Partiamo da una quasi notizia: pare che Morgan possa tornare nell'ultima puntata di X Factor. Scoop di Fiorello sul cantante licenziato da Sky. “La mia fonte? - dice lui dal plexiglass di VivaRai2! - Voci di piattaforme. Ma io non ho detto niente, sarebbe clamoroso”. E lo sarebbe veramente (oltre che una discreta figuraccia un po’ per tutti), specie se questa rentrée è legata davvero a un “mea culpa” teatrale, qualcosa che ben cozza con quanto Marco Castoldi continua a dichiarare. Staremo a vedere. Ma torniamo alla cacciata (arrivata, com’è noto, dopo una serie di litigi con gli altri della giuria) che si tinge di giallo. Quei video citati da Fedez su “cose gravissime che avrebbe fatto” (Morgan) e nei quali è nascosta la verità del licenziamento, Sky ha deciso di non trasmetterli. Che coup de théâtre! Così Striscia la notizia è tornata dal rapper per un altro tapiro meritato. “Io non ho più nulla da dire, quello che dovevo dire l’ho detto. Poi ci sono persone che lo hanno licenziato e non sono io, e ci sono persone che hanno dichiarato delle cose e non sono io. Morgan ha fatto dei nomi. Secondo me andate là e basta”, chiosa il Ferragnez. A quel punto Staffelli (l’inviato) insiste: “Allora a chi porta tutto ciò? Ad Ambra Angiolini”. E l’altro che si limita a dire: “Se Morgan ha detto Ambra… Ma non ho detto che lo hanno cacciato per questo…Volete sapere il motivo per cui lo hanno cacciato? Non dovete venire da me, dovete andare da Sky. Se l’hanno cacciato un motivo ci sarà, probabilmente se avessi fatto qualcosa di brutto avrebbero cacciato me. Credo ci sia una giusta causa, non è la prima volta che Morgan viene licenziato...”.
Nel frattempo, ospite sul canale Twitch di Enrico Silvestrin, appuntamento che, come fanno sapere nell'ormai celebre chat (della conferenza stampa), si ripeterà ogni ultimo lunedì del mese, Morgan dice la sua, a cominciare dal nuovo singolo, scritto in collaborazione con Panella, di cui tutti parlano (o sparlano). Particolarmente duro nel passaggio, in cui si ribadisce vittima: “Sono un dissidente che va contro il pensiero unico. Mi scontro con i grandi poteri economici, mediatici e politici a cui sono scomodo. Come me, tutte le persone in grado di dissenso e di sostenere la propria idea culturale, esistenziale, filosofica e politica sono licenziate, cancellate ed emarginate dal pensiero unico, dal sistema del politicamente corretto e della cancel culture. Il nuovo modo di intendere l’esistenza ha soltanto il problema di difendere il pianeta e di identità razziali e sessuali da eccitare perché rivendichino i loro diritti. Tutto il resto è cancellato. Tutto il resto è nemico”. Prosegue: “Il fatto che io sia stato cacciato in tutti gli ambiti in cui sono competente è una cosa sintomatica di quello che dico. Come puoi cacciare una persona che è competente in quell’ambito? La cacci perché ideologicamente non la vuoi, perché mette in discussione il tuo assetto e ti dà del filo da torcere. Vedono in me ciò che non vogliono essere. Non sono liti, sono battaglie, come quelle di una volta con lo striscione e milioni di persone in piazza...”.
E conclude: “In questo momento prendere le mie difese in una testata significa andare contro gli interessi economici. Allora si prende il giornalista di turno e si dice ‘Prendi la canzone di Morgan e stroncala’. Per me ciò che conta è la virtù, occuparsi di musica seriamente, come fanno le persone che hanno la missione morale della musica e dell’arte. Loro vogliono che le persone non ragionino, siano dei clienti che comprano il prodotto…”. Appunto un pensiero che va in tutt’altra direzione, altrove da quella camminata verso il pentimento in diretta televisiva, e a pochi giorni da Natale. O no? D’altra parte Marco Castoldi in arte Morgan è come un folletto che transita da una bufera all’altra e ne esce con una piroetta ogni volta.