È figo per i capelli radi però sparati da un taglio studiato, grigi che tendono al bianco senza tentazione alcuna di tintura, accompagnata dalla barba hypster che sembra incolta e invece è perfetta. E’ figo per il look, camicia bianca, giacca scura, jeans stretto, gli occhiali dalla montatura spessa come compare nel ritratto di copertina del suo primo album solista, Serpentine Prison, uscito una decina di giorni fa. Talmente figo che gli perdono persino il mocassino senza calze, contravvenendo alla regola che i maschi a piedi nudi possono andare solo in spiaggia.
Il leader dei National, una delle band americane più importanti degli ultimi decenni – da Sad Songs for Dirty Lovers ad Alligator, da Boxer a High Violet stiamo parlando di classici degli anni 2000 -, è momentaneamente uscito dalle sonorità indie del gruppo per andare incontro alla sua vocazione più da cantautore e da narratore che denuncia influenze e amori, Nick Drake, Nick Cave, Leonard Cohen, senza perciò aver inficiato il timbro unico e inimitabile per uno che davvero può cantare qualsiasi cosa, tanto è figo, Matt Berninger.
Certo, non fosse stato per la musica questo 2020 che speriamo di mettere rapidamente in archivio sarebbe stato un anno proprio da buttare. Invece sono usciti album straordinari, cominciando da Bob Dylan e terminando con Bruce Springsteen, diversi lavori della scena jazz londinese, il miracoloso nuovo Thurston Moore che sembra tornato ai livelli dei migliori Sonic Youth e ancora l’ultimo Sufian Stevens o il potente rock di Fontaines DC.
Diamanti nella nebbia.
Non so, anche se posso purtroppo immaginarlo, cosa accadrà nelle prossime settimane, però mi preparo. Mi preparò a tante, troppe, serate in casa sognando concerti magari l’estate prossima, chissà. E allora ho bisogno di questa musica e il debut solo album di Matt Berninger mi sembra perfetto per la mia autoreclusione. Un disco invernale, caldo e malinconico, dieci tracce da ascoltare in silenzio e vestiti bene, senza scivolare nella tentazione sciatta della tuta, con la camicia bianca e la giacca stropicciata per sentirmi figo come Matt.
Che album pazzesco Serpentine Prison. Mancano poco più di due mesi ma per me è già il disco dell’anno.
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