image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Mostra del cinema di Venezia, “Mother!” dissacrante? Ma su Madre Teresa di Calcutta aveva già detto tutto Hitchens ne “La posizione della missionaria”

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

28 agosto 2025

Mostra del cinema di Venezia, “Mother!” dissacrante? Ma su Madre Teresa di Calcutta aveva già detto tutto Hitchens ne “La posizione della missionaria”
“La posizione della missionaria” di Christopher Hitchnes è la verità su Madre di Teresa di Calcutta, quella che in pochi hanno raccontato e che ora, timidamente, inizia a vedersi alla mostra del cinema di Venezia nel film “Mother!”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

“Punk rock energy” è la definizione che Teona Strugar Mitevska, la regista di Mother!, dà all’ordine disordinato di Madre Teresa, la sua spinta missionaria e la sua rigidità liberticida, a tratti oscurantista, quasi improponibile oggi. Il film è presentato alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti e racconta qualche giorno della santa, che santa non era. Non solo le sue posizioni antiabortiste, ma appunto il lato oscuro della sua ortodossia a tratti malata di dispotismo. Il punto di vista, d’altronde, è reso ancora più chiaro dalla scelta della musica rock, lontana dalle colonne sonore agiografiche e alle bomboniere sonore dei classici biopic in odore di cattolicesimo. Non è un ritratto dissacrante, né un documentario polemico, ma una fotografica a forte contrasto, che mette in scena la complessa psicologia di una donna capacità di costruire un impero, fondato solo in parte sulla sua devozione cristiana. Tutto bello, ma chi fosse davvero Madre Teresa di Calcutta, o almeno quale fosse il suo lato oscuro, ci era stato già raccontato e, almeno stavolta, i giornalisti arrivano prima degli artisti. Certo, non esattamente un giornalista qualunque, ma uno dei cavalieri dell’apocalisse atea, Christopher Hitchens, uno dei più grossi polemisti a cavallo tra XX e XI secolo, amico di scrittori come Martin Amis e di filosofi come Daniel Dennett e scienziati come Richard Dawkins. Un giornalista, cioè, al di sopra di ogni standard: tanto stilisticamente quanto culturalmente.

Madre Teresa di Calcutta
Madre Teresa di Calcutta Ansa

E il titolo del suo libretto d’attacco è tanto esplicito quanto magnifico nella sua oltraggiosa polisemia: La posizione della missionaria: Teoria e pratica di Madre Teresa (ora pubblicato dall’editore italiano Minimum Fax). Per intenderci sul livello di estremismo e cattiveria di Hitch, che in Italia verrebbe cancellato (cancelled) dall’Ordine dei giornalisti, quasi come se fosse l’Osama Bin Laden delle torri d’avorio del buoncostume letterario, basti prendere l’incpit di questo saggio: “Chi potrebbe essere tanto meschino da prendere di mira una vecchina rugosa e avvizzita, carica di anni, che ha consacrato tutta la sua vita ai bisognosi e ai derelitti?” La risposta è, ovviamente, una sola: lui. Quello che Hitchens mette in mostra è la grande menzogna della narrazione pro-malati e pro-poveri di Madre Teresa. Precorritrice, per certi versi, del cosiddetto “comunismo col rolex”, Madre Teresa, che condanna i poveri a morire nei suoi lazzaretti, accettando il dolore come strada per avvicinarsi a Dio e somigliare a Cristo, si andava poi a curare nelle migliori cliniche private del mondo, dividendo il tesoretto di donazioni e finanziamenti per la sua cura e per l’espansione del suo ordine. Una forma di imperialismo missionario perfettamente compiuto, mai messo in discussione quando era in vita, anche per via della sua abilità nel comunicare svariate bugie sulla natura dei suoi aiuti e sui luoghi che le interessava conquistare.

