Pausa tecnica. So che il mondo intero attende Zaccablog – scansatevi Musk e Zuckerberg in versione riccioluta – ma la dipartita, temporanea e non so perché, del segnale di Internet ha fatto sì che Zaccablog non potesse lanciare i suoi strali e mi ha permesso di concentrarmi su cinema, musica e libri, le mie tre grandi passioni. Sono proprio queste, insieme alla famiglia e a pochissimi, fidatissimi amici e parenti, che mi permettono di affrontare, devo dire abbastanza decentemente, la sclerosi multipla. Quindi, in breve, musica. Una delle mie travolgenti passioni attuali sono i Polyphia, quattro giovani musicisti estremamente piacevoli e virtuosissimi che in Italia non sono mai venuti. E poi i tre fratelli giapponesi che formano il trio degli Asterism. Basso e batteria – i due fratelli – e chitarra, la sorella. Hana. Un fenomeno. Mi ha fatto quasi la stessa impressione di quando, ragazzo, sentii Jimi Hendrix. Una tempesta sonora dove si mescolano varie tecniche che ti ipnotizzano e ti lasciano piacevolmente stordito.
Poi sport. Con l'agonia cialtrona e parolaia della mia Roma, dove il famoso TFG – The Friedkin Group – non spiccica parola ma continua a fare danni enormi, incalcolabili per chi ama il football. Ora anche in Inghilterra, dove a Liverpool ha acquisito l'Everton, penultimo in classifica, cacciando subito l'incolpevole e bravo Sean Dyche, come fece con Daniele De Rossi alla Roma. Occorre acquistare giocatori forti per fare una squadra forte e competitiva. Spiace solo che De Rossi prima e Ranieri dopo, preclari uomini di sport, non abbiano capito che TFG è una bolla di sapone sporco. "Te Frego Grandemente".
E cinema. La Decima Musa. Quattro titoli spettacolari di film completamente in silenzio ma splendidi. Uno finlandese – Compartment n. 6 di Juho Kousmannen con Yuriy Borisov e Seidi Haarla – e tre italiani: Gloria di Margherita Vicario, Padroni di casa di Edoardo Gabriellini e Confidenza di Daniele Luchetti. Questi li dovrete cercare e poi direte: “Aho', hai capito er vecchio Zacca? Starà pure male, però…”. Tutto questo serve per combattere... il logorio della vita moderna. Sì, sì, il rincoglionimento. Sarà una risata che li seppellirà.