Secondo blocco di puntate di “Nuova scena - Rhythm + flow”, in onda su Netflix. Il talent che mira a stanare la next generation rap è entrato nel vivo. Fabri Fibra, Rose Villain e Geolier erano chiamati a selezionare i concorrenti secondo criteri sempre più severi. La prima chiave per arrivare a snocciolare i nomi giusti si chiamava cypher, termine mutuato dalla cultura breakdance che oggi indica un freestyle collettivo a colpi di barre. Secondo step, ancora più decisivo, le battaglie dirette, uno contro uno. Ospite Fred De Palma, che ha dispensato buoni consigli e voleva “il sangue”. Un po’ ne ha visto, questo sì, ma come il gioco ha iniziato a farsi duro, i finti duri hanno mollato, rivelando quale sia in fondo il punto debole di tanto hip hop contemporaneo: rischiare di essere un illusionismo in cui tutto è forma ed estetica, ma la sostanza dov’è finita?
Le pagelle della quinta puntata (cypher)
Gruppo composto da: Suspect CB 7, Yanni$ 5, Spender 7, Flaza 4, Ince 7, Sir Prodige 5: parte benissimo Suspect CB, efficace come al solito. Sir Prodige invece si perde dopo due o tre strofe e non recupera più. Yanni$ meno incisivo del solito con il suo rap stavolta solo in italiano. Ince, senza fare nulla di straordinario, spicca perché è davvero divertente, poi entra uno Spender più autobiografico del solito (come da indicazioni di Fibra) e si colloca ottimamente nel flow di gruppo. Chiude male Flaza. Fantastico Fibra, che a fine performance, si sfoga con un plateale “fossi per me li manderei tutti affancu*o”. Non è l’unico a rimanere deluso. Rose e Geolier provano a salvare il salvabile. Alla fine, alla battle, vanno, giustamente, Spender e Ince.
Le battle di freestyle: i risultati
Fata vs Dubrazil 0-0: Dubrazil parte male. Sembra troppo emozionata. Poi tira fuori un timbro roco interessante e si risolleva. Fata si inabissa subito e lascia campo aperto a Dubrazil, che ne approfitta a metà. La sfida più deludente in assoluto, colma di errori e indecisione. Livello basso, noi le bocceremmo entrambe. I giudici invece ci lasciano col fiato sospeso. Scopriremo la decisione nella sesta puntata. Che, in ogni modo, non incoronerà la migliore fra le due, bensì la meno peggio.
Jelecrois vs Capozanarky 2-1: parte Capozanarky, bello aggressivo. Ma secondo noi ha pochissimo da dire. Jelecrois, per quanto prevedibile, sembra più sul pezzo, attacca meglio il beat e a livello di strofe qualcosa si inventa. Torna Capozanarky e la storia cambia. Torrenziale, non sbaglia un colpo con una rapidità degna di Busta Rhymes. Un po’ caotico sul finale. Jelecrois è semplicemente più clinica e si gioca con nonchalance la carta della ragazzina che rimpicciolisce il ragazzo a colpi di rime. Match molto equilibrato. Noi diciamo Jelecrois. Anche i giudici.
El Matador vs Ince 2-1: battaglia fra “fratelli”, derby fra amici. El Matador parte leggermente favorito. Ince “accusa” l’amico di essere un finto romanista che in realtà tifa Lazio. El Matador, meno simpatico del solito, assorbe bene il colpo e risponde senza scomporsi. Ince ribadisce i concetti precedenti, mentre El Matador chiude rappando che Ince “dura 30 secondi, meno di me a letto”. Battaglia sotto le aspettative, per noi la spunta El Matador. I giudici, molto combattuti, scelgono lui.
Spender vs Grein 2-0: Grein parte a muso duro sputando le barre proprio in faccia a Spender. Addirittura lo sfotte in quanto ex-tossico. Spender risponde a insulti dandogli della tro*a, dello schiavo e del “figlio stupido di Achille Lauro”. Riparte Grein, autocelebrativo e scaltro. Non è una battaglia piena di idee e trovate, ma per noi Spender alza il livello. Più real, senza dubbio. Anche i giudici, più indecisi di noi, dicono Spender.
Christian Revo vs Kid Lost 1-3: parte bello tosto, Kid Lost. Nessun fuoco artificiale, ma sufficiente sostanza. Poi arriva Revo e pareggia subito i conti. Torna Kid Lost e spacca la sfida in due, Revo pare aver subito il colpo, e balbetta, troppo sulla difensiva, a colpi di ripetuti “yo”. Per noi Kid Lost. Per i giudici pure.