Al netto del mio personale pensiero sull’Iliade mischiata al Rave per family and kids (che rappresenta una svolta nel significato di rave mutuato a quello dei bambini che fanno a New York) in Ragazzi Madre: L’Iliade (disponibile su Amazon Prime video), mi sento in obbligo di dire alla gentile ragazzina e al suo avvocato che l’Iliade per Achille Lauro, l’artista accusato di plagio, era già stata suggerita dal sottoscritto nell’anno di uscita del libro fotografico di 24 Ore Cultura e quando faticai per portare dentro al Festival di Sanremo, ancorché in periodo Covid, le colonne di scenografia, invitando a recitare sul palco la fantastica Monica Guerritore. Nessuna nuova scoperta. Tutta roba vecchia.
Come gran parte di ciò che si vede oggi in campo artistico di nuovo non c’è nulla se non la carenza di creatività e idee e di ricerca spasmodica di un mondo onirico che forse ha un po’ stufato. Ma plagio in questo caso a mio modesto avviso fa un po’ “tenerezza”. Mia cara giovane ragazza, la vita è fatta di questi episodi e le “star”, non tutte ovviamente, faticano a riconoscere i meriti di chi gli da spunti e idee. Fa parte del loro modo di essere narcisi ed egoisti. Ma non sono cattivi. Sono solo fatti così.