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Oggi festeggiamo la Liberazione ma i tedeschi continuano a prenderci in giro. Il caso di LOL Germania che offende i napoletani e tutti noi

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

25 aprile 2021

Oggi festeggiamo la Liberazione ma i tedeschi continuano a prenderci in giro. Il caso di LOL Germania che offende i napoletani e tutti noi
Il cugino tedesco di Lol: chi ride è fuori, il programma di Amazon che sta spopolando, ha riservato una spiacevole sorpresa per noi italiani. In particolare per i napoletani, visto che una gag chiaramente discriminatoria è passata in cavalleria come se fosse una qualsiasi scenetta comica. E lo spezzone non è stata rimosso neppure nel programma registrato. Evidentemente, nell’opinione pubblica tedesca l’idea dell’Italia e di una parte della sua popolazione è proprio quella. Nessuno si indigna? Perché nessuno ne parla? A seguire il video

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Mentre dalle nostre parti si parla di comici partecipanti all’edizione italiana di Lol che avrebbero copiato alcuni sketch dai concorrenti dell’edizione tedesca, ecco che da Lol Germania arrivano elementi destinati a invertire la direzione della polemica, coinvolgendo potenzialmente, oltre che i battutisti, anche gli autori: uno scambio della trasmissione è stato infatti incentrato sullo stereotipo trito dell’italiano (“ovviamente” identificato in particolare con il napoletano) per forza di cose legato alla criminalità organizzata. Lol è un programma in cui vince chi riesce a non ridere delle gag degli altri: in questo caso apparentemente non certo una missione impossibile, ma non possiamo certo dirci esperti riguardo al senso dell’umorismo teutonico.

«Da dove vieni? – chiede Rick Kavanian a Tedros “Teddy” Teclebrhan, sotto lo sguardo del resto del gruppo, nel secondo episodio della stagione – Perché tu…»

«Da quella zona».

«Da quella zona».

«Napoli».

«Napoli? Sei italiano?»

«Sì», risponde Teclebrhan, nella nostra lingua.

«Sud Italia?».

«Sì».

«Hai a che fare con la camorra?»

«Ohhhhhh…»

«Domanda sbagliata?»

«Siamo in pericolo…»

Il “napoletano” a quel punto è scappato, ma l’altro gli è andato dietro.

La scena è stata fatta commentare successivamente dal diretto interessato, dunque a quanto pare è stata ritenuta cardine della puntata o comunque meritevole di approfondimento e persino di risate, anziché – magari – di taglio (non si tratta di un programma in diretta, quindi tutto è scelto e calibrato).

«Controllati, Teddy, ho detto qualcosa che non va?»

«Stronzo».

«Ho fatto una domanda».

«Sei uno stronzo».

Dallo studio gli omologhi tedeschi di Fedez e Maionchi ridono in maniera stridula.

«Non è giusto, mi ha dato dello stronzo».

«Stava per fregarmi», commenta il “napoletano” dopo il fatto.

Teddy torna in versione senza parrucca e l’inquisitore riprende: «Teddy, il tuo collega è stato un po’ arrogante. Gli ho chiesto della mafia, del tutto in buona fede…»

«Ed è scappato».

«Esatto».

Kavanian, il comico che ha inscenato la (presunta) gag, nell’analisi del dopo gara si è stupito che nessuno abbia riso: «Mi fissavano e basta». Difficile che gli italiani e in particolari i napoletani possano limitarsi a un misericordioso silenzio.

La Germania peraltro ha una discreta tradizione di prese di posizione poco felici nei confronti dell’Italia: su tutte si ricorda la famigerata copertina di Der Spiegel, che dipingeva il Bel Paese come mafioso, mostrando un piatto di spaghetti con sopra appoggiata una pistola e un vetro crivellato di colpi.

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