“Nei Settanta i ‘vecchi’ contestavano fenomeni come Elvis e Beatles, e chi crede che Tony Effe e Kid Yugi (chi?) verranno studiati tra trent’anni come John Lennon capisce meno di niente”. Queste, e non solo, le parole di Andrea Scanzi in un articolo (molto critico) sulla classifiche Spotify, pubblicato su Il Fatto Quotidiano a inizio dicembre. A distanza di un mese, riprendiamo le sue parole non per fargli un dispetto, ma per sottolineare un possibile “scivolone” su Kid Yugi. Il motivo? Sono state pubblicate le classifiche annuali Fimi/GfK, che riguardano tutti i canali di vendita e ascolto, dal fisico al digitale. I risultati sono sconvolgenti? Non esattamente. Tutto abbastanza prevedibile, ma soffermiamoci su Top 100 Album & Compilation e Top 20 CD, vinili e musicassette.
Se da un lato, nella Top 100 Album & Compilation, il re indiscusso è Tony Effe con “Icon”, dall’altro, ovvero nella Top 20 CD, vinili e musicassette, alla prima posizione troviamo “I nomi del diavolo” di Kid Yugi. La prima posizione del rapper romano, con il suo ultimo progetto, tra gli album con più streaming (free e premium) non sorprende per nulla. Comunque, potrebbe già essere un caso di studio nei prossimi anni, contando che anno incredibile è stato per Tony Effe il 2024, tra “Sesso e Samba” ed esclusione dal Concertone di Capodanno a Roma, che alla fine è stata la sua fortuna, tra millemila articoli che parlavano di lui (e anche noi di MOW ne abbiamo parlato parecchio) e il suo “Capodanno da Tony” totalmente sold out (e con l’incasso devoluto alla Croce Rossa Italiana per sosstenere “progetti educativi per i giovani”). Quella che forse potrebbe sorprendere, ma in fin dei conti neanche così tanto, è il trionfo di Kid Yugi. Noi ve lo abbiamo già detto: non stiamo parlando di un rapperino analfabeta funzionale, ma di un artista che aveva già dimostrato in passato (con il album d’esordio, The Globe) e con il suo secondo progetto di avere da proporre al pubblico un mondo crudo, ricco di citazioni, feroce ma anche sensibile. Un mondo che, evidentemente, lo ha premiato, tanto da portarlo in vetta alla Top 20 CD, vinili e musicassette. Un traguardo importante per il rapper di Massafra e un segnale forte per tutti quei “boomer” che quando sentono ancora il nome di un artista che non conoscono (per colpa loro) si chiedono: “e questo chi caz*o è?”.