image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Ma che problema hanno i romani con l’italiano? Il caso Zerocalcare

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

23 novembre 2021

Ma che problema hanno i romani con l’italiano? Il caso Zerocalcare
Ok, la serie “Strappare lungo i bordi” su Netflix è piaciuta agli estimatori di Zerocalcare, ma in mezzo alle tante lodi non si può non notare l’uso e l’abuso del romanesco, una pratica che con un misto di imperialismo e provincialismo tende a non tenere in considerazione chi vive fuori dal Grande Raccordo Anulare, nella convinzione che tutti capiscano e che a tutti vada bene così. Ma, checché ne pensino i capitolini, tra pronuncia strascicata, parole troncate ed espressioni strettamente dialettali il romano non è l’italiano e tanto meno è la lingua nazionale

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Eccallà, tutti in fissa per Zerocalcare e quella serie geniale intitolata Strappare lungo i bordi, che Netflix si è accalappiata con ragioni sante. Pare infatti che l’avventura animata del figliol di Rebibbia stia andando anche meglio della venerata Squid Game e di altre invenzioni extraitaliane.

Tra i tanti ossequi complimentosi, meme e frasi replicate a buffo su ogni social per enfatizzare quanto lo sceneggiato ci abbia divertito, emozionato e #fattopiagne (tutto attaccato), spicca però anche l’abuso di espressioni dialettali incomprensibili a chi risiede un “pelo fuori” dal Raccordo anulare. Niente di male, il romanesco ci fa simpatia e lo mastichiamo in tanti col sorriso sulle labbra. D’altronde dopo aver visto Squid Game in coreano e Gomorra in napoletano, se po’ guardà pure Zerocalcare in romano, ce sta. Quindi delle rimostranze sull'uso della lingua nella serie animata non ci frega tanto, ma saremmo disonesti a sorvolare sulla questione base.

20211123 204052808 3184
Zerocalcare col suo personaggio

Il dialetto romano non è mica diventato l’italiano standard solo perché i più lo usano da cinquant’anni al cinema e in televisione. Il resto d’Italia un po’ si sforza, un po’ capisce, e un po’ se rompe er cazzo e passa a altro. La lingua madre di questo Paese, i cui panni Manzoni sciacquò nell’Arno, è tutta un’altra cosa. Certo, il romano odierno è una sua derivazione (al contrario degli altri dialetti manco viene dal latino, bensì dal toscano), ma è pur sempre una cadenza circoscritta a un territorio limitato. Questa fissa dei nativi de Roma di credere d’usare l’italiano pulito pure quando non lo parlano deve pur finire. Perché il romanesco sarebbe una lingua a sé stante e gli altri so’ solo dialetti? Mica è una gara a chi ce l’ha più lungo (l’accento). Se poi vogliamo essere spietatamente onesti, è il napoletano l’idioma più internazionale d’Italia, mica quello della Capitale.

Suvvia, non scherziamo, anche il romano stretto è criptico per chi viene da fuori, talmente oscuro ai più che Repubblica se n’è uscita pure col libretto d’istruzioni, dallo Zerocalcarese alla lingua madre e ritorno. È chiaro che il dominio del romanesco in quasi tutte le produzioni ha dato di volta al cervello ai detrattori e pure agli abitanti de Roma, trasformati in cintura nera di come se schiva l’italiano decoroso. Va da sé che la parlata romana non è una versione plebea della nostra lingua, ma un dialetto esattamente come tutti gli altri. Statece, cari laziali, e annamose a pijà er gelato.

More

Netflix: Strappare lungo i bordi è il capolavoro di Zerocalcare. E fa morire

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Fenomeno Zero

Netflix: Strappare lungo i bordi è il capolavoro di Zerocalcare. E fa morire

Zerocalcare sulla cancel culture: più che politicamente corretto è politicamente noioso

di Giorgetta Pipitone Giorgetta Pipitone

Attualità

Zerocalcare sulla cancel culture: più che politicamente corretto è politicamente noioso

Da Zerocalcare alle Guzzi, Michele Foschini: «La moto o la ami o non la capisci, come i fumetti»

di Federico Vergari Federico Vergari

Culture

Da Zerocalcare alle Guzzi, Michele Foschini: «La moto o la ami o non la capisci, come i fumetti»

Tag

  • Netflix
  • Roma
  • Serie tv
  • Zerocalcare

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Cosa è rimasto di Donnie Darko vent’anni dopo

di Maria Eleonora Mollard

Cosa è rimasto di Donnie Darko vent’anni dopo
Next Next

Cosa è rimasto di Donnie Darko vent’anni dopo

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy