Nuova puntata di X Factor e nuove eliminazioni. Due nella "giostra" di Hell Factor, che ha previsto due manche con una eliminazione immediata dopo la prima esibizione e una eliminazione dopo il ballottaggio. Alla fine escono The Foolz e Danielle e il talent di Sky si conferma più il programma dei giudici che dei concorrenti. Con Manuel Agnelli che guarda al proprio ombelico, Anchille Lauro che non sa cosa sia il Senato, Jake La Furia che a furia di battute ha stancato e l'unica a salvarsi è Paola Iezzi. Ecco le pagelle di Michele e Lucia Monina, come sempre senza fare prigionieri.
PAGELLE DI MICHELE
GIORGIA 8
Arrivati a metà strada credo sia il caso di fare il punto della situazione riguardo la Giorgia presentatrice. La ragazza ci sa fare, ma proprio parecchio. Ha i tempi televisivi, è empatica rispetto ai concorrenti, ha grazia nei modi e capacità di tenere a bada gli ego dei giudici, si prende in giro pur non avendone necessità. Insomma, volendola dire tutta, da che X Factor è nato è indubbiamente la presentatrice migliore vista, a dirla tutta anche uno dei presentatori migliori, e dico uno per non infamare Cattelan, che comunque ha portato avanti la carretta per anni, anche quando X Factor non se lo cagava più nessuno. Questo, onestamente, mi spiace, parecchio, perché io Giorgia la vorrei sempre a cantare, e invece ho paura che la ragazza ci abbia preso gusto. Spero solo che non diradi ulteriormente le uscite, ma anche decidesse di votarsi al 100% alla televisione, che dire?, quando una ha talento ha talento. Bravissima.
MANUEL AGNELLI 3
Il mio computer la pensa come me. Quando ho scritto Manuel Agnelli qui sopra lui ha preso un’iniziativa, e ha scritto Manuel Agnellino. Quello sembra. Un agnellino che fa il figo dicendo sempre che le canzoni pop gli fanno cagare, ma alla fin fine è lì a X Factor, mica in un localaccio a pestare sulla chitarra elettrica. Uno che ha venduto il culo al sistema, ma che proprio perché l’ha venduto ci tiene a farci sapere che lui è antisistema, come certi virus che provano a ucciderci da dentro, suppongo vorrebbe dare da intenderci. In realtà sta uccidendo solo i suoi concorrenti, e spiace, almeno per Mimì, finalmente a prendersi la grazia che ha di suo, ma fino a oggi trattata come un giocattolo con cui divertirsi. Si decidesse una volta per tutte, Manuel, o dentro o fuori, e una volta deciso la smettesse di rompere il cazzo con le sue sparate, lui che non ama il pop, lui che non tratta i ragazzi come cavalli, lui che se Danielle stona è perché è un cantautore, mentre se gli altri fanno le cose alla loro maniera è perché non vogliono mettersi in gioco, la smetta che ormai non gli crede neanche più il parrucchiere che gli toglie le doppie punte.
PAOLA IEZZI 9
Deve essere davvero dura essere una bella donna in mezzo a tre maschietti che fanno a gara, tra una risatella e l’altra, a chi ce l’ha più lungo. Deve essere dura anche essere l’unica che non si vergogni di fare pop, anzi, che grazie a una cultura che fortunatamente in puntata viene fuori, seppur con leggerezza, che è ben felice di praticarlo e di conoscerlo e di diffonderlo. Perché qui si gioca a fare gli alternativi, ma siamo dentro la televisione, in un programma smaccatamente pop come X Factor, niente a che fare con la sperimentazione, l’alternative o quel che è. Deve essere dura, e forse anche inutile, vallo a sapere, perché fin qui Paola è passata per brillante, colta, ironica oltre che bella, e fin qui tutto bene, ma ha anche dovuto subire uno strisciante ostracismo, per i motivi di cui sopra, anche vagamente passivo aggressivi, come a dire, va bene tutto, ma il calcio non è uno sport da femminucce. Peccato, perché a dirla tutta lì dentro sembra l’unica risolta, vestita da diavoletto sexy, con grande autoironia, e a fare i cori di cuore alla sua ragazza, lo attesta, ce ne fosse ancora bisogno, e se non sei risolto a cinquantasette, Manuel, quarantacinque, Jake la Furia, e trentaquattro anni, Achille Lauro, forse siamo di fronte a un problema. Aiutatevi. Si tiene Lowrah in gara nonostante la viltà di Achille Lauro, peste lo colga, ma che fatica.
JAKE LA FURIA 5,5
Che a Jake La Furia dei suoi concorrenti freghi poco è ormai palese. O meglio, che a Jake la Furia freghi poco della gara in sé. Perché dopo una buona partenza, dove per altro era anche esploso come battutista, ha iniziato a non azzeccarne una, e innervosito per il non azzeccarne una anche a livello di battute è un po’ rientrato nei ranghi. Spiace, perché X Factor è il programma dei giudici, non dei concorrenti, il fatto che quasi tutti quelli dotati di talento non siano entrati e quelli entrati siano trattati come merde ne è prova provata. Mettiamola così, con Jake andrei a fare una pizza, diciamo due, a testa, ma temo che nel dopo sera comincerei a considerarlo insopportabile. Jake il breve.
ACHILLE LAURO 0
Senatooo! Ma Dio santo, qualcuno gli spieghi che non era il senato a stabilire col pollice in su o il pollice verso del destino dei gladiatori, è pur sempre il figlio di un giudice e professor universitario, anche se finge di avere un passato da piccola fiammiferaia. Ecco, mi sembra che qui stia il succo del personaggio, finto e ignorante. Magari anche funzionale al programma, intendiamoci, ma io non sono di Sky e manco di Fremantle, che uno sia funzionale a un programma mi lascia indifferente. Che sia insopportabile, invece, mi sembra peggio. Stasera canna tutte le canzoni, ma da casa il popolo bue lo premia, saranno evidentemente felici di ritenersi per una volta senato. Chiamare il Tilt dopo aver sottolineato come far fuori la squadra di Paola gridava ingiustizia lo qualifica per la nullità che è. Forse anche un po’ di meno di una nullità.
NEGRAMARO 8
Uno dice, dopo che hai sentito i Negramaro, pronti a tornare col loro nuovo album, sentire i vari The Foolz, Punkcake o Les Votives diventa come andare a vedere una partita di bocce dopo aver assistito alla finale dell’Nba. Vero, è ingeneroso fare paragoni, ma qui chiamano talenti i concorrenti, e li rivendono come fossero chissà cosa, quindi direi che una buona operazione di riposizionamento coi piedi per terra è cosa buona e giusta. E comunque vedere i Negramaro in forma è sempre una goduria.
THE FOOLZ 3
Si dice che ai giovani non bisogna trattarli male, perché non hanno le spalle larghe, perché sono ancora immaturi e un giudizio troppo tranchant potrebbe tarpare loro le ali, e soprattutto perché non li si può del tutto ritenere responsabili di quel che fanno, anche se fosse qualcosa che fa letteralmente cagare. Tutto vero. Ma i The Foolz, credo, dovrebbero in effetti prendere seriamente in considerazione l’idea di lasciar perdere con la musica, perché non è cosa per loro. O almeno dovrebbero smettere di pensare che essere carucci sia sufficiente per sfondare, al punto da non curare nulla che sia musicale. Quindi, ecco, fanno cagare anche stasera, non saprei come dirlo meglio. A casa subito a inizio serata, giustamente.
LORENZO SALVETTI 5
A sedici anni, diciassette da pochi compiuti, si dice, uno non ha vissuto abbastanza per poter interpretare sensatamente certe canzoni. Certo, Stevie Wonder a sedici ann… va beh, stavamo parlando di X Factor, scusate. Comunque, si dice che la giovane età, ma più che altro l’incapacità di trasmettere emozioni che non si sono vissute, possa essere un ostacolo. Poi senti Lorenzo Salvetti, foluard al collo come fosse un protagonista di Querelle de Brest e pensi che in effetti convieno che no, a sedici anni, diciassette da poco compiuti non puoi saper cantare certe canzoni, e allora forse è il caso che torni a scuola e vivi, poi canterai ché tecnicamente sei bravo.
DANIELLE 3
Dopo le stecche e la pessima interpretazione di Salirò di Silvestri da parte di Danielle settimana scorsa, stecche e pessima interpretazione che lo hanno portato al ballottaggio, pensavamo di aver visto il punto più basso del suo percorso dentro X Factor, oltre che uno dei punti più bassi di X Factor tout-court. Invece Manuel decide di affidargli Fegato Fegato Spappolato, e nuovi abissi si aprono ai nostri orecchi. Sarà pure un bravo cantautore, ci fidiamo sulla parola, ma a fare le cover è buon per Tale e Quale Show, ma alla Cirilli e Paolantoni. Esce a ragione. Forse non doveva proprio entrare, per sé, se davvero è un bravo cantautore, e per noi, che di quella bravura non abbia visto traccia.
FRANCAMENTE 6,5
Salvate la soldatessa Francamente. Nel senso, lì dentro la si maltratta spesso, mettendole in bocca roba indegna della sua personalità. Eliminatela, tanto ormai l’hanno imparata a conoscere, coloro che seguono X Factor e che magari già non la conoscevano, e più di così da quel luogo non potrà ottenere. Ora lasciatela libera di essere se stessa, santo Iddio.
LOWRAH 8
Ho suggerito a Paola Iezzi di far adottare a Lowrah il medesimo accorgimento che anni fa suggerii a Lavinia Mancusi, talentuosissima cantautrice folk nonché unica rappresentante femminile nella finale di una edizione di Musicultura, cioè di presentarsi sul palco con uno strap-on, così da non essere presa in considerazione in quanto bella donna, quale in effetti Lowrah, bella e decisamente brava come interprete di urban e di pop. Perché mi sembra evidente che siamo alle solite, cioè al fatto che se sei bella e brava, in Italia, in musica come altrove, questo sia un serio problema. Cioè, che Lorenzo sia carino e stracci i cuori delle adolescenti lo si ripete con divertimento e orgoglio, idem dei The Foolz, con battutine stupide su ingravidamenti e affini, ma se Lowrah fa se stessa, cioè una donna giovane piena di talento e anche piuttosto bella, beh, la cosa sembra decisamente infastidire tutti, pubblico a casa, a cui la cosa non viene affatto raccontata col trasporto e anche la simpatia citata per The Foolz e Lorenzo Salvetti, e anche agli altri giudici, forse troppo impegnati a spacciarsi per altro da quel pop che sembra vogliano far passare costantemente per la merda. Ovviamente Lowrah lo strap-on non lo ha indossato, e neanche Paola, io le avevo suggerito di accompagnarla nel look, resta che fuori di qui la sola che potrebbe avere una carriera, oggi come oggi, mi sembra lei, forse in compagnia di Francamente, che in effetti una carriera nell’indie già ce l’ha. Per il resto il vuoto. It’s a Man’s Man’s World, Lowrah, preparati alla guerra, ma immagino sarai già abituata, dentro e fuori X Factor.
LES VOTIVES 4
Siamo a metà strada, si diceva, è quindi tempo di consuntivi. E i Les Votives mi sembrano abbiano detto già da tempo tutto quel che hanno da dire. Sono bravini, leziosi, derivativi, tutto quel che ci siamo detti. Si credono fighi, ma va beh, sono ragazzi, ci sta. In un contesto come questo, dove in teoria si dovrebbe sbocciare, hanno detto quel che avevano da dire, ma i giudici quest’anno sono carini e coccolosi come i pinguini di Madagascar, vaglielo a spiegare. Fuori di qui hanno un futuro ai motoraduni, ma a patto che cambino pettinatura e la smettano di usare la parola chic, lì c’è gente con le mani sporche d’olio motore, tenderei a volare un pochino più in basso. Affidar loro Mace con Blanco e Salmo attesta quanto Lauro non capisca una fava di musica, ma almenoq qualcosa di coerente c’è: imbarazzante l’originale, imbarazzante la loro versione.
MIMÌ 9
Il caso Mimì è emblematico di come funzioni X Factor. Arriva una giovane ragazza con una voce pazzesca. Non solo tecnicamente, ma anche per la capacità che ha di emozionare usandola. La sceglie uno che ha per obiettivo primario il proprio ombelico, e quindi inizia costantemente a distruggerla, per dimostrare che lui è figo, per far vedere che conosce canzoni che nessuno degli spettatori, ma manco la stessa Mimì conoscono, per ergersi a professore di stocazzo. Poi fortunatamente il talento ha la meglio, e forse per sbaglio Manuel le assegna la canzone giusta e la magia che avevamo visto durante le audition salta all’improvviso fuori. Emozionante e bravissima, qualcuno la salvi dal suo giudice.
PATAGARRI 3
Esiste una leggenda metropolitana che vuole che se fai swing un po’ sgangherato, cantando di gola al punto da distruggerti le corde vocali, e facendo più che altro caciara, tu stia facendo jazz e se fai jazz a X Factor allora sei figo. Bene, come tutte le leggende metropolitane, dal cugino cui hanno espiantato un rene al “benvenuti nell’AIDS” è una cazzata. I Patagarri possono suonare per strada, e fanno bene a riprendere a farlo, ma sono decisamente distanti dal jazz, o almeno dal buon jazz. Perché non è che fare jazz equivalga a fare bella musica, uno può anche fare jazz da cani, o jazz di merda. Ecco, ci siamo capiti. Non sarebbero dovuti entrare, ma Achille Lauro ha fatto la gabola di farli suonare due volte, e la produzione ha fatto passare che invece il suo chiedere di fare un brano lento un’altra volta fosse un augurio per il futuro, non il solo motivo per cui noi a casa abbiamo sentito ai Boot Camp quella merda di Senza fine nella loro versione. Stasera Lauro gli affida Summertime, alla faccia di sperimentazione. Sempre la solita minestra tiepidina. Ridicolo lui, banalotti loro.
PUNKCAKE 2
Bastasse vestirsi da spermatozoo o Sailor Moon e far vedere il culo, o gigioneggiare sul palco storpiando lo storpiabile, il mondo sarebbe pieno di band incapaci di suonare pronte a riempire arene. Intendiamoci, ce ne sono parecchie, ma non di italiane, e la storia di X Factor insegna che mai, e quando dico mai intendo in effetti mai, c’è stata band punkeggiante che sia poi stata in grado di fare qualcosa di rilevante fuori di lì. È che X Factor è un po’ uno stigma, qualcosa che ti devi poi levare di dosso se vuoi sfondare, il fatto che chi ce l’ha fatta abbia dovuto aspettare anni dal passaggio da quelle parti, Mengoni e Maneskin ce lo possono spiegare, vorrà pur dir qualcosa. Tutto questo per dire cosa? Che i Punkcake non hanno esattamente l’X Factor. Ma non sopravviverebbero neanche sopra un palco malandato in un centro sociale, troppo paraculi per essere scambiati per veri. Provano a fare i conti con un classicome come Mi ami dei CCCP e prendono un palo in faccia, risultando raccapriccianti. Manuel poi sembra crederci, il che immagino sia la definitiva prova che è un grosso NO. Spero che Giovanni Lindo Ferretti vi scateni contro i suoi cavalli selvaggi.
PAGELLE DI LUCIA
GIORGIA 9
Brava, meno male che ci sono Giorgia e Paola a tirarci un pochino su perché in queste puntate l'aria che tira è brutta. Oggi specialmente, sarà stata la doppia eliminazione, ma vedere tutti seri, Paola triste, il tutto condito da una certa presunzione da parte di Achille, insomma il clima non era dei più rosei. Però Giorgia è riuscita sempre ad alleggerire gli animi e a tirare tutti su con il suo sorriso. Mi è piaciuta, come sempre del resto.
PAOLA IEZZI 10
Paola ha detto quello che pensiamo da sempre tutte ma che nessuna ha avuto il coraggio di dire in quel palco. Dalle donne ci si aspetta sempre tutto e anche quando si è in grado di fare tutto, comunque, non va bene mai niente. Potremmo sempre fare di più, o farlo meglio, o farlo più a modo. Questo è il caso di Lowrah, che da quando è entrata, nonostante abbia dimostrato di avere un'ottima tecnica e voce, continua a essere attaccata incessantemente, dal pubblico, dai giudici, da chiunque. E nonostante Paola sia una dei pochi che le ha fatto fare un percorso lineare e sensato, lei viene comunque criticata, perché come sopracitato, non va mai bene niente. Paola ha avuto il coraggio di dirlo oggi, e io l'ho adorata più che mai. Così ti vogliamo Paola, faglielo sentire.
JAKE LA FURIA 6.5
Sicuro meglio dell'altra volta, anche se anche oggi ha perso dei concorrenti ed è rimasto con un solo artista in gara, come Paola. Nonostante ciò l'ha presa meglio, o almeno così sembrava. Ho poi molto apprezzato quando ha eliminato Danielle, prendendo una posizione, a differenza di Achille Lauro.
MANUEL AGNELLI 4
Criticare Lawrah, che è tecnicamente bravissima, ti viene benissimo, ma avere abbastanza onestà intellettuale da ammettere che Danielle è stonato come pochi e che i Punkcake non sono punk no, questo non può farlo, perché sono i suoi concorrenti. Attaccare le donne è sempre la soluzione più facile, soprattutto quando sono della squadra di Paola, che è sempre facile sminuire. Non ammettere che Danielle meritava di perdere contro Lowrah è inaccettabile e antisportivo. Pessimo.
ACHILLE LAURO 3
Tutti possono criticare tutti, ma nessuno può criticare i Patagarri, che strano concetto di democrazia che c'è in Italia. Inutile che fa l'occhiolino e che chiama il pubblico senato, quando il clima che crea è un clima di tipo dittatoriale. E mandando al Tilt ha dimostrato la persona che è, tutt'altro che neutrale e onesto.
THE FOOLZ 4
Posso dire meno male? E posso dire me lo aspettavo? Sì, lo dico. Me lo aspettavo, e ne sono felice, perché meritavano di uscire ed è anche giusto lasciare lo spazio a chi effettivamente talento ne ha e merita di stare su quel palco.
LORENZO SALVETTI 6.5
Io posso dire di essere pienamente soddisfatta di questa esibizione. A differenza di tanti altri lei le critiche le ha incassate ma utilizzate per migliorarsi. Tutti gli hanno fatto notare che aveva stancato a fare sempre la stessa cosa? Ecco, lui ci ha dimostrato che è molto di più, che può fare molto altro e lo può fare bene. Tutto questo non scontato per un ragazzino così piccolo che poteva montarsi e continuare a fare tutto di testa sua. Oggi mi è piaciuto, non la mia esibizione preferita, non al pari di Mannarino. Ma di sicuro pienamente sufficiente.
DANIELLE 5
Per carità, anche oggi con le note non ci siamo proprio. Secondo ballottaggio per Danielle e anche stavolta i giudici non lo eliminano e lo mandano al tilt. La fortuna di Danielle è solo quella di essere nato uomo, perché per il resto non ha niente che desta motivo di meritarsi quel palco. Eliminazione più che giusta.
FRANCAMENTE 8
Come sempre canzoni cannate, ma oramai ci sorprenderemmo più del contrario, e quindi non rimaniamo sorpresi. Sicuro meglio della scorsa volta, ma non ci voleva molto. Detto questo lei è bravissima, io l'adoro, è una delle mie preferite, peccato che così non vada, uno dei percorsi più indecenti mai visti. Un talento sprecato, peccato.
LOWRAH 7
Chi dice che Lawrah non sa cantare è sordo, o non ha sentito cantare Danielle la scorsa volta, quello si che era suonare. Mandarla al ballottaggio è stato meschino, mandarla ai Tilt ancora di più. Ma Lawrah ha vinto e di questo ne sono felice e anche un po’ stupita, perché so della cattiva, e ingiustificata, fama che ha con il pubblico. Detto questo io voglio solo porre una riflessione, lei è brava, si sa, alla gente sta antipatica, e va bene, ma per caso, lei fa la comica? No, perché non comprendo tutta questa necessità di scovare simpatia in lei. Lei non sembra simpatica, e va bene, ma qual è il problema. È brava, merita di stare lì, punto. La simpatia non sono cose che ci riguardano, non sono aspetti da tenere in considerazione. Per non parlare del fatto, che se fosse stata uomo, quest'aria un po da dura, misteriosa e fredda, l'avrebbero resa solo più affascinante e popolare. Ma lei è donna, quindi è una stronza e va mandata a casa. Che bella la misoginia.
LES VOTIVES 6
Rispetto alle altre volti un po’ più carenti. Sarà la scelta del brano, non capisco perché si impuntino ogni anno a affidare certi brani in voga a personaggi che non hanno niente a che vedere con quell'immaginario, qual è lo scopo? Ps. Cambierei parrucchiere fossi il cantante.
MIMÍ 9
Oggi angelica. Una voce incredibile che ha superato tutte le sue esibizioni precedenti. Lasciando tutti senza parole e dimostrando che talento ne ha da vendere, a differenza di tanti altri. Finalmente un brano che la valorizza, come voce e come artista. Brava.
PARAGARRI 4.5
Fatico a farmeli piacere e infatti anche oggi non mi sono piaciuti, ma oggi non sono piaciuti neppure ai giudici, per la prima volta. Nonostante ciò, per qualche strano motivo ignoto al pubblico sono piaciuti e sono passati alla prossima puntata. Un mistero che ancora non mi spiego e forse mai mi spiegherò. Ma quanto durerà tutto ciò?
PUNKCAKE 4
Cercare di essere punk a tutti costi è la cosa meno punk possibile. E oggi hanno cantato particolarmente male, come poche volte da quando si sono esibiti fino ad adesso. La canzone che hanno scelto è una canzone per cui serve anche un certo tipo di carisma, che loro non hanno. Sono simpatici, per carità, ma manca tutto l'aspetto artistico, lui canta male, loro sono particolari, ma quel tipo di particolare che mi domando se possa poi funzionare fuori. Troppo punk per il pubblico normie, troppo poser per il pubblico punk.