Entra nel vivo “Nuova scena - Rhythm + flow”, in onda su Netflix. Settima puntata dinamitarda con un tremendo finale per Spender, che nella notte dei featuring al Fabrique di Milano vede calare il sipario sul suo tentativo di spiccare il volo nel rap game dopo – lo citiamo – “una vita di lotta”. I concorrenti entrano nel ring dei featuring misurandosi con quattro mostri sacri della scena. Fabri Fibra, esterrefatto, dice: “Questi ragazzi stanno facendo in sette puntate quello che io ho fatto in più di 10 anni”. Che può essere un problema, se non il problema, perché bruciare le tappe così rapidamente lancia sui palchi di mezza Italia gente dal respiro corto e con poca formazione (ergo, consapevolezza di sé) alle spalle. Ma questo è un altro paio di maniche, ed è una questione con cui farà i conti la Gen Z una volta superata la soglia psicologico-anagrafica dell’eterna illusione. Davanti a Fibra, Geolier e una Rose Villain avvolta in una mise da svenimento – mezzo locale sbavava copioso –, le coppie in gara, tutte in palla, hanno complicato la vita ai giudici, coscienti che, giunti a questo punto, calare la mannaia su un concorrente avrebbe significato demolire un sogno abbastanza vicino.
Le pagelle dei featuring
Madame feat. Jelecrois, “Tu mi hai capito”: collaborazione fra timide (per carattere, non certo artisticamente). Sul palco di timidezza non c’è traccia, Jelecrois è sciolta e puntuale sebbene il suo stile/timbro abbastanza crudo non si sposi benissimo con la classe di Madame. Però è brava e lascia sempre il segno. Voto: 8
Marracash feat. Kid Lost, “Pagliaccio”: pezzo di gran classe in cui Kid Lost entra smooth e stiloso. Noi continuiamo a non restare particolarmente impressionati dal flow e dall’approccio del bravo Kid, ma i giudici sono sempre entusiasti di lui. Voto: 7
Guè feat. El Matador, “Cookies n’ cream”: emozionatissimo, El Matador guarda Guè come si guarda un bronzo di Riace tatuato, ma tiene duro e si lascia andare rivelando ancora una volta tutto sé stesso. Coppia gol assoluta, Gué gioca di classe squadrando divertito un ragazzo che esploderebbe boccaccesco anche di fronte alla coppia Mattarella-papa Bergoglio. Voto: 9
Noyz Narcos feat. Noyz Narcos, “Attica”: Noyz come “icona di ribellione e di Roma”, secondo uno Spender intimidito dallo status leggendario del rapper capitolino. Il brano scelto tocca le corde autobiografiche di Spender, che entra bene nel pezzo, forse un soffio rigido, ma stiamo cercando il famoso pelo nell’uovo. Finalmente emotivo, Spender; e i giudici apprezzano. Voto 8.
Chi è il bocciato, quindi? Considerando la grande stima che i giudici nutrono per Kid Lost (“bravissimo tecnicamente e a scrivere, ma sul palco hai avuto dei momenti deboli”, dice Geolier), era prevedibile che alla fine la testa saltata sarebbe stata quella, ahimè, di Spender, il più anziano del gruppo e colui che, comprensibilmente, poteva accusare il colpo peggiore. E così è. Su El Matador c’è più prospettiva. Giovanissimo, esplosivo, meno reticente ad esprimersi di Spender, sulle cui spalle ha forse pesato una biografia emotivamente difficile da raccontare e rappare. Toccante il suo crollo finale.