image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Le bombe di Pupi Avati: “Trump? Al cinema dovrebbe fare il gerarca nazista”. Banfi? “Doveva essere lui il protagonista di Regalo di Natale, ma…”. E su tax credit e L’orto americano…

  • di Davide Bortoli Davide Bortoli

8 marzo 2025

Le bombe di Pupi Avati: “Trump? Al cinema dovrebbe fare il gerarca nazista”. Banfi? “Doveva essere lui il protagonista di Regalo di Natale, ma…”. E su tax credit e L’orto americano…
Il Maestro Pupi Avati, ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio1, ha presentato il suo ultimo film, L’orto americano, ora nelle sale. Ma non si è fermato al cinema: tra un ricordo, una stoccata e una riflessione romantica, ha parlato anche di Trump, Zelensky e delle sue teorie sull’amore

di Davide Bortoli Davide Bortoli

Durante un’intervista a Un giorno da pecora ospite di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il regista Pupi Avati ha tirato fuori un’accoppiata esplosiva: Donald Trump e il cinema. Se proprio dovesse dargli un ruolo, ha detto, sarebbe quello di un gerarca nazista. Boom. Parole che non passano inosservate, soprattutto in un’epoca in cui la politica americana sembra una serie tv che non sa quando fermarsi. E Zelensky? “Ha gli occhi che brillano”. Avati, classe 1938, ha una carriera di film e racconti che spesso hanno esplorato il lato oscuro dell’animo umano, tra horror gotico e storie d’altri tempi. Stavolta, però, i villain non si nasconderebbero più in castelli arroccati… Nel programma radiofonico, Avati ha raccontato il suo ultimo film dal titolo L’orto americano, un incubo dal sensazionale bianco e nero che è piaciuto a tutti (ispirato al suo ominimo romanzo). “Ancora non ho ricevuto nessuna critica negativa”, afferma stupito il Maestro de La casa dalle finestre che ridono (1976).

L'orto americano di Pupi Avati, ora al cinema
L'orto americano di Pupi Avati, ora al cinema
https://mowmag.com/?nl=1

Durante la chiacchierata, Avati ha svelato un particolare su uno dei suoi successi più celebri, Regalo di Natale. E qui entra in gioco Lino Banfi. Leggiamo sull'Ansa: “Il protagonista inizialmente doveva essere lui e il produttore, Luciano Martino, ci invitò in un ristorante a Roma specializzato in pesce per incontrarlo. E qui devo fare una premessa molto tenera: Banfi viene da una famiglia molto povera, e come tutte le persone molto povere, una volta arrivata al successo si concede cose che nessun altro si concederebbe”. Tipo? “Mangiava solo ostriche. Noi dovevamo fare il film più economico della nostra vita e lui continuava a ordinare piatti di ostriche. Guardandolo io e mio fratello ci chiedevamo quanto ci potesse costare uno così”. Alla fine il ruolo andò a Diego Abatantuono, e la storia fece il suo corso. “Grazie a Dio, Dino Risi chiamò Banfi e gli propose di fare Il Commissario Lo Gatto, che non andò benissimo. Mentre noi girammo Regalo di Natale con Abatantuono restando nel budget previsto, dieci milioni a testa”. Avati torna anche sull’amore, la riscoperta del sentimento più forte al mondo, che nella vita del Maestro è tornato a bussare a fasi alterne. Parla così di sua moglie: “Le storie più belle sono quelle che hanno avuto un intervallo. (...) Io amo di più senza toccare. Ho visto dentro di lei tutte le fasi di me stesso”. E qui arriva la stoccata ai giovani: “Oggi si desidera infinitamente meno”. In una lunga conversazione che ha attraversato emozioni strane come quando si ama davvero qualcuno o si ha paura, non è mancata poi una riflessione di Avati sulla gestione del cinema italiano e i fondi pubblici: “Tax credit folli, si spendono cifre enormi in certe casi in modo ingiustificato. Bisognerebbe disporre di interlocutori competenti”. 

Amelia Turri
Pupi Avati e sua moglie Amelia Turri
https://mowmag.com/?nl=1

More

Il nuovo film di Pupi Avati parla di verità, come quando Lucio Dalla gli rubò un sogno

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Cinema nostalgia

Il nuovo film di Pupi Avati parla di verità, come quando Lucio Dalla gli rubò un sogno

Perché tutti criticano Ghali che intervista Bong Joon-ho sul film Mickey 17? Ma fa domande più interessanti della maggior parte dei giornalisti...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

giù le mani

Perché tutti criticano Ghali che intervista Bong Joon-ho sul film Mickey 17? Ma fa domande più interessanti della maggior parte dei giornalisti...

Abbiamo visto “Anora” di Sean Baker (5 premi Oscar) ora su Sky e Prime Video e vi spieghiamo perché, più di un film, è la storia d’amore tormentata tra noi stesse e il mondo

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

da vedere

Abbiamo visto “Anora” di Sean Baker (5 premi Oscar) ora su Sky e Prime Video e vi spieghiamo perché, più di un film, è la storia d’amore tormentata tra noi stesse e il mondo

Tag

  • Film
  • Cinema
  • Lino Banfi
  • Donald Trump

Top Stories

  • Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?

    di Riccardo Canaletti

    Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?
  • Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)

    di Riccardo Canaletti

    Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)
  • Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

    di Riccardo Canaletti

    Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica
  • La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse

    di Cosimo Curatola

    La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse
  • Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…
  • Scandalo San Carlo, perché Michele Sorrentino Mangini fattura con la sua società Emmemme srls anche se la nomina al Teatro è a suo nome?

    di Riccardo Canaletti

    Scandalo San Carlo, perché Michele Sorrentino Mangini fattura con la sua società Emmemme srls anche se la nomina al Teatro è a suo nome?

di Davide Bortoli Davide Bortoli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

The Voice Senior, le pagelle: Arisa perfetta (10), Antonella Clerici non convince (5), Gigi D’Alessio numero uno (8), Loredana Bertè annoiata (5)? Stefania vincitrice morale (4), Eleonora una nuova Mina (7)?

di Debora Pagano

The Voice Senior, le pagelle: Arisa perfetta (10), Antonella Clerici non convince (5), Gigi D’Alessio numero uno (8), Loredana Bertè annoiata (5)? Stefania vincitrice morale (4), Eleonora una nuova Mina (7)?
Next Next

The Voice Senior, le pagelle: Arisa perfetta (10), Antonella...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy