambientata sul litorale romano, la serie segue gli intrecci tra Chiesa, politica e criminalità organizzata, mirati al controllo di alcuni territori fondamentali per l’affermazione del proprio potere. Le interpretazioni impeccabili e veritiere unite alla fedeltà nella ricostruzione dei fatti, la rendono una serie eccellente per gli amanti della cronaca nera italiana.
30) Elite
Una serie spagnola che cavalca la tematiche del teen drama in una delle scuola più prestigiose della Spagna, dove studiano i figli delle personalità più potenti del paese. E non solo, perché a loro si uniscono tre nuovi studenti, dal background tutt’altro che prestigioso, che al loro arrivo scateneranno scontri sociali e tragedie. Se vi è piaciuto Gossip Girl, impazzirete per Elite.
31) Bridgerton
Una “romanza” in costume ambientata in un’utopica Età della reggenza inglese, in cui delle giovani donne sono alle prese con il mercato matrimoniale londinese, a dir poco competitivo. Ispirata ai romanzi di Julia Quinn, Bridgerton è una serie più goffa che romantica, sfacciatamente sentimentale come una soap opera, ammiccante e pettegola come una seduta dalla parrucchiera.
32) La regina degli scacchi
Beth Harmon (Anya Taylor-Joy) è cresciuta in orfanotrofio ed ha sviluppato una dipendenza dai tranquillanti che le hanno somministrato per anni durante l’infanzia. Riuscirà a combattere la sua dipendenza grazie alla scoperta del suo talento innato per il gioco degli scacchi, addentrandosi in un universo prettamente maschile. Una protagonista affascinante ed ossessiva, dotata di un intuito fuori dalla norma, la cui complessità ci intriga per sette episodi da guardare tutti d’un fiato.
33) Inside Job
Una scienziata antisociale e i suoi colleghi stravaganti, tra mutanti e alieni. Il loro lavoro? Mantenere segrete le cospirazioni del mondo, dai rettiliani allo sbarco sulla Luna, per conto di una cabala oscura che governa il pianeta. Una serie d’animazione di alto livello, che appassionerà gli amanti di Rick & Morty ma stupirà grazie ai mille richiami culturali, gli inside joke e l’umorismo mai banale. Da divorare.
34) Mindhunter
Un’unità investigativa dell’FBI sviluppa nuove tecniche per catturare serial killer, stupratori e criminali. La serie di David Fincher, composta da due stagioni, non si lascia sopraffare dalle dinamiche del bene e del male, ma scava più a fondo, studiando la psicologia degli assassini attraverso il metodo della “profilazione”. Non aspettatevi azione e sparatorie, perchè Mindhunter non ha nulla di tutto ciò. Il suo scopo è quello di indagare nei meandri delle menti umane più spaventose, e per fare ciò si avvale delle interviste di diversi serial killer che sono diventati noti in tutto il mondo: Charles Manson, Jerry Brudos, Tex Watson e molto altri.
35) Jeen-yuhs: A Kanye Trilogy
A tutti piace Kanye West, soprattutto quando sgrava di brutto. In questa docuserie di tre atti però, scopriamo il lato nascosto dell’artista. Approda su Netflix una pietra miliare della storia della musica, che ripercorre il passato di uno dei personaggi più influenti degli ultimi vent’anni. Il regista, Simmons, ha seguito Kanye per più di vent’anni collezionando 300 ore di riprese, mostrandoci oggi la parte più umana, e in principio fallimentare, di Ye. Una serie che affonda nella psiche di un uomo spesso oscurato dalla sua eccessiva personalità, un artista self made perennemente in balìa di orgoglio e traumi.
36) Dark
Il thriller sci-fi tedesco si ambienta nella piccola cittadina di Winden, in cui scompaiono misteriosamente due bambini, creando scompiglio agli abitanti e alle famiglie. Ciò che non è chiaro fin da subito, ma che è il punto di forza della serie, è che Dark ruota attorno alla tematica dei viaggi nel tempo. Riferimenti filosofici, destini ineluttabili e un’atmosfera tesa ed asfissiante… Dark è senza dubbio una seria inaspettata, che vale la pena di guardare.
37) Brooklyn Nine-Nine
Ironia e gag surreali, la serie statunitense si è guadagnata ben due Golden Globe ed è tra le più divertenti in circolazione. Jake Peralta è un detective dedito al lavoro ma totalmente sregolato. Le carte in tavola cambiano con l’arrivo di un nuovo capitano, che inizia a ristabilire la gerarchia all’interno del distretto. Lo show stava per essere cancellato da Fox, nel 2018, ma nemmeno 24 ore dopo la NBC ha annunciato i diritti per la serie, dopo un putiferio scatenatosi su Twitter in cui fan da tutto il mondo chiedevano il rinnovo dello show (perfino Guillermo Del Toro!). Una serie che ironizza sui cliché del genere poliziesco ma che ha dimostrato di saper trattare molte tematiche attuali e delicate, come il razzismo e le molestie sul lavoro, sdrammatizzando sempre.
38) The Crown
Il regno della regina Elisabetta II, pubblico e privato, tra crisi e scandali famigliari, che ha ottenuto ben due Golden Globe (miglior serie drammatica e miglior attrice protagonista) dopo l’uscita della prima stagione. Quattro stagioni che si concentrano sugli eventi reali a partire dagli anni Quaranta, mentre proprio in questi giorni sono iniziate le riprese della quinta stagione… Questo prima che sul set venissero rubati 350 oggetti di scena, per una perdita di circa 180mila dollari. Ma siamo fiduciosi che questo non basterà a fermare la serie, e nemmeno la regina.
39) Ozark
La vita tranquilla della famiglia Byrde fila liscia fino a quando il capofamiglia si ritrova coinvolto nel mondo del riciclaggio di denaro per conto di un cartello della droga messicano. Una serie lenta e dai personaggi quasi insopportabile, ma che riesce nel suo intento: la riflessione sulla corruzione del sogno americano, esaminando il lato oscuro dell’ossessione americana per il “self made man”. Un'America che abbandona i caratteri idilliaci delle produzioni habitué, ma che mostra a trecentosessanta gradi la devastazione economica e l’ostilità degli emarginati. Cinica e spesso azzardata, una serie diversa.
40) Friends
Volemose bene e guardiamoci tutti insieme un episodio di Friends, o magari proprio tutte le dieci stagioni, alcuni dicono che sia un ottimo rimedio influenzale. Le intramontabili avventure di Ross, Monica, Rachel, Phoebe e Joey sono spettacolari soprattutto in lingua originale, per non perdervi le iconiche battute e i giochi di parole che sono entrati successivamente nel linguaggio comune americano. How you doin’?
41) Better call Saul
Spin off e al contempo prequel di Breaking Bad, la serie statunitense è incentrata sull’avvocato penalista Jimmy McGill e sulla sua lenta trasformazione nel criminale Saul Goodman. Alcuni dicono sia addirittura meglio di Beaking Bad, più precisa e puntigliosa, più folle. La dicotomia dell’attore protagonista è l’elemento che fa da padrone, insieme al profilo psicologico dettagliato dei personaggi che guadagna spazio rispetto ai colpi di scena. Better call Saul è una serie che colpisce perché contraddittoria, spesso ambigua e tanto, tanto introspettiva. Lasciamo a voi il giudizio finale.
42) The Politician
Payton Hobart vuole diventare il Presidente degli Stati Uniti, ed il primo passo per la riuscita della sua missione è quello di farsi eleggere presidente del corpo studentesco. La serie di Ryan Murphy segue le sue vicende politiche, i sotterfugi e le macchinazioni machiavelliche nel corso della campagna elettorale. Una serie forse sottovalutata, ma che noi premiamo per intelligenza ed efficacia narrativa.
43) Lucifer
Piccola premessa: questa serie piace soprattutto alle donne di mezza età. Perché? Basta guardare il protagonista: un annoiatissimo “bonone” chiamato Lucifer Morningstar, che lascia il suo regno degli inferi per andare a divertirsi a Los Angeles, aprendo un night club. Tante vicissitudini e altrettanti pettorali. Non aggiungo altro.
44) The Umbrella Academy
Tratta dai fumetti del cantante Gerard Way, la protagonista di The Umbrella Academy è una famiglia molto inusuale di supereroi, nati in diverse parti del mondo da donne diverse, e in seguito adottati da un milionario. Dopo la morte del loro “padre” vengono a conoscenza di una serie di segreti riguardanti la loro vita, oltre alla notizia di una minaccia imminente per l’umanità. Riusciranno i nostri eroi…? Senza dubbio il fumetto è rivoluzionario, narrativamente denso e molto psicologico. La serie segue fedelmente la trama, ma non supera le aspettative. In ogni caso, è The Umbrella Academy offre spunti creativi molto interessanti.
45) Sense8
Un gioco di parole fantascientifico che celebra l’amore universale. Otto sconosciuti, diversi e lontani per provenienza ed orientamento sessuale, hanno un visone che li accomuna e li unisce più che mai. Da quel momento cominceranno ad avere una connessione mentale che gli permetterà di condividere i pensieri e le emozioni. Tra scene epiche e orge pansessuali, Sense8 mira all’amore e all’altruismo come chiavi della salvezza dell’umanità, e per alcuni versi riesce anche a commuovere.
46) Dawson's Creek
Non credo ci siano bisogno di presentazioni per il king del teen drama, una delle serie più indimenticabili nel cuore di ogni millienial che si rispetti. Ebbene si, le sei stagioni che ruotano attorno a Dawson Leery, adolescente che sogna di diventare un regista, e i suoi amici, sono interamente disponibili su Netflix. Il fascino nostalgico degli anni novanta è racchiuso in questa serie romantica e drammatica, mai sopra le righe in confronto alle esasperazioni delle serie odierne, ma dotata di una naturalezza rassicurante che ce la fa godere in tutta tranquillità.
47) Grace e Frankie
Jane Fonda e Lily Tomlin sono due settantenni che si ritrovano a condividere la casa e i problemi della terza età, dopo aver scoperto che i rispettivi mariti, soci in affari, sono in realtà amanti da più di vent’anni. E niente, la premessa è già abbastanza rocambolesca. Merita di essere guardata per l’eccezionale sviluppo dei due personaggi principali: Grace è una donna d’affari molto cinica, mentre Frankie è una hippie sognatrice. Nel momento più shockante della loro vita, riusciranno a condividere gli alti e bassi della terza età con leggerezza ed ironia.
48) Pose
New York, fine anni ’80, ball culture e sottocultura LGBTQI. Anche se non è il vostro piece of cake, dovreste guardarla solamente per l’impatto culturale che ha portato sul piccolo schermo. Un grande cast di attori transgender per una serie glamour che alterna gioia a dolore, che affronta temi delicati come la tossicodipendenza e la sieropositività, ma anche la moda e la nascita del vogueing. Mai esageratamente scenografica e mai opprimente, Pose offre una bellissima ed impressionante panoramica sugli anni Ottanta americani.
49) Space Force
Arriva la seconda stagione di Space Force, creata dalla coppia premiata di The Office composta da Steve Carell e Greg Daniels. Un generale e uno scienziato collaborano - in maniera del tutto eccentrica e inusuale - creando una nuova agenzia spaziale con un unico obbiettivo: riportare gli americani sulla Luna. Un team di attori folle e variegato per una comedy che non delude.
50) Emily in Paris
Lo abbiamo inserito all’ultimo posto, ma andava inserito. C’è chi lo ama, e chi lo detesta. Le avventure parigine della venticinquenne americana Emily Cooper dividono il pubblico, ma su una cosa siamo tutti d’accordo: Emily è davvero, davvero un personaggio irritante. E solo una giusta dose di masochismo vi può portare a proseguire nella visione delle sue peripezie nel mondo dell’alta moda, magari mentre fate qualcos’altro di più interessante nel frattempo. Una serie leggera che non richiede concentrazione, ma proprio per questo è stata una delle più guardate durante il lockdown. Au revoir!