Dicono spesso che fare interviste significhi tirare fuori notizie, dichiarazioni, battute pronte a scatenare polemiche. Ma quando ci si trova di fronte a un regista come Bong Joon-ho, autore sudcoreano di Parasite e vincitore di una marea di Oscar, la questione si complica. E l’emozione di Ghali si sente tutta. Il rapper, che di mestiere fa certo il giornalista o il critico, forse ha sbagliato qualcosa: le sue domande non sono state studiate per accendere discussioni. Eppure, ci ricordano il senso più autentico di questo lavoro, di chi lo ama: raccontare e raccontarsi. Curiosità, passione, il desiderio di tirare fuori, da chi si ha di fronte, un pezzo di un'anima legata indissolubilmente alla settima arte. Nella brevissima intervista – ottima scelta per promuovere l'uscita del film nelle sale – Bong Joon-ho ci ha rivelato l’essenza dei mostri di Mickey 17, quegli insetti schifosi e striscianti che come Rich Ciolino di Ghali hanno tra le mani il compito di scuotere la vita dei grandi. E poi, ancora una volta, il focus sugli oppressi e gli emarginati, i cani sciolti della società, gli ultimi, i reietti. E la questione del riscatto, tutti, questi temi che angosciano la Corea e il suo cinema (basta tornare indietro ai film di Bong Joo-Ho tra Parasite a Madre, ma anche alla famosissima serie Squid Game, o ancora a Park Chan-wook e Kim Ki-duk). Gli stessi, i reietti disillusi e i mostri, che ogni tanto canta anche il rapper immaginandoli nelle periferie dietro casa sua o in angoli del mondo devastati da stragi che non hanno nome.


“Bong Joon-ho, pensi che nel mondo esistano persone sacrificabili?”, domanda Ghali. “Se venissi licenziato mentre giro questo film, sarei sacrificabile. Credo che molti si sentano così, nel lavoro e nella vita. L’idea che le persone siano sostituibili è terrificante”, fa sapere Bong Joon-ho. E poi la domanda sul senso e le fattezze dei mostriciattoli inquietanti che si aggirano in Mickey 17. “So che ami gli alieni. Rich Ciolino è il mio: lo descrivo come un personaggio infantile che scuote il mondo degli adulti. E le creature di questo film?”, chiede Ghali. “Tutti le temono, le disprezzano, ma alla fine sono più intelligenti degli esseri umani”, risponde il Maestro. “Queste creature mi fanno pensare all’amore che può prosperare lontano da noi, pensi che l’amore sia ancora oggi il segreto dell’universo lontano da noi?”, incalza Ghali. “La storia fra Mickey e Nasha - i protagonisti del film - ha un ruolo molto importante, perché a parte il loro amore il mondo è un disastro. La tecnologia, la politica, è tutto nel caos. L'unica cosa che aiuta Mickey a vivere e a reclamare il proprio sé è l'amore che prova per Nasha”.
