No, carissimo amico Amadeus. Ti ricordi male. Se vuoi raccontare come sono andate le cose con me, non devi fare confusione. Perché poi la gente non ci capisce più niente e non è corretto nei confronti del pubblico che, invece, vuole sapere la verità. Il pubblico è da rispettare, perchè per chi come te e come me vive di spettacolo, il pubblico è chi ti permette di esistere, è non solo il tuo datore di lavoro ma è anche il tuo sostenitore, la fonte di energia, quindi il pubblico va trattato con grande rispetto, ecco perchè io il pubblico non lo raggiro e non lo inganno, non lo prendo per il cu*o e non lo considero un gregge ma una collettività di individui miei pari e miei simili. Non bisognerebbe quindi dire menzogne al pubblico. Ti ricorderò come sono andate le cose tra noi veramente, perchè sei stato tu a tirare in ballo l’argomento - cosa che io avrei evitato - e forse, a questo punto, vale la pena di cogliere l’occasione per fare qualche riflessione sensata sul motivo per cui il tuo programma va male (Chissà chi è sul Nove, ndr) e non piace evidentemente al pubblico, ma dubito che ti possa essere utile usarmi per attirare attenzione. Ci vuole coraggio Amadeus, la furbizia non è la via, la gente ne ha piene le scatole, e tu con me non ti sei comportato proprio da Dio, sapendo che mi stavi umiliando, ma lo hai fatto per convenienza. È strano sentirti parlare di amicizia, perché gli amici sono quelli che si relazionano non per convenienza ma per lealtà, sennò non sono amici, tra amici non esistono ipocrcrisia e inganno, ma coraggio e complicità, al limite può esistere una sana competitività ma non c’è la volontà di eliminazione dell’altro.
Anzitutto la ricostruzione degli eventi che hai fatto è totalmente sbagliata, perchè tu mi hai chiamato a fare il giurato per le selezioni dei giovani dopo il Sanremo con Bugo e non prima. Il mio colpo di scena nel Sanremo 2020 all’una di notte è stato il picco di ascolti della storia del Festival e anche della tua carriera e ti ha procurato una quantità di benefici incalcolabile, numeri esorbitanti di cui hai goduto avidamente solo tu, non solo senza spartire un solo scellino, ma nemmeno concedendomi un solo spazio artistico nei tuoi spettacoli, anzi, dandomi una pedata nel sedere per buttarmi giù dal palco dopo che, grazie alla mia esibizione, avevi fatto il botto. E questo è stato il primo atto. Ma non l’hai neanche fatto apertamente, perchè hai pensato di sfruttarmi ulteriormente col "contentino" di farmi fare il giurato, cioè di relegarmi per l’ennesima volta a fare il gregario, confinato in un ruolo che si chiama sottomansionamento, con la costante seduzione della partecipazione al Festival che io non ti avevo assolutamente chiesto ma tu hai insistito per tutto il periodo in cui avevi bisogno di me in quel ruolo imbarazzante (che equivale ad un bomber tenuto costantemente in panchina, una tortura in pratica). Tu mi dicevi: ti voglio in gara a Sanremo. E io: no, non mi interessa, non ho voglia di venire in gara, ho altri progetti. "No tu devi venire in gara" rispondevi. E io: Amadeus, se mi vuoi al Festival pensami in un altro ruolo, fammi fare quello che io so fare e che la gente vuole da me, dammi dieci minuti in cui raccontare la canzone italiana e interpretare i grandi classici, quella è la mia specialità. "No devi venire in gara".
Allora ti ho mandato canzoni molto diverse e tutte non pensate per Sanremo, ma canzoni vere, non fatte a tavolino. Una delle quali era Il senso delle cose, uno dei miei pezzi più apprezzati, e l’altro era Il cuore in polvere (da alcuni giorni tra l’altro pubblicato e interpretato da Federico Paciotti e prodotto da Howie B), l’atro era Foto nella Mailbox - che ha voluto Patty Pravo e l’ha messo nell’album che sta per uscire - e infine Profumiera, cioè la canzone su cui la Warner stava puntando per fare il mio singolo estivo in featuring con Achille Lauro e Chiello e che è andato tutto in vacca per la tempesta mediatica che ho subito questa estate. Direi che non sono quattro canzoni scadenti, anzi, tutt’altro. Ma sapete cosa ha fatto il mio amico Amadeus? Me le ha fatte realezzare, se le è fatte consegnare e non mi ha mai detto nulla, per mesi. Non si è mai espresso una sola volta dicendomi che gli piacevano o che non gli piacevano. Mai. Finché non mi ha fatto la bella sorpresa di farmelo sapere direttamente in diretta televisiva quando ha annunciato ufficialmente il cast di Sanremo 2021. Quello che ho pensato è stato: questa persona non è un mio amico, questo è poco ma sicuro. Poi, quando ho visto che addirittura aveva preso Bugo, mi sono messo a ridere perchè sembrava veramente una barzelletta. Che cosa deduciamo da tutto questo: che io sono esasperato da un accanimento nei miei confronti da parte di chi mi sfrutta, mi invidia e mi blocca, che io, nonostante questo, esisto ancota e che ogni volta che metto piede sul palco non ce n'è per nessuno, che io dico la verità perchè non inganno il pubblico, e che proprio per questo faccio i numeri grazie alla qualità artistica, dimostrando che la gente vuole la qualità, e che quando succede ci sono alcuni che diventano verdi e fanno come la strega di Biancaneve. Ma io dico: caro amico Amadeus, non farne un dramma, capita a tutti che un programma vada male, la ruota gira, tu sei anche fortunato perchè sei un miracolato per le opportunità che hai avuto di lavorare negli ultimi anni, può succedere un flop, se proprio non puoi sopportare l’idea di chiudere il programma, c’è sempre una soluzione sicura: anzichè parlare di me sui giornali, chiamami nel tuo show e vedrai che risolverai qualsiasi problema.