Non è da tutti essere posseduti da un bilionario, in questo caso anche sorridente, ma la Roma questa fortuna la ha e se la tiene stretta. Fino alla prossima sciagura. Sì, perché anche il più prestigioso quotidiano del mondo, l'inglese The Guardian, ha dato grande risalto all'acquisizione - per ora a parole - dell'Everton da parte di Dan Friedkin che vanta anche la proprietà del francese Cannes - a metà classifica nella Serie B francese - e dell'italiana - romana - Roma. Lui e il figlio Ryan hanno rassicurato i tifosi romanisti che l'Impegno con la Roma - finora hanno spesp un miliardo di euro, o dollari o sterline o yen - resterà e crescerà. C'è anche un nuovo, capace - lo dicono loro - direttore generale, un occhialuto, doppiopettato avvocato 37enne, un nuovo allenatore, che promettte l'entrata in Champions League, quindi perché i tifosi contestano, perché mai? Il futuro è roseo. No, giallorosso. Se ci credono loro. Ma poi, scusate l'ignoranza, bilionario perché possiede un biliardo? Per Forbes vale 6 miliardi di dollari, alla Roma per me ha investito solo carrube, fusaje e mostaccioli.
Posso dirlo? Vedere la mia ex carissima amica Madonna Louise Veronica Ciccone, una artista che ha rivoluzionato la musica pop negli anni '80 e '90, che è sempre stata al centro di polemiche ferocissime e che, nella vita, salvo fama e soldi, non è stata felicissima, mi ha molto rattristato. Vederla tagliare, nella lussuosa magione meneghina, la grande torta, con grande M rossa, in raffinata biancheria intima - era severamente vietato fotografiare ma l'étoile Robertoo Bolle ha infranto il divieto - mi ha riempito di tristezza. La Madonna che io ho conosciuto molto bene avrebbe fatto cacciare Bolle spiaccicandogli la torta in faccia rammaricandosi molto nel farlo. Sì, perché "la nonnetta del pop", come da anni la apostrofa sprezzantemente Dagospia, è molto golosa. Lo dico con cogmizione di causa perché ho cenato con lei a Roma, Parigi, Londra e New York. Morite dalla voglia di saperne di più? Per me un amico è per sempre, sentite i suoi Cd. Parola di nonnetto Paolo. E domani farò il critico - mai stato, giornalista sì - e parlerò di Luck and Strange, sesto album solista del chitarrista - solo quello? - dei Pink Floyd, David Gilmour. E poi, visto che siamo in Irlanda, di U2. Dolenti note. Sarà una risata che li seppellirà.