Luca Ravenna è considerato uno tra i migliori stand-up comedian italiani (si dovrebbe tradurre semplicemente “comici”, ma per richiamarsi alla tradizione americana i comici nostrani contemporanei più o meno degni di tal nome tendono ad autodefinirsi comici-che-stanno-in-piedi per distinguersi dai comici-che-proprio-non-si-reggono). Prima di partecipare a “Lol – Chi ride è fuori”, programma in streaming su Amazon Prime Video, Ravenna (in precedenza visto soprattutto su Comedy Central) non era particolarmente noto al grande pubblico: si può dire che dal punto di vista della popolarità “Lol” gli abbia in qualche misura giovato, ma a quanto pare dal punto di vista artistico, contenutistico e forse anche umano per Luca non è stata un’esperienza particolarmente apprezzata, se prendiamo per vero quanto detto a “Cashmere”, il podcast che Ravenna conduce con l’amico e collega Edoardo Ferrario.
Ricordandoci che i comici fanno battute, e che i più bravi le fanno rimanendo perfettamente seri, sta di fatto che Luca ha stroncato il “comedy show” al quale di recente ha preso parte, paragonando la sensazione avuta a quella che può capitare di provare al primo impatto con un animatore scarso nei villaggi vacanze.
Il tema della puntata di “Cashmere” era appunto quello “The summer is magic: l’estate italiana”. Si parlava delle vacanze al mare da bambini, e Ferrario ha raccontato della brutta esperienza di ritrovarsi al cospetto di un animatore “che era molto più immaturo di me a otto anni e che diceva «Minchia vieni a fa’ il ballo assieme agli altri bbbambini»”, con il piccolo Edoardo che rispondeva «veramente starei leggendo, grazie». A quel punto si è inserito Ravenna, dicendo “Chiedilo a me, ho un paragone perfetto. Hai presente Lol? Uguale”. Tra le risate in sottofondo, Ferrario ha commentato “Già all’epoca ti stavi allenando per il programma di tanti anni dopo”, con Luca a replicare “Esattamente, una cosa simile”.
Dal programma Ravenna è uscito quasi subito, secondo eliminato del lotto. Oltre a lui c’erano Elio, Katia Follesa, Michela Giraud, Caterina Guzzanti, Lillo, Frank Matano, Ciro Priello (di The Jackal, che ha vinto), Angelo Pintus e Gianluca Fru (altro di The Jackal). Da subito Luca non aveva fatto mistero di essersi sentito fuori posto: “Credo mi abbiano scelto – aveva detto – proprio perché gli altri pezzi da novanta presenti potessero pensare al mio arrivo: e questo chi è?”.
Il critico televisivo del Corriere, Aldo Grasso, aveva menzionato Luca sostanzialmente come unico elemento positivo (e, data la rapida eliminazione, fugace) dello show: “Io non ho riso, mai, nemmeno una volta. Ma è colpa mia, lo ammetto. Non ho riso perché l’unico comico che mi pareva interessante, Luca Ravenna, è uscito quasi subito. Non ho riso perché troppo spesso alcuni comici sono stati ammoniti e poi cacciati perché sorpresi a fare smorfie di contentezza sulle loro battute (che è quasi peggio del doverla spiegare, la battuta). Non ho riso perché al mio posto ridevano sguaiatamente Fedez e Mara Maionchi, nella loro qualità di giudici. Come i finti applausi. Non ho riso e la cosa mi preoccupa perché ho letto e saputo che altri, specie i più giovani, hanno riso di gusto e hanno trovato il programma scritto bene e montato ancora meglio”. A quanto pare Ravenna è più o meno dello stesso avviso.