Depeche Mode e U2. Due gruppi due mondi. I primi, per anni, sono stati soggetti ai gravissimi problemi di droga del cantante Dave Gahan, mentre i secondi si sono ritagliati il ruolo, soprattutto il cantante Paul "Bono" quasi finito Hewson, di difensori dell'intero mondo. Alla fine, a giudicare dalle loro ultime produzioni, sono i primi, i Depeche Mode, a prevalere alla lunga. Gli U2 nella loro carriera avranno venduto più di 150 milioni di copie tra cd e dvd, i Depeche Mode molto meno, ma c'è da dire che, separatisi, amichevolmente ma seriamente, dal loro manager Paul McGuinness, hanno fatto poco e nulla riducendosi a suonare - penso a Elvis Presley, Céline Dion e Britney Spears, in un grande tendone del costo quasi 2 bilioni di dollari, in quel di Las Vegas. Gran brutta fine. Basta sentire “Memento mori” dei Depeche Mode e “Songs of surrender” degli U2 e capire che i primi hanno idee, da vendere, e gli altri proprio no.
Dave Gahan e Martin Gore hanno dovuto superare l'improvvisa morte, per infarto, di Andrew Fletcher, che loro chiamavano "la roccia" ma l'hanno superata a pieni voti. Il cd, il loro quindicesimo, era già pronto quando è scomparso "Fletch" - cosi' chiamavano Fletcher - e se ne sente l'impronta. Come quella del componente che li ha lasciati, di sua spontanea volontà, Vince Clarke. Brani tra i più belli e cupi del loro repertorio. Brani di oggi. "Wagging tongues", "Ghosts again" - grandissimo video cimiteriale in bianco e nero - "Don't say you love" e "Caroline's monkey". L'album è stato scritto con la collaborazione di Richard Butler dei Psychelic Furs e in tempi di totale confusione come questo è il cd da comprare. E poi affollare i loro concerti estivi in Italia. “Songs of surrender” degli U2? Perchè uno che ha amato i pezzi degli U2 dovrebbe comprare un cd dove gli arrangiamenti che hanno reso famosi i brani sono stati completamente tolti, tanto che a tratti ricordano i 2Cellos? Perchè? Fedeltà ultra decennale al gruppo irlandese, ma a tutto c'è un limite. Sarà una risata che li seppellirà.