Bugo contro Morgan. Una soap, altro che battle a colpi di barre e strofe. La loro singolar tenzone ha ormai una storia lunga alle spalle. Tutto iniziò al Festival di Sanremo 2020, in quella serata a suo modo storica in cui Bugo abbandonò il palco dell’Ariston perché Morgan storpiò il testo del brano che i due presentarono (Sincero) davanti a tre quarti d’Italia. Un affronto. Un precedente unico nella storia festivaliera. Quattro anni dopo – anno 2024 – i due si ritrovano in tribunale. Morgan deve rispondere di diffamazione ai danni di Bugo. Gli chiede anche scusa. Così, per sedare gli animi dopo tutto questo tempo e metterci una pietra sopra. Bugo le rifiuta, secco. Morgan, con un video, rilancia una sorta di scherzoso ma provocatorio “Vaffan Bugo”. Niente tarallucci e vino, insomma. Anzi, ospite delle Iene di Mediaset, Bugo si è lanciato in un breve e accorato monologo per tornare – non è la prima volta – a far rintoccare la propria campana. Emozionato davanti alle telecamere, il cantautore di Rho prima mette in chiaro qualcosa che per il pubblico mainstream/televisivo potrebbe ancora non essere così limpida dopo quasi un quarto di secolo. La sua carriera, dice, non è iniziata con quel Sanremo del 2020, bensì circa vent’anni prima. Prima del Festival Bugo aveva già dieci album alle spalle, eppure il grande pubblico ancora non lo conosceva. Come a dire: la carta sanremese, per me, era particolarmente importante perché mi avrebbe potuto permettere di allargare, ormai pienamente maturo dal punto di vista artistico, il “bacino d’utenza”. Ma non è andata così, perché di Bugo, per via di Festival, si ricordano soprattutto le polemiche. Quindi non ci sta, Bugo, al commento medio dell’hater medio: “Ma chi caz*o è Bugo? Cosa vuole?”. Lui ce lo ha detto chi è, e ci ha anche spiegato perché quella ferita di quattro anni fa ha segnato un solco profondissimo.
“Non è andata come volevo” afferma Bugo raccontando quel Festival che ha indicato un prima e un dopo nella sua parabola artistica. “Una mia canzone è stata distrutta in diretta mondiale. Sono stato insultato da milioni di persone. E la sofferenza generata da quell’evento è stata insopportabile. Una cosa tremenda che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia. Sì, perché io sono padre di due figli e sono anche figlio. E a volte sono anche una gran testa di caz*o, nel senso che non sono perfetto, ma mi piace affrontare le cose positivamente. In questi anni ho cercato di reagire nel modo più empatico possibile, nonostante quasi nessuno mi abbia chiesto: “Bugo, ma tu come stai?”. Immagino sia capitato anche a voi di vivere momenti tremendi. È in quei momenti che devi trovare la tua forza. Dentro di te. La tua dignità. Perché se riuscirete a farlo, nessuno vi scalfirà più. Soffrirete ancora, ma sarete un po’ più forti. E sarete capaci di ricordarvi che, nonostante tutto, la vita è una gran fi*ata”. Nessuna parola su Morgan. Che probabilmente commenterà le parole di Bugo. La soap, insomma, non finisce qui.