Christopher Hitchens
Christopher Hitchens Ansa

Basti pensare a Calcutta. Come spiega Hitchens, “essenziale per il progetto di Muggeridge [il regista che con il suo documentario darà fama internazionale a Madre Teresa, ndr], addirittura essenziale per l’intero culto di Madre Teresa, è l’idea di Calcutta come di un girone infernale,” ma “Quando alcuni anni fa visitai personalmente la città, mi sentii subito alquanto ingannato dalla propaganda anti-Calcutta promossa dai vari Muggeridge del mondo. E quando mi diressi verso la sede delle Missionarie della Carità in Bose Road, ebbi un vero e proprio shock. Tanto per cominciare c’era quell’iscrizione sopra la porta: Chi ama la correzione ama il sapere. Non conosco l’origine della citazione, ma sapeva di riformatorio”. In quell’occasione Hitchens incredibilmente si trattenne, inoltre, dal commentare il rito malsano che Madre Teresa – la sua guida speciale – metteva in scena a ogni passo, quando frotte di poveracci si inginocchiavano per baciarle i piedi. Per quanto pulito e ben presentato, l’ospedaletto era comunque più piccolo di quanto sarebbe stato necessario per far fronte ai problemi incredibili di Calcutta. Madre Teresa non aveva forse abbastanza soldi per allargare l’attività? “Tenete presente che le entrate complessive di Madre Teresa bastano e avanzano per attrezzare svariati ambulatori di prim’ordine nel Bengala. La decisione di non farlo, e di gestire invece un centro improvvisato e inefficiente che rischierebbe denunce e proteste se fosse diretto da qualsiasi branca della professione medica, è deliberata”. Hitchens ricorda anche il controverso discorso per il Nobel della Pace, quando invece di parlare di pace Madre Teresa parlò di aborto, facendo notare che sì, molti bambini morivano in Africa, “ma milioni di bambini muoiono intenzionalmente, per volontà delle loro madri. E se una madre può uccidere il proprio bambino, che cosa ci impedirà di toglierci la vita, o di ucciderci a vicenda? Nulla”. Insomma, dall’aborto alla guerra planetaria come dalla canna al buco sul braccio. Di questo, in fondo, si nutriva il consenso per Madre Teresa. Teologia spicciola e propaganda reazionaria, più o meno a buon diritto considerata coerente con l’insegnamento della Chiesa.

"La posizione della missionaria" di Christopher Hitchens (Minimum Fax)
"La posizione della missionaria" di Christopher Hitchens (Minimum Fax)

Una Santa sempliciotta, più che della semplicità, tanto che Hitchens chiuderà, in postfazione, con questa intuizione: “Snobismo intellettuale? Solo se il compito degli intellettuali è di esortare il Signor e la Signora Qualunque ad accontentarsi di poco, o di meno. Ripetutamente, da quando mi sono cimentato nel progetto di giudicare la reputazione di Madre Teresa in base alle sue azioni e alle sue parole anziché le sue azioni e le sue parole in base alla sua reputazione, mi hanno rimproverato e accusato di mettere in ridicolo i numi tutelari della gente semplice”. Ora, il film non parla esattamente di questo, ma di quelle premesse psicologiche, umane, che portarono Madre Teresa a essere la guru che poi è diventata. A Hitchens non gliel’hanno perdonata. Ma magari Mitevska ha ben altri santi in paradiso.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Mario Giordano choc: "Per gli scienziati del Covid serve una Norimberga". E sui vaccini sostiene l'infettivologo Garavelli: "Tachipirina e vigile attesa? Ha aumentato la mortalità..."

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

la bordata

Mario Giordano choc: "Per gli scienziati del Covid serve una Norimberga". E sui vaccini sostiene l'infettivologo Garavelli: "Tachipirina e vigile attesa? Ha aumentato la mortalità..."

FAMOLO QUEER: pellegrinaggio della “frociaggine” al Giubileo? Langone: “Su questo argomento non esiste libertà di espressione, ma basterebbe ricordarsi di Sodoma. O segui la Bibbia o a San Pietro ci vai per turismo…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

L'opinione

FAMOLO QUEER: pellegrinaggio della “frociaggine” al Giubileo? Langone: “Su questo argomento non esiste libertà di espressione, ma basterebbe ricordarsi di Sodoma. O segui la Bibbia o a San Pietro ci vai per turismo…”

Abbiamo visto La Grazia, il film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo e Anna Ferzetti alla Mostra del cinema di Venezia, ma com’è? Tutto quello che (ri)volevamo dal regista premio Oscar

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

s'illumina di immenso?

Abbiamo visto La Grazia, il film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo e Anna Ferzetti alla Mostra del cinema di Venezia, ma com’è? Tutto quello che (ri)volevamo dal regista premio Oscar

Tag

  • Attualità
  • Chiesa
  • Cinema
  • Cultura
  • Festival di Venezia
  • Religione

Top Stories

  • Ma davvero Mario Sechi ha sostituito Alessandro Barbero a Rai Storia? La notizia circola, Gli stati generali attacca (ma cancella), è in trend su Google ma tutto è riesploso da un post su Facebook...

    di Beniamino Carini

    Ma davvero Mario Sechi ha sostituito Alessandro Barbero a Rai Storia? La notizia circola, Gli stati generali attacca (ma cancella), è in trend su Google ma tutto è riesploso da un post su Facebook...
  • La Ruota della fortuna “è un programma patriarcale e maschilista”? La valletta Samira nel mirino del filosofo (e influencer) Matteo Abozzi

    di Ilaria Ferretti

    La Ruota della fortuna “è un programma patriarcale e maschilista”? La valletta Samira nel mirino del filosofo (e influencer) Matteo Abozzi
  • Serino CONTRO TUTTI: Murgia? “Un bluff”. Saviano, Valerio, Bajani? “Falliti”. Camilleri? “Ha rotto i coglioni”. Stronca il Premio Strega, bacchetta Albanese in geografia e sui casi letterari Palminteri e Cau: “Neanche letti al contrario..."

    di Gianmarco Serino

    Serino CONTRO TUTTI: Murgia? “Un bluff”. Saviano, Valerio, Bajani? “Falliti”. Camilleri? “Ha rotto i coglioni”. Stronca il Premio Strega, bacchetta Albanese in geografia e sui casi letterari Palminteri e Cau: “Neanche letti al contrario..."
  • E CHE SI FA? Temptation Island, l'intervista impossibile ad Alessio Loparco: “Sto cercando lavoro, questa storia ha prodotto solo cose negative. La tv una parentesi da chiudere”. Ma davvero si sposa con Sonia Mattalia? E poi...

    di Jacopo Tona

    E CHE SI FA? Temptation Island, l'intervista impossibile ad Alessio Loparco: “Sto cercando lavoro, questa storia ha prodotto solo cose negative. La tv una parentesi da chiudere”. Ma davvero si sposa con Sonia Mattalia? E poi...
  • LA TV FA SCHIFO: basta Pippo Baudo da morto in prima serata per capirlo. Papaveri e Papere, replica del 1995 su Rai 1, è più vivo di Zona Bianca su Rete 4?

    di Irene Natali

    LA TV FA SCHIFO: basta Pippo Baudo da morto in prima serata per capirlo. Papaveri e Papere, replica del 1995 su Rai 1, è più vivo di Zona Bianca su Rete 4?
  • Abbiamo ascoltato Il mio giorno preferito, nuova canzone di Eros Ramazzotti, ma com'è? Ci son voluti in cinque, tra Tommaso Paradiso e Calcutta, per un pezzo radio-friendly? Ma la produzione di Canova...

    di Emiliano Raffo

    Abbiamo ascoltato Il mio giorno preferito, nuova canzone di Eros Ramazzotti, ma com'è? Ci son voluti in cinque, tra Tommaso Paradiso e Calcutta, per un pezzo radio-friendly? Ma la produzione di Canova...

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

La Ruota della fortuna "maschilista e patriarcale? Il critico Simonelli: "Samira Lui? Segno di una tv vecchia...". E su Scotti e De Martino...

di Irene Natali

La Ruota della fortuna "maschilista e patriarcale? Il critico Simonelli: "Samira Lui? Segno di una tv vecchia...". E su Scotti e De Martino...
Next Next

La Ruota della fortuna "maschilista e patriarcale? Il critico...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy