I Depeche Mode ospiti a Sanremo. Un annuncio, quello di Amadeus, che ha fatto godere e dato un motivo per guardare la serata finale del festival anche a chi magari non se lo sarebbe mai sognato. Tuttavia in molti, soprattutto tra i più giovani, si sono chiesti “ma chi sono i Depeche Mode?”, arrivando anche a criticare o sminuire la portata del colpo. D’altronde, chi ha il vantaggio anagrafico di non essere nato nel millennio precedente ha lo svantaggio culturale di non aver vissuto o conosciuto fenomeni storici tra i quali può essere tranquillamente inserita l’epopea musicale (e personale) della band di Dave Gahan e Martin Gore, e magari si ritrova ad ascoltare qualcuno come Young Signorino (per carità, c’è spazio per tutti, dicono). Ma, volendo, si può sempre recuperare.
Ecco quindi un umile e (per forza di cose molto parziale) sunto di ciò che sono e sono stati i Depeche Mode e del perché avere all’Ariston un gruppo così leggendario (e controverso) è un fatto che va applaudito. Riusciranno a far breccia anche tra le nuove generazioni, dopo un Lazza, un Lda e un Rosa Chemical? E riusciranno a tenere vivo il pubblico dopo i Cugini di Campagna e Al Bano? Chi lo sa, ma l’importante è provarci, e in questo caso va detto “bravo” ad Amadeus, che è riuscito ad “accalappiarli” approfittando delle opportunità promozionali in vista della prossima uscita del nuovo album Memento Mori, prevista per il 17 marzo (e anticipata dal singolo Ghosts Again).
Chi sono i Depeche Mode?
I Depeche Mode sono un gruppo musicale inglese fondato nel 1980 e sono stati tra i pionieri del pop elettronico, con incursioni tutt’altro che trascurabili nel variegato mondo del rock. Il loro successo è stato costante durante gli anni ’80 e ’90 e sono ancora considerati una delle band più influenti della loro generazione. I Depeche Mode hanno sviluppato un suono unico che ha resistito a problemi personali, cambiamenti di tendenza e passaggi generazionali. Nonostante sia da oltre quattro decadi nell’industria musicale e nonostante la morte (a 60 anni) del tastierista e fondatore Andrew Fletcher nel maggio 2022, la band originaria di Basildon (nell’Essex, vicino a Londra) è ancora viva e attiva.
I Depeche Mode hanno avuto un'enorme influenza su molti musicisti e generi musicali. La loro combinazione unica di synthpop, new wave ed elettronica ha ispirato molti artisti negli anni successivi. La loro musica e il loro stile sono stati importanti per lo sviluppo di molte tendenze e continuano ad avere un impatto sull'industria ancora oggi.
Tra gli artisti che hanno citato i Depeche Mode come fonte di ispirazione ci sono U2, Radiohead, Nine Inch Nails, Smashing Pumpkins, Marilyn Manson, Moby, Ladytron, The Faint, Deftones… E se non conoscete nemmeno questi, ne avete di roba arretrata da ascoltare e da studiare e da apprezzare…
I più grandi successi della band
Gli album dei Depeche Mode maggiormente considerati dalla critica sono Black Celebration (1986), Music For The Masses (1987) e Violator (1990).
Con Black Celebration la voce di Gahan è diventata più profonda e le sonorità incentrate sulle tastiere di Martin Gore si sono fatte più mature, scostandosi dall’elettropop per virare più verso il rock da stadio, nonostante la “carenza” di chitarre. Tra i brani principali del disco, Stripped e A Question of Time. L’album ha segnato un cambiamento verso un sound più dark e introspettivo.
Il periodo “oscuro” della band continua con Music For The Masses del 1987, che include due dei loro più grandi successi in versione “rock”: Never Let Me Down Again e Behind The Wheel.
In quegli anni il clima fra i membri del gruppo non è sereno, ma la tensione ha anche l’effetto positivo di tradursi in Violator (1990), un album ricco di emozioni e di hit universalmente riconosciute come Personal Jesus e Enjoy The Silence, ma anche Policy Of Truth e World In My Eyes: per molti Violator è da considerarsi il culmine della carriera della band, proseguita poi comunque con album tra i quali Songs Of Faith & Devotion (1993), Ultra (1997) e Playing The Angel (2005), fino ai più recenti Delta Machine (2013) e Spirit (2017).
Gli eccessi dei Depeche Mode
Come molte band e celebrità, alcuni membri del gruppo hanno affrontato problemi personali nel corso degli anni, come dipendenze da droghe o alcol e depressione. Problemi che sono stati discussi pubblicamente e hanno avuto un impatto sulla carriera musicale del gruppo.
Se vi scandalizzano le “trasgressioni” come quelle di Damiano dei Maneskin (le chiappe parzialmente di fuori o i capelli rasati?), chissà cosa ne penserete di quelle di Dave Gahan e soci. Per esempio, il cantante dei Depeche Mode è stato dichiarato morto per circa due minuti a causa di un'overdose. Era il 28 maggio 1996 e il musicista, che alloggiava al Sunset Marquis Hotel a Los Angeles, aveva assunto una combinazione pericolosa di eroina e cocaina. Quando ha ripreso conoscenza, Dave ha chiesto al paramedico se avesse avuto un’overdose e gli è stato risposto che era di fatto deceduto per qualche minuto, con il cuore che gli si era fermato e ben tre tentativi di rianimazione, l’ultimo dei quali fortunatamente riuscito. Un episodio avvenuto meno di un anno dopo un suo precedente tentativo di suicidio che ha portato Gahan a essere arrestato e costretto a seguire un programma di riabilitazione. Questa esperienza ha ispirato l'album dei Depeche Mode Ultra e ha reso incerto il futuro del gruppo. Tuttavia, Gahan e gli altri membri della band sono riusciti a superare le difficoltà e a continuare la loro carriera. Nel 2007 il cantante ha dichiarato che quando era "morto" nell’oscurità ha sentito una voce che gli diceva che quel che stava accadendo era sbagliato (Wrong è anche un brano del 2009 della band) e che la cosa lo ha spaventato.
Nonostante questo e altro, i Depeche Mode hanno continuato a esibirsi dal vivo e a registrare nuova musica, superando le sfide e i cambiamenti, e ora arrivano a Sanremo, per la quarta volta nella loro storia (la prima nel 1986 nei giorni dell’uscita di Stripped, poi nel 1989 con Everything Counts e quindi nel 1990 con Enjoy The Silence), ma per la prima volta dopo che Dave è morto. Morto sì, ma niente di grave.