Possiamo dire senza mezzi termini che Morgan è il peggior nemico di sé stesso, incapace di evitare qualsivoglia opportunità di finire sotto i riflettori della peggior ribalta. L'ultimo episodio? L'intervista rilasciata a Selvaggia Lucarelli dalla cantante Angelica Schiatti, la quale, sollecitata sull'argomento, ha rinnovato le accuse di stalking, revenge porn e diffamazione. A queste dichiarazioni si è aggiunto l'annuncio ufficiale di Calcutta, il fidanzato di Angelica, che ha dichiarato di aver chiuso i rapporti con la Warner a causa di un nuovo accordo contrattuale con l'ex Bluvertigo. Ciliegina su questa torta amara è la voce secondo cui i vertici della Rai, alla luce degli ultimi eventi, starebbero per sospendere la produzione, ancora in fase di sviluppo, del programma che Morgan avrebbe dovuto condurre.
In primo luogo, come sottolinea Claudio Trotta, promoter di artisti come Bruce Springsteen e fondatore di Barley Arts, l'ipocrisia di questa decisione rasenta l'incredibile. La Warner firma un contratto con Morgan e non è a conoscenza dei suoi problemi legali prima di formalizzare l'accordo? Allo stesso modo, è difficile credere che solo ora, dopo l'intervista, a Viale Mazzini si siano resi conto che Morgan è coinvolto in un procedimento penale per stalking, diffamazione e revenge porn, un caso che va avanti da quattro anni, non da due ore. La verità è che ci si indigna solo quando la notizia diventa di dominio pubblico, e il licenziamento di Morgan - che comunque non ha giustificazioni - sembra più una reazione figlia del buonismo mediatico di massa. Mettere Marco Castoldi alla gogna è facile, lo abbiamo detto, lui ha fatto di tutto per passare alla storia come “l'artista maledetto”. Ma come evidenzia sempre Trotta, tramite un post sui social, le major pubblicano canzoni con testi violenti e sessisti, promuovono personaggi spesso controversi e discutibili. “E - scrive lui - mi chiedo se la Warner avrebbe preso la stessa decisione con un cantante internazionale o anche nazionale che fa numeri di streaming importanti”. O che è gestito da qualche nome influente. La risposta è evidentemente no, dato che questi fanno bella mostra nei loro roster.
Partiamo da Baby Gang e Simba La Rue, due trapper sotto contratto con Warner, coinvolti in una sparatoria nel luglio 2022 nella zona della movida milanese, fatto in cui due cittadini senegalesi rimasero feriti gravemente. Le accuse mosse nei loro confronti sono per lesioni gravi e detenzione illegale di armi da fuoco. Curiosamente, la notizia della riduzione delle loro pena è giunta proprio questo martedì. Non si è registrata alcuna sommossa popolare per loro? Ma andiamo avanti. Vi è familiare il nome di Tony Colombo? Il cantante neomelodico siciliano è stato arrestato insieme alla moglie, Tina Rispoli, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Sì, avete capito bene, associazione mafiosa. Nonostante ciò, Tony Colombo continua tranquillamente la sua carriera musicale.
Passiamo ad un altro nome di rilievo, Fedez, anche lui artista Warner, coinvolto in un episodio di violenza avvenuto ad aprile, in cui è stato aggredito il personal trainer Cristiano Iovino, noto per essere apparso sui giornali dopo un incontro con Ilary Blasi. Le telecamere di sicurezza hanno catturato una scena che sembra una vera e propria spedizione punitiva: una sequenza di calci e pugni inflitti a Iovino, il quale ha tentato disperatamente di difendersi da solo. I vigilantes hanno riferito che Fedez è stato il primo ad avvicinarsi e a sferrare alcuni pugni, successivamente raggiungendo un accordo economico per evitare il processo. Non solo, Federico Lucia (Fedez) è anche impegnato nella produzione di un singolo con Taxi B, ora suo grande amico, lo stesso Taxi B che avrebbe minacciato con una pistola il nuovo fidanzato della sua ex.
E che dire di Shiva, accusato di duplice tentato omicidio e detenzione illegale di armi da fuoco? Proprio ieri, il trapper è stato condannato a sei anni, sei mesi e venti giorni per la sparatoria dello scorso luglio, in cui due giovani milanesi erano stati colpiti alle gambe. Non ci risulta che la Sony abbia preso provvedimenti contro di lui. Infine, consideriamo Tony Effe, autore del vero tormentone dell'estate 2024, che nel 2019 fu coinvolto in una rissa all'esterno di un locale romano. Quando si accorse che un giovane stava filmando la scena, lo aggredì con calci e pugni e, brandendo un paletto di ferro, lo costrinse a cancellare il video. Questi sono solo alcuni esempi di come si utilizzino due pesi e due misure. Forse è conveniente non licenziare proprio tutti gli artisti che hanno guai giudiziari?