Per Aldo Busi era una perdita di tempo. Lui, che è illuminista, considerava (e lo spiegò bene in una puntata di Anno Uno di fronte a una coppia omogenitoriale) che tutto l’omosessuale poteva chiedere fuorché la benedizione in Chiesa. Sarebbe stato uno scherzi da preti. Ma i tempi cambiano e l’omosessualità si riconcilia con la tradizione. Si può essere omosessuali e credenti? E si può, per l’amor di Dio, amare un altro del tuo stesso sesso? La cronaca ci dice qualcosa in proposito. Non solo il picco di contatti su Grindr – l’app per incontri gay – raccontato da Michele Masneri, ma anche una richiesta di perdono che no, non c’entra niente con il proprio orientamento sessuale. Superato il tabù dell’accettazione degli omosessuali (ricordate quel “chi sono io per giudicare” di Papa Francesco, forse fin troppo spesso abusato), la Chiesa aprirà le porte e fiumane di peccatori arcobaleno che invaderanno Roma. Per alcuni un desiderio di fede, per altri, come Camillo Langone, un sacco teologico, quasi una barbarie. Il pellegrinaggio queer arriverà a San Pietro. Ufficialmente viene definito nel sito ufficiale, come nota Gay.it, semplicemente come “Pellegrinaggio dell’Associazione Tenda di Gionata”, ma pare che dietro le quinte si siano mossi quei gran furbacchioni dei gesuiti (l’ordine di cui faceva parte Bergoglio).

Abbiamo chiesto proprio a Camillo Langone cosa ne pensasse, ma ha avuto qualche riserva a rispondere per i motivi che lui stesso ci spiega: “In Occidente su questo argomento non esiste libertà di espressione dunque devo autocensurarmi. Su questo cosiddetto pellegrinaggio posso solo rimandare a quanto ha detto Dio in Genesi 18 e a quanto ha poi fatto in Genesi 19. Sono capitoli sgradevoli ma se non accetti la Bibbia non sei cristiano e se non sei cristiano cosa ci vai a fare a San Pietro? Turismo?” Il riferimento è all’episodio di Sodoma e Gomorra, quando il Signore decide di “scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!” E vedendo “il loro peccato molto grave” prometterà una punizione che gli angeli attueranno il giorno successivo: “Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo”. Insomma, non ci sarebbe speranza per la Tenda di Gionata e per i gesuiti secondo Langone. Chissà però se la nuova Chiesa di Papa Leone XIV aprirà le porte ai pellegrini. Anche la porta santa del Giubileo 2025.
