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Luca Ravenna su LOL: Mi sono sentito
come in un villaggio vacanze
quando un animatore non fa ridere

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

19 maggio 2021

Luca Ravenna su LOL: Mi sono sentito come in un villaggio vacanze quando un animatore non fa ridere
No, Luca Ravenna non ha detto esattamente così. Ma lo ha fatto capire parlando nel suo podcast Cashmere insieme a Edoardo Ferrario. Ferrario raccontava che a otto anni, agli animatori dei villaggi vacanze che gli andavano a rompere le balle per giocare in modo molesto, rispondeva che preferiva leggere un libro, sentendosi già allora più grande di loro. A questo punto Ravenna si è inserito: "Mi sono sentito così anche io ultimamente" riferendosi a Lol. Ergo, per lui il programma cult di Amazon Prime, è stato tutto tranne che un successo e i comici insieme a lui hanno fatto di tutto tranne che farlo ridere...

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Luca Ravenna è considerato uno tra i migliori stand-up comedian italiani (si dovrebbe tradurre semplicemente “comici”, ma per richiamarsi alla tradizione americana i comici nostrani contemporanei più o meno degni di tal nome tendono ad autodefinirsi comici-che-stanno-in-piedi per distinguersi dai comici-che-proprio-non-si-reggono). Prima di partecipare a “Lol – Chi ride è fuori”, programma in streaming su Amazon Prime Video, Ravenna (in precedenza visto soprattutto su Comedy Central) non era particolarmente noto al grande pubblico: si può dire che dal punto di vista della popolarità “Lol” gli abbia in qualche misura giovato, ma a quanto pare dal punto di vista artistico, contenutistico e forse anche umano per Luca non è stata un’esperienza particolarmente apprezzata, se prendiamo per vero quanto detto a “Cashmere”, il podcast che Ravenna conduce con l’amico e collega Edoardo Ferrario. 

Ricordandoci che i comici fanno battute, e che i più bravi le fanno rimanendo perfettamente seri, sta di fatto che Luca ha stroncato il “comedy show” al quale di recente ha preso parte, paragonando la sensazione avuta a quella che può capitare di provare al primo impatto con un animatore scarso nei villaggi vacanze.  

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Il podcast Cachemire

Il tema della puntata di “Cashmere” era appunto quello “The summer is magic: l’estate italiana”. Si parlava delle vacanze al mare da bambini, e Ferrario ha raccontato della brutta esperienza di ritrovarsi al cospetto di un animatore “che era molto più immaturo di me a otto anni e che diceva «Minchia vieni a fa’ il ballo assieme agli altri bbbambini»”, con il piccolo Edoardo che rispondeva «veramente starei leggendo, grazie». A quel punto si è inserito Ravenna, dicendo “Chiedilo a me, ho un paragone perfetto. Hai presente Lol? Uguale”. Tra le risate in sottofondo, Ferrario ha commentato “Già all’epoca ti stavi allenando per il programma di tanti anni dopo”, con Luca a replicare “Esattamente, una cosa simile”. 

Dal programma Ravenna è uscito quasi subito, secondo eliminato del lotto. Oltre a lui c’erano Elio, Katia Follesa, Michela Giraud, Caterina Guzzanti, Lillo, Frank Matano, Ciro Priello (di The Jackal, che ha vinto), Angelo Pintus e Gianluca Fru (altro di The Jackal). Da subito Luca non aveva fatto mistero di essersi sentito fuori posto: “Credo mi abbiano scelto – aveva detto – proprio perché gli altri pezzi da novanta presenti potessero pensare al mio arrivo: e questo chi è?”. 

Il critico televisivo del Corriere, Aldo Grasso, aveva menzionato Luca sostanzialmente come unico elemento positivo (e, data la rapida eliminazione, fugace) dello show: “Io non ho riso, mai, nemmeno una volta. Ma è colpa mia, lo ammetto. Non ho riso perché l’unico comico che mi pareva interessante, Luca Ravenna, è uscito quasi subito. Non ho riso perché troppo spesso alcuni comici sono stati ammoniti e poi cacciati perché sorpresi a fare smorfie di contentezza sulle loro battute (che è quasi peggio del doverla spiegare, la battuta). Non ho riso perché al mio posto ridevano sguaiatamente Fedez e Mara Maionchi, nella loro qualità di giudici. Come i finti applausi. Non ho riso e la cosa mi preoccupa perché ho letto e saputo che altri, specie i più giovani, hanno riso di gusto e hanno trovato il programma scritto bene e montato ancora meglio”. A quanto pare Ravenna è più o meno dello stesso avviso.

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