Katy Perry o 'che ti perdi'? Non vorrei che in tutti questi anni di carriera ci fosse sfuggito che comunque la cantante ancora domina le classifiche e rende ogni pezzo intramontabile... Certo un mix tra immagine (fortissima) testi adatti ad ogni crush (e non solo) e una grandissima voce indiscutibilmente. Ecco che andiamo a ripercorrere insieme il percorso di Katy, nemmeno a dirlo, salto nel tempo e rewind anche se mi sento di dire che con lei non sarà mai 'never really over' per '356' all'anno e nemmeno 'small talks'... c'è sempre qualcosa da dire o ricordare. Ripartiamo come brave Groupies dagli esordi della piccola ma immensa Katy Perry.
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Katy Perry, nome d'arte di Katheryn Elizabeth Hudson, nasce nel 1984 in California. Figlia di due pastori evangelici, la sua infanzia tra chiese e gospel non lasciava presagire la futura popstar dai look eccentrici e dalle canzoni provocatorie di oggi, anzi... A 15 anni inizia a scrivere canzoni e a fare i primi passi nel mondo musicale, ma non è subito un successo. I suoi primi album non decollano, Katy Perry entra nel mondo della musica nel 2001 con l'album Katy Hudson, un’opera gospel che non ha proprio scosso le acque, ma hey, bisogna pur iniziare da qualche parte, giusto? Ma la fortuna la bacia letteralmente nel 2008 con "I Kissed a Girl", una canzone che diventa un fenomeno globale, lanciandola sulla scena pop mondiale e a ruota Hot n'cold, che è un po' quello che ha passato lei possiamo dire. Con l’album Teenage Dream (2010), Katy non solo conferma il suo talento, ma diventa una vera e propria icona della musica pop, con ben cinque singoli al primo posto della Billboard Hot 100. La sua carriera esplode, tra esibizioni spettacolari e video dai colori sgargianti, come il famoso show del Super Bowl 2015, dove ha cavalcato una tigre robotica (perché sì, è Katy Perry e non hanno il budget di Sanremo ). "Teenage Dream", che diventa il suo manifesto del "fai quello che vuoi, con stile". Sono cinque singoli al numero uno della Billboard, una roba che nemmeno le sue unghie super colorate possono fare meglio. Poi, nel 2013, Prism porta la sua luce, anzi, il suo arcobaleno su nuovi lidi con "Roar", dove Katy ci insegna a ruggire anche quando siamo un po' persi. Il disco è più personale e, seppur ancora pop, ha un pizzico di maturità in più. Passano gli anni e arriviamo al 2017 con "Witness", dove Katy sembra voler cambiare pelle, mescolando elettronica e temi politici, ma senza perdere il suo lato più brillante ( un po' come il glitter in un piatto di spaghetti ). Il singolo "Chained to the Rhythm" è una riflessione sul mondo moderno, ma sempre con quel ritmo da ballare. E poi arriva Smile (2020), un ritorno al "tutto rosa e glitter" con canzoni più ottimistiche e meno complicate, come "Never Really Over". Un disco che ci dice, in pratica, "Ok, forse il mondo è un po’ un disastro, ma hey, balliamo comunque!".
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Nel 2025, la Perry continua a brillare. Ha recentemente ricevuto il People's Choice Award come "Artista del Decennio", segno che il suo posto nel pop è ormai consolidato. Tra pettegolezzi sulla sua carriera e il matrimonio con Orlando Bloom, Katy è ancora il volto che ride nel caos. Gli haters? Li ha sempre e continuerà a farsi una risata mentre sforna un altro tormentone. E per il futuro? Non è ancora finita, ma la teoria del complotto più credibile è che Katy Perry abbia in programma di dominare il pop per i prossimi vent’anni. E anche se non lo facesse, probabilmente sarebbe comunque divertente. E a questo punto prendiamoci un momento anche per gossippare visto che il Festival di Sanremo sta letteralmente strascicando petali su tutte le riviste e canali televisivi e social... e lanciamo una piccola teoria del complotto sulla nostra Katy nazionale. Katy Perry non è solo una popstar, è anche una fonte inesauribile di teorie del complotto e gossip stravaganti. Una delle più note è quella che la accusa di essere una "doppelgänger" di una celebre cantante degli anni '80, con la teoria che Katy sia, in realtà, una versione clonata di...Giochiamo a indovina 'chi' che sono brava: Marilyn Monroe. Un po’ come se l’iconica diva fosse stata “riprodotta” nel corpo di una cantante pop moderna, perché, certo, chi non lo farebbe? Elon Musk? Poi c’è il mistero delle “sette segrete”. Alcuni teorici sostengono che Katy, con le sue apparizioni eccentriche e l’amore per l’iconografia religiosa, faccia parte di una misteriosa setta che cerca di manipolare le masse. Un po’ come se “Dark Horse” fosse la colonna sonora di un rituale oscuro, senza contare che la canzone stessa è stata accusata di avere messaggi subliminali non da poco. Infine, non dimentichiamo il gossip sul suo matrimonio con Orlando Bloom, che ha alimentato per anni speculazioni sulla presunta rivalità tra Katy e altre celebrità, tra cui Taylor Swift, con tanto di "drama" da backstage. Ma, nonostante tutto, Katy Perry è rimasta l’irriverente che ride di tutto, e l’unica cosa che ci insegna davvero è che, se sei al centro dei pettegolezzi, vuol dire che stai facendo qualcosa di giusto... o almeno di molto interessante! E aggiungerei, proprio in merito a Taylor Swift che con il suo brano 'Calm Down' ha incluso anche Katy Perry nel video e si conclude con un grande abbraccio e fa comprendere complicità e unione tra le due, come 'hamburger e patatine' indispensabili per un menù di buona musica. Non è da molte 'prime donne' fare questo tipo di cose e andare a sedare l'hype dei dissing, anzi... ah no, ma qui siamo in Italia, scusate, allora ho sbagliato contesto. Nonostante la sua immagine da “ragazza dolce” con un tocco di ribellione, Katy ha saputo farsi notare anche per la sua carriera di imprenditrice e filantropa, mettendo in luce temi sociali, come la lotta contro il bullismo e il sostegno alla comunità LGBTQ+. Ma dietro il glitter, ci sono anche sfide: il divorzio con Russell Brand, la crescita personale, introspettiva e artistica, l'arrivo di nuove sonorità nei suoi ultimi lavori e la sua posizione di giudice a American Idol, dove ha potuto condividere il suo amore per il talento emergente. Oggi, a distanza di anni, Katy Perry è una delle popstar più influenti, ma è riuscita a mantenere quell'approccio ironico e giocoso che l'ha resa amata da milioni di persone nel mondo. Con la famiglia che si allarga (una figlia e un compagno famoso molto modesto come Orlando Bloom), Katy continua a sorprenderci con la sua capacità di reinventarsi senza perdere mai il suo spirito audace. Katy, ormai una veterana del pop, continua a darci la carica, ma con un pizzico di riflessione in più e anche qualche anno che poò porta divinamente. E chissà cosa ci riserverà il futuro, ma siamo pronti a scommettere che sarà sempre a tutto volume e ad altissima visibilità... a maggior ragione con l'arrivo dell AI ( intelligenza artificiale ) sempre più presente nei videoclip delle super star internazionali. Insomma Katy non deluderci, noi siamo ancora qui e anche se il tuo primo album non era famoso lo recupereremo. In ogni caso ti auguro il meglio, e nel dubbio, di ringraziare anche Beyoncè, ma credo data la tua florida carriera che tu l'abbia già fatto.
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