Si è aperta con una doppia sconfitta “Io sui videoclip sono una iena”, sesto episodio di “Nuova scena-Rhythm + flow”, in onda su Netflix. Due perdenti e nessun vincitore, quindi, tra Fata e Dubrazil, entrambe escluse all’unanimità dai tre giudici - Fabri Fibra, Rose Villain, Geolier – dopo la battle più sgonfia della quinta puntata. Recuperato quindi Grein, che era uscito senza demeritare contro Spender. Il lotto dei promossi recita quindi: Spender, Grein, El Matador, Jelecrois e Kid Lost. A sfidarli a colpi di freestyle – uno contro cinque – Fred De Palma, che spacca e mette tutti in fila. Però i ragazzi se la cavano ottimamente, quasi avessero guadagnato fiducia col passare delle puntate. Si ride, fra i giudici, i versi piovono sboccati e divertenti all’insegna di un dissing collettivo versione “tutti contro Fred”. Probabilmente uno dei momenti più alti dei primi sei episodi.
I voti ai videoclip
La prova si fa dura. Ognuno dei concorrenti deve realizzare un videoclip assistito da alcuni registi di livello. Precise le consegne: Spender deve fare un pezzo autobiografico/conscious (“Se me lo chiedi tu”, fa lascivo a Rose Villain; regista: Matteo Bugliarello), Jelecrois un pezzo in cassa dritta (regista: Alessandro Mancini), Kid Lost deve rappare d’amore (registi: Asia Lanni e Nicola Bussei), Grein deve cimentarsi con lo street-rap (regista: Davide Vicari), El Matador con una hit estiva in stile reggaeton (regista: Amedeo Zancanella). Il peggiore esce.
I voti ai videoclip:
Ospite, per giudicarli adeguatamente, Martina Pastori, che ha lavorato con tutti i top player della scena (Marra, Madame, Fibra medesimo).
Grein: video cupo, notturno, è la vita dei palazzi dimenticati dal progresso. Androni e trame oscure all’interno di una quotidianità a senso unico. Convince quasi tutti. Non originalissimo, ma molto suggestivo: 8. Alla fine, con un pizzico di stupore, lo vediamo uscire.
Kid Lost: “Ossimoro” è un pezzo che costringe il buon Kid ad essere molto personale. Crisi di coppia fra due individui che si perdono nella reciproca intimità. Video forse dallo stile un po’ troppo neomelodico, con immagini dal gusto non sempre eccelso. Ai giudici piace molto, a noi un po’ meno. Voto: 6.
El Matador: lotta di classe all’ombra di un amore. La pischella si accompagna a un figlio di papà, ma El Matador – il bagnino della situazione – “vuole fare assaporare l’asfalto alla ragazza”. Video obbligatoriamente tamarro – parliamo pur sempre di reggaeton. “Maliciosa” è un pezzo appena discreto, il video divertente e volutamente amatoriale. Old school. Voto: 7.
Jelecrois: con “Danza per il ghetto” Jelecrois emerge forse con il miglior pezzo fra quelli in gara. Video dall’impostazione un po’ scolastica ma dal sapore internazionale (una crew/gang che balla, peraltro molto bene). Il pezzo è devastante. Voto: 8.
Spender: la sfida introspettiva, per lui, è probante. Spender versione infermiere sveglia lo Spender sdraiato in un letto d’ospedale facendogli ascoltare la sua musica. “24 anni che sogno questo nella mia vita”, dice. Grandi aspettative da parte dei giudici. In un video geometricamente fratturato in due il rapper romano salva sé stesso dagli abissi (Spender buono vs Spender diabolico). Bella la citazione di “Kill Bill volume 1”. Voto: 7.