Il Giffoni Experience per me è l’unico vero Festival rimasto. Ebbi la fortuna di essere invitata la prima volta anni fa nel lontano 2014. Fui travolta da così tanta energia positiva e giovani pieni di speranza di voglia di spaccare il mondo che rimasi davvero incantata. Negli anni di Festival ne ho fatti tanti. Ma nessuno mi tocca e mi emoziona come il Giffoni. Siamo abituati ai tappeti rossi ormai, alle sfilate del falò delle vanità, dove i protagonisti dei festival ormai sono le celebrità e i look di moda e fashion più che il tema del festival. Spesso quello oggi giorno passa in secondo piano.

Al Giffoni Experience i protagonisti sono i giovani che vengono da tutta Italia, e non solo, questi ragazzi vengono preparati, sanno quello che vogliono e che domande fare agli artisti. É una grande famiglia e un evento studiato, dove si celebrano i possibili futuri talenti dell’industria cinematografica. Il tappeto “rosso” infatti è blu. Gli artisti che vengono al Giffoni arrivano proprio per vivere “l’esperienza” e non per fare il banale foto call. Come non succede da altre parti, al Giffoni le celebrità si concedono ai fan e si lasciano andare, si sentono al sicuro tra quelle giovani anime speranzose, ci si abbraccia e si chiacchera con studenti da tutta Italia. Si parla di cose interessanti e ci si concentra sull’arte e non sulla ormai troppo glorificata celebrità. Molto intimo, molto intenso e unico al mondo. Ringraziamo soprattutto il direttore Claudio Gubitosi per averci invitato a festeggiare il suo ultimo mandato, avendo passato il testimone al figlio che sicuramente lo porterà avanti con lo stesso amore del papà!
