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Myrta Merlino, torna umile, la D’Urso si avvicina: la rivoluzione dei palinsesti Mediaset e il vero miracolato di Rai 1, Beppe Convertini. Altro che conduttori di centrodestra...

  • di Stefano Bini Stefano Bini

11 luglio 2023

Myrta Merlino, torna umile, la D’Urso si avvicina: la rivoluzione dei palinsesti Mediaset e il vero miracolato di Rai 1, Beppe Convertini. Altro che conduttori di centrodestra...
L’ormai ex conduttrice di La7 dice che non si vedrà gossip nel “suo” Pomeriggio Cinque, ma cosa succederà quando gli ascolti caleranno? Myrta Merlino ripescherà dallo stile e dai temi di Barbara D’Urso? Nel frattempo Beppe Convertini, ex preferito di Vincenzo Spadafora del M5S, cambia programma ma resta su Rai 1. Alla faccia dei conduttori di centrodestra…

di Stefano Bini Stefano Bini

Il perché di Myrta Merlino in Mediaset se lo chiedono in tanti. Se il neoacquisto del Biscione Bianca Berlinguer ha alle spalle una storia politica e giornalistica in Rai fortissima, è impressa nella mente del telespettatore ed è una donna che fa televisione da trent’anni, l’ex signora della mattina di La7 resta un mistero. Nota esclusivamente per un programma (di successo), L’aria che tira, sulla rete di Urbano Cairo (alla cui conduzione sarà sostituita da David Parenzo), non è oggettivamente riconosciuta dal pubblico di Canale 5, anche se quel volpone di Mauro Crippa, deus ex machina dell’informazione Mediaset, e il “click” di Pier Silvio Berlusconi sapranno certamente il fatto loro. Non molto tempo fa la Merlino è finita nella polemica per aver a quanto pare trattato male i tecnici di La7, non proprio una bella pubblicità per il nuovo pubblico che la conosce appena e andrà a informarsi certamente sul web; internet non perdona, mai.

myrta merlino
Myrta Merlino, passata da La7 a Canale 5

Parliamoci chiaro, Myrta Merlino era incastrata in un programma politico ma la sua conduzione è molto simile a quella di Barbara D’Urso: referenziale, reverenziale, a tratti irritante e sicura di sé. Soltanto che Barbara D’Urso è l’originale, le copie il pubblico le scarta volentieri, soprattutto in un momento in cui il mondo corre veloce e il dejà vu non è più di moda. La Merlino ha dichiarato che la casalinga di Voghera non esiste più e nel “suo” programma non si parlerà di gossip; ecco, da qui si capisce che non conosce il pubblico di Canale 5: saprà tenere le redini di un programma così importante per l’ammiraglia Mediaset? E ha parlato a vanvera? Qualcuno la fermi! Con un traino del 13%, il “nuovo” Pomeriggio Cinque non potrà fare a meno della cronaca, della politica, del gossip, di quel sano ciarpame mediatico che le persone anziane e le casalinghe vogliono vedere e sentire. È inutile andare oltre la D’Urso e quel format, si rischierebbe una debacle colossale e la presa a largo di Vita in Diretta, che nella versione invernale veleggia già sul 22% di share. Se la Merlino vorrà vedere buoni risultati di ascolto, dovrà portare dentro Pomeriggio Cinque una nuova aria in conduzione, non nei contenuti (che tra l’altro verosimilmente non deciderà lei).

belen rodriguez
Belen Rodriguez, "vittima" dei nuovi palinsesti

Se nell’azienda televisiva dei Berlusconi Pier Silvio ha mietuto le vittime più vicine a suo padre (Barbara D’Urso e Belen Rodriguez), in Forza Italia l’onda lunga di Silvio sta facendo benissimo al partito. Come Silvio nessuno mai e i veri risultati del partito in termini di consensi si vedranno nel lungo termine, ma è pur vero che Antonio Tajani è la parte nobile e moderata di Forza Italia; è un Silvio Berlusconi (politico) senza grinta ma con testa, senza carisma ma moderato, in assenza di cazzimma ma ha imparato talmente bene dal Cavaliere che riesce a domare le varie branche di Fi. Tajani è considerato un pezzo da novanta del partito, come del Governo Meloni, e la personalità più stimata attualmente in Forza Italia e in Europa tra i moderati. I fedelissimi di Silvio Berlusconi, uniti agli aficionados di Forza Italia, mandano avanti un partito che attualmente è vicino al 12%, quasi quattro punti in più della Lega ma meno della metà di Fratelli d’Italia. Un partito che sembrava morire con il suo fondatore ma che, proprio grazie all’immenso potere mediatico di Silvio Berlusconi, che si trascinerà per anni, è tornato protagonista della politica, con buona pace del centrodestra ma decisamente meno della sinistra e della magistratura.

Beppe Convertini
Beppe Convertini

Per un partito che risorge, un conduttore televisivo che non molla; talvolta se ne sono andati, talvolta sono stati accompagnati alla porta di Viale Mazzini, ma c’è un conduttore Rai riapparso magicamente dal nulla dopo anni d’oblio mediatico, e subito gli è stato affidato uno dei programmi di punta di Rai 1, che è sempre sul pezzo saltando dal Movimento Cinque Stelle e le grazie di Vincenzo Spadafora alla quota centrodestra: Beppe Convertini, un altro mistero televisivo. Prima di Linea Verde, il grande pubblico non lo conosceva mentre i super affezionati del tubo catodico se lo ricordavano nella soap Vivere e come vagone nei trenini della Buona Domenica di Maurizio Costanzo. Beppe Convertini è stato certamente un miracolato al quale però è andata di lusso; sotto la sua conduzione, Linea Verde ha ottenuto risultati d’ascolto molto alti; perso questo programma per il normale turnover Rai appena s’insedia un nuovo Governo, ne ha subito acquisito uno sempre nel weekend della rete ammiraglia di Viale Mazzini, Uno Mattina in Famiglia. Miracoli a casaccio e buoni risultati d’ascolto, a quanto pare, fanno una combo vincente. Lunga vita a personaggi come Beppe Convertini, soprattutto se riescono a risollevare gli ascolti di broadcaster generalisti nel 2023.

